Manca meno di un terso di stagione regolare per terminare un’edizione di Eurolega molto più “liscia” di quel che si pensasse.
1 – In questo momento con 13-10 Kaunas è fuori dai PO. Si tratta di un bilancio al 56.5% W/L. Con questo ritmo non saranno sufficienti le 18 W che per tutti, ad inizio di ognuna delle ultime stagioni, segnavano la boa alla quale la post-season è assicurata: 18-16 infatti è inferiore al 53%. Recuperi a parte, mancano 10 gare alla fine della RS: per Zalgiris, Valencia, Pireo e Baskonia (da 9’ a 12’) infilare 6 o 7 successi non sarà semplice. Quindi, a dispetto della classifica cortissima, l’incertezza non è poi così spasmodica: solo l’Efes è a rischio, tra le squadre attualmente qualificate.
2 – Sempre la corsa ai PO. La scansione dei recuperi e dei rinvii ha lasciato perfettamente in pari col calendario le due succitate spagnole e l’Olympiacos, definendo dunque queste 3 formazioni come le più svantaggiate. Efes e Kaunas hanno una gara in più da giocare, quindi una chances in più. Infine, lo Zenit è indietro di 2 gare, per cui lo lascio certo dei PO, e anche il Maccabi ha 2 partite in meno: ecco perché, pur essendo 10-12, gli concedo una minimissima possibilità di rientrare alla fine tra le Top 8.
3 – Fenerbahce. Arrivi e ritorni di grande valore dalla NBA. Arrivato Kyle O’Quinn, che non è un fiore di giovinezza ma resta un bell’animalone da pitturato, ed è tornato Marko Guduric. La complicata esperienza NBA ne ha decretato l’assoluto fit, tecnicamente, per il basket di Eurolega. Con questi due i Turchi di Kokoskov sono la formazione più migliorata dal mercato di Gennaio, anche in coincidenza degli infortuni altrui. Occhio ai gialli e blu.
4 – Out Milutinov, out Shengelia. Il Serbo ne avrà per la stagione, causa spalla già operata infortunata vs il Bayern. Il Georgiano invece dovrà curare il ginocchio con terapie conservative onde evitare i ferri. Non belle le news per il CSKA, tutte sovrapposte, anche, ai problemi disciplinari di Mike James. Russi out dalle F4, assai probabilmente. E ricostruzione del reparto guardie il prossimo anno: Hackett chiederà di andare, e James, probabilmente e al di là d qualunque vincolo contrattuale, ha stufato la dirigenza russa.
5 – Molti minimizzano, io no. Pessimo KO di Milano vs l’ASVEL. Per i parametri della competitività di EL, i Francesi sono una squadra di moribondi (e con due ciccioni in pf). PO quasi sicuri, per l’Olimpia, ma le F4 impongono altra testa, altra durezza.
6 – Intervistato da Walter Fuochi quando allenava la Fortitudo, Ataman mise il basket in terza posizione: prima donne e cibo, nella vita. Il coach è sempre stato uno da frequentare anche per le balotte, il classico amico simpatico e generoso che ti cade su politica, scie chimiche e 5G, ma glielo perdoni volentieri. Nulla di strano che cerchi di caricare la squadra e sé stesso con motivazioni complottiste riguardo lo stop alla passata stagione. Efes ancora scioccato: li capisco perché avrebbero vinto a mani basse. Davvero. Ma insomma: non c’è da arrabbiarsi troppo vs coach Ataman.
7 – Derby di Atene. Per la prima volta, “grazie” al Covid, non registriamo feriti, contusi, macchine incendiate, arbitri in ostaggio, vetrine rotte per ricavarne armi da taglio, villette prese a bombe molotov, perizomi rosa appesi alle panchine. Tutte verità, cose accadute. Però si fa malissimo il Pireo, mai in partita, un KO che ne stravolge le possibilità di PO. Prima potevano anche dirsi consistenti, ora sono scarse.