Una serie di situazioni difficili nello stesso momento per l’Eurolega e il suo organismo amministrativo, la ECA.
La settimana è passata, e dal punto di vista sportivo è andata bene per l’Italia, che è stata al centro di due tra le problematiche principali. I nodi “caldi” extrasportivi hanno coinciso con quelli geopolitici del momento, trovando il triangolo caldo tra Italia, Grecia, Turchia. L’Italia è stata coinvolta in ragione della attuale, notevole, esposizione al problema epidemiologico Covid-19; la Grecia per l’ennesima ondata di polemiche e di violenza verbale (anche fisica, dicono alcuni) legata al derby Pana vs Pireo; la Turchia perchè il suo governo ha negato accesso alla Virtus Bologna, sempre per colpa del virus.
Cominciamo da qui: caso molto più mediatico che reale, ed infatti sfruttato da chi più che lavorare, parla e straparla. In realtà ECA non ha minacciato la Virtus, ma semplicemente ricordato il regolamento (-20 se salta la gara), e poi cercato la soluzione col governo turco; rivelatosi irraggiungibile qualsiasi risultato, la gara è stata dichiarata da svolgersi a porte chiuse in territorio diverso dal suolo turco: si è finiti a Belgrado, e a perderci non è stata certo Bologna. Un gran polverone per nulla, sollevato principalmente da chi parlava e millantava meriti, mentre ECA, in silenzio, lavorava con la maggior efficacia possibile. Virtus ai quarti di Eurocup, dunque, con pieno merito + un ottimo Pajola + nonostante Teodosic abbia messo a referto il suo primo assist a fine terzo quarto: andrà a Montecarlo e il Monaco non attende tranquillo, avrebbe certo preferito il Darussafaka.
Milano ha avuto un bilancio in pari nel doppio turno in quanto W e L, ma ampiamente positivo grazie ai risultati delle gare delle dirette concorrenti per i PO. Ora sia la settima che la ottava (Khimkhi e Fener) hanno bilancio 13-15, il che che rende distante solo una gara per Milano la zona post-season (con 6 gare rimaste il 14-14 del Pana è abbastanza salvo). E’ vero che ci sono ben 5 squadre con lo stesso bilancio dell’Olimpia (12-16), ma la cosa importante è che i PO siano vicini e i posti siano due; se il Khimkhi non avesse fatto l’impresa battendo il Fenerbahce e ribaltando il confronto diretto vs i Turchi, ora Obradovic sarebbe 14-14 e solo l’ottavo posto sarebbe ragionevolmente disponibile per 6 pretendenti. Non che una lotta di 7 per 2 posti sia molto meno selvaggia, ma Milano ha avuto una settimana positiva.
Infine, il derby di Atene. La situazione dell’Olympiacos è particolare e nota: è stato retrocesso d’ufficio in quanto ha rifiutato di giocare lo scorso anno vs il Pana aiutato dagli arbitri, ed è stato multato e penalizzato dalla Eurolega proprio questa settimana per aver violato il fair play finanziario. Nonostante questo e l’assenza di Milutinov e Spanoulis ha vinto il derby di Eurolega, sfruttando lo 1/20 del Pana da 3 e la grande prova del neo-arrivato Shaquielle McKissic. Fuori dal campo, come sempre, di tutto: come spesso accaduto al centro del problema il…focoso…presidente del Pana, Giannakopoulos. Prima ha denunciato presunte lettere dell’Olympiacos e Polizia greca sulla impossibilità di garantire la sicurezza del personaggio, poi è andato alla partita passando da accessi riservati dove ha affermato di esser stato menato da persone dello staff del Pireo. Almeno stavolta non ha steso perizomi rosa sulla panchina avversaria.