I palazzetti non sono della FIP, non sono della FIBA.

I diktat che dovrebbero colpire le società italiane (non solo italiane) che hanno deciso di schierarsi dalla parte dell’Eurolega invece che della Coppa dei Campioni (e Coppetta associata) della FIBA hanno il sapore delle azioni dei dittatorucoli sudamericani dei film del filone “prendo in giro James Bond”.
Le squadre incriminate sono ReggioEmilia-Trento-Sassari, che hanno aderito alla EuroCup, la seconda Coppa di orbita EuroLega. Per ora dalla dittatoriale azione sarebbero escluse le formazioni che hanno assicurata la prolungata ammissione all’EuroLega (in Italia: Milano), perché tra FIBA Europa e EuroLega è in corso una causa alla Corte di Strasburgo, e dunque fino alla sentenza i dittatori non si sentono di agire. Le formazioni in questione dovranno essere escluse dai rispettivi campionati nazionali, oppure, se la punizione non dovesse essere applicata, le Nazionali dei Paesi refrattari alla…Legge…saranno escluse dai prossimi Europei, e di conseguenza da Olimpiadi e Mondiali. Una risposta sardonica è che un tal genere di sanzione potrebbe danneggiare la Serbia, non l’Italia, che da tempo immemore, qualunque sia il roster a disposizione, non fa un’Olimpiade o una competizione di respiro mondiale. La risposta vera, coraggiosa e sensata, dovrebbe essere: “Mi cacci? Ok”. Oltre all’EuroLega ci sono altri esempi di Coppe/Campionati alternativi che riscuotono enorme successo e seguito di pubblico: uno su tutti la Lega Adriatica. La dittatoriale posizione di FIBA e FIP è tanto più inspiegabile quanto pochi sono i soldi che da tali Federazioni vengono versati al vertice del basket italiano. Palazzetti, loghi, contratti dei giocatori: sono delle società o dei procuratori. Facciamo un campionato nostro. Aderiamo alla Lega Adriatica. Cogliamo l’occasione e mettiamo insieme una Associazione decente, finalmente. Stiamo assistendo alle fasi decisive di un campionato, LNP, che conta 32 squadre per una finale promozione: UNA, SINGOLA, SOLA. E’ o non è, anche se assolutamente non voluto (ovviamente), l’implicito de profundis alla struttura dei Campionati come finora li abbiamo conosciuti? Cogliamo l’occasione. Chi resta legato a un mondo che tende alla scomparsa, sostiene che ReggioEmilia-Trento-Sassari dovranno essere escluse pena l’isolamento internazionale del basket italiano. Anche qui la risposta sardonica sarebbe: pena l’isolamento? Perché, ora che è? Meno cinicamente potremmo chiedere due cose a chi sostiene questa tesi e le posizioni dittatoriali. Prima: il non isolamento, dipende davvero da farsi un Europeo ogni due anni e arrivare settimi? Seconda: il respiro internazionale al momento da chi è dato? Forse da Reggio-Trento-Sassari, o no? Forse da quelle 3-4 società che riescono a partecipare a competizioni che sono, guarda un po’, di orbita Eurolega, non Federale.
La speranza che coltivo è di assistere a un gesto di coraggio e di vera illuminata imprenditorialità, oltre che di umana dignità. Che preferisca la LIBERTA’ alle regole della DITTATURA, che è sempre cieca e priva di visione e di futuro. La compagnia non è malvagia. Serbia, Montenegro, Spagna, Croazia, Slovenia, Macedonia, Russia, Bosnia-Erzegovina, Lituania, Grecia, Israele, Turchia, Polonia. Come dire che il prossimo Europeo se lo giocano Francia (che non ha, al momento, squadre iscritte all’EuroCup), Portogallo, Svezia, Finlandia, Svizzera, Gran Bretagna, Estonia, Lettonia. Buon divertimento eh? Milano-Reggio-Sassari-Trento: sono il top del basket italiano degli ultimi 5 anni. Aggiungeteci, per esempio, Fortitudo-Trieste-Siena-Treviso: avremo il top del basket italiano degli ultimi 20 anni. Davvero pensate che un parco partecipanti come quello sopra descritto non riesca a farsi un Campionato? I palazzetti non sono della FIP, i vivai nemmeno, e sarebbe anche ora di uscire dal perverso meccanismo (perverso e, per gli sport di elevati seguito e diffusione, altamente dannoso) per il quale le medaglie dei fratelli D’Inzeo (le medaglie e tutti gli stipendi) le ha pagate anche mio padre, e le medaglie della Vezzali le sto pagando io. Uno degli argomenti a favore della dittatura è centrato sul non rovinare le chances che ha Roma di ospitare le Olimpiadi del 2024. Una delle più recenti aggiunte al ricatto di FIBA e FIP è che l’Italia perderà l’organizzazione del Preolimpico di Torino, forse la partecipazione stessa ad esso. La risposta è: chissenefrega. Questo è lo sport che amo, questo è Il Gioco. Liberiamoci, e finalmente iniziamo a seguire virtute e canoscenza, la strada dei migliori: NBA.