Milano sconfitta, ma non condannata dalla classifica; Bologna torna alla W.

1 – POLLICE GIU’. Si può dire giuissimo? È il pollice di Milano, reso superlativo dai risultati di alcune potenziali concorrenti + dal confronto con chi ha avuto i medesimi avversari nel doppio turno e li ha spazzolati di 38 pti complessivi: il Trinca. Tra round 24 e 25 Valencia, Baskonia, Pireo, EFES, Bayern, Zvezda hanno vinto almeno una gara; solo il Partizan ne ha perse due. Nelle leghe private uno dei fattori determinanti, visto che non esiste (non esiste per Milano, è quasi assente per la Virtus) il rischio retrocessione / esclusione, è la valorizzazione (mantenimento del valore) del parco giocatori: dovrebbe essere questo il fattore determinante perché Messina si cacci come allenatore e poi come GM, rimanendo da Pres visto che, a detta di tutti, le navette arrivano al palazzo in orario e il wi-fi funziona alla grande. Obbligare Tonut a diventare Gattuso per pietire minuti, e poi trovarsi le difese di Shields; vagolare sul mercato in cerca di una pg almeno di riserva, e ritrovarsi Jerian Grant MVP della sconfitta col Pana e in classifica all-EL dei recuperi; ereditare due campioni del mondo dall’estate asiatica e ridurli come due senza braccia (Voigtmann 0 tiri tentati ad Atene…) a febbraio appena iniziato; avere una indiscutibile architrave in Melli e ritrovarselo che commette tre falli uno più sciocco dell’altro in una gara da ultima spiaggia come era quella vs EFES; and counting. Non si tratta solo della classifica, o del modo assurdo di interrompere il flusso positivo del gioco per fare cambi pre-stabiliti e dannosi (esempio: McGruder in stato di grazia, Tonut out Shields in per togliere tiri e spazio al neoarrivato) ma del trend ormai triennale di fallimento-ricostruzione-fallimento sempre per gli stessi motivi, e della devastazione del valore del parco-giocatori. Mirotic compreso.
2 – TRINCA. Andrea Trinchieri è arrivato a Kaunas 8 gare fa: è 5-3 con un roster che, prima di lui, era 5-12. A 25 giornate compiute, significa che il suo ipotetico bilancio sarebbe 15-10, quello che ora hanno Fener, Pana, Montecarlo. A Kaunas, in off-season, affittano l’arena per 150 euro l’ora (7.50 a cranio per due squadre da 10) a chiunque voglia giocarci o allestire tornei. Se si registra un incasso la franchigia detrae le sue tasse e il resto te lo tieni, e spesso i giocatori dello Zalgiris (quelli indigeni) sono sugli spalti a rendere le giornate ancora più indimenticabili. Un luogo di grande cultura per il basket è ideale per un coach di grande cultura cestistica e non. Uno che sa creare ambienti disciplinati ma non repulsivi, e ogni riferimento ad allenatori e ambienti reali / noti è voluto. (ndr – grazie a coach Bob Schiano di Eurobasket Lussemburgo per il tip sull’affitto: lui e la sua squadra andranno).
3 – MONSIEUR REAL. Senza Tavares hanno perso la prima, poi il Real a trazione francese si è messo nella modalità “ingiocabile” che aveva col Capoverdiano. Lo status dell’infortunio è ancora non svelato, undisclosed e indefinitely sono i vocaboli che trovate. Intanto, per il doppio turno, Les Trois (Yabu, Causeur, Poirier) hanno combinato per: 68-24-7 con 6 rec e 7 stoppate tutte di Poirier. Nelle 4 giocate senza Tavares a fianco o davanti, il lungo ha media di 9+8 con 3 stoppate, 14/20 al tiro.
4 – MIROTIC. Milano, assente Mirotic, è andata 6-7 in EL; con lui in campo è 4-8. Si potrà dire all’infinito che non significa nulla, che è uno sport di squadra eccecc: il dato non mente. E racconta una verità sul modo di interpretare i giocatori: non ci si deve lasciare trascinare dall’aura, dalla letteratura che li coinvolge. Quando arriva un giocatore nuovo in città, specie se si tratta di un campione, bisogna chiedersi perché arriva proprio in quel momento. Ricordate quando dicevo che, rispetto all’entusiasmo a 1000, il mio arrivava a 915 su NM? Perché e come aveva lasciato il Barca? Che bersagli avevano raggiunto i Catalani la stagione precedente? E quella prima? Quanti giorni di infortunio si era fatto nei due o tre anni precedenti? In una situazione più esposta, cioè in una squadra meno forte e solida, Mirotic avrebbe dovuto dare grande prova di sé, del suo gioco e solidità e integrità fisica. A prescindere da (evidenti) colpe altrui: lo ha fatto? Il suo valore settembrino era maggiore o minore di quello attuale? Purtroppo le risposte sono tutte negative.
5 – RITORNI / ASSENZE. Tornato Belinelli, nel senso che dopo la gara da 1/10 vs il Barca è ritornato a essere ventello: 5/13 da 3 e passa la paura. Tornato in senso letterale Shengelia, e si è sentito prima di tutto nella quantità: se un rientrante gioca 20+ minuti in una gara tirata, è un ottimo segnale per il futuro. Poi i suoi avversari diretti, chissà come mai, hanno messo in 28 mins solo 2 pti in 3 (LeDay, Caboclo, Kaminsky… se aggiungete Smailagic il discorso cambia di poco). Infine, il sollievo che la presenza di Toko ha dato alle responsabilità del perimetro della V-BO è stato evidente, esplicitato nella gara da MVP statistico di Lundberg (20+5 con 6/6 da 2 alla faccia delle Obra-difese). Se concedete una battuta (ma non troppo, vedi pto 4), anche il sollievo portato dagli 0 mins di Zizic è stato evidente.
6 – POLLICE PARI. Una persa, una vinta: il bilancio di Bologna è reso un po’ migliore dai risultati delle dirette concorrenti. Il round 25 infatti ha visto i contemporanei KO di Pana e Fener, mentre è tornato prepotentemente in alto lo ASM. Si tratta di un concorrente in più ma la classifica ora dice terzo posto solitario. Fatidicamente, alla prossima in casa, la V-BO affronterà Montecarlo, un pezzo non piccolo di top4 alla fine si giocherà il 9 febbraio. In caso di W, sarà un bel taglio alla muta delle inseguitrici perché la stessa sera c’è Pana-Fener. Delle prime 7, Bologna è la peggiore nelle ultime 10 gare (5-5), ma si potrebbe ipotizzare che il periodo più nero sia passato. Montecarlo ha vinto le ultime 4, James fa sempre il James ma il problema nasce per gli avversari quando più di un altro si unisce a lui. Ultimamente, Okobo ha avuto l’assistenza del rientrato Loyd e/o Alpha Diallo. Altri elementi di pericolosità: il mio amatissimo John Brown pare fatto per ostacolare Shengelia, e pende sempre la gara dell’ex da parte di Jaiteh (nelle 4 W ottimo vs Partizan e Real, nullo vs EFES e Fener).
7 – EUROCUP. C’è stato anche una specie di SuperBig match di EC tra Parigi e Besiktas, cioè tra una futura (quasi) certa partecipante alla EL e una che vorrebbe forzare l’entrata a suon di euro. Ha vinto Parigi a Istanbul a mani basse, dominando con un basket modernissimo, che sono molto curioso di vedere alla prova della EL. Potrebbe essere dirompente l’arrivo di ParisBasketball, proprio per il gioco che propone. Potremmo provare sensazioni simili a quelle che si provarono alla Oracle Arena negli anni tra 2014 e 2016, quando GoldenState diventava lo M.I.T. del Gioco. Oltre al mio (anche lui) amatissimo TJ Shorts, a Parigi gioca un altro sottodimensionato (combo guard di 185 cm) che in 22 mins sul parquet segna 17 con il 42% da 3: si chiama Nadir Hifi, è un 2002, ed è entusiasmante.
8 – NUOVI / 1. In una lega che manca di grande ricambio, vanno osservati con molto favore i nuovi in grado di imporsi. Per esempio Cody Miller-McIntyre, che al Baskonia fa molto più che coprire le spalle a Markus Howard. Nuovo anche se ha quasi 30 anni, viene da un college che in fatto di pg ha dato qualche contributo: Chris Paul, Ish Smith, Jeff Teague, Delaney Rudd, Frank Johnson, Muggsy Bogues vengono tutti da Wake Forest. CMM è primo EL per assist e ha una pg ratio superiore a 3. A proposito del “servizio guardaspalle”: significa che questo giocatore, oltre al proprio rendimento, rende possibile aprire il posto per uno scorer/tiratore che è un buco difensivo, quindi è come se valesse doppio. Ogni riferimento a una squadra sempre in crisi di pg e di equilibri blablabla.
9 – NUOVI / 2. Arrivato a stagione in corso, infatti ha giocato la metà delle gare (13). Daniel Oturu ha avuto tanta G-League dopo essere stato scelta n.33 nel 2020. Non solo è un eccellente difensore (è quarto EL per stoppate ed è stato nel quintetto All-Defense 2020 della Big10, una delle Conference “vere” della NCAA) ma si è messo immediatamente a 9+5 di media.
10 – PERSE. Nella sconfitta vs EFES sono arrivate in modo evidente, proprio buttando il pallone nelle mani altrui. Ma sono palle perse anche i palleggi sullo stinco, i passi, i rimbalzi lasciati cadere, le rimesse sbagliate, i 24 secs sforati. Ripassando in FFWW il film stagionale di Milano troverete immagini che rendono meno sorprendenti queste cifre: 12.6 le perse Olimpia a gara per questa EL, i recuperi arrivano a poco più di metà (6.9 ).