Il 22, come scritto nel precedente articolo, si farà l’incontro tra i Poteri del basket italico e le società di ReggioEmilia-Trento-Sassari.

La FIP si presenterà all’appuntamento avendo appena rassicurato la FIBA di stare intraprendendo le procedure necessarie per accertare le “gravi violazioni del diritto sportivo” (cito) compiute dalle tre società. Confermando con ciò che non si tratterà di un vertice atto ad aprire una discussione, ma in cui uno parlerà, tre subiranno e uno ascolterà. La lettera inviata da FIP a FIBA Europa dovrebbe congelare i provvedimenti dell’organismo sovranazionale contro la squadra azzurra, e quindi dovrebbe confermare il Preolimpico di Torino.
Scriviamo queste note per ribadire che molto probabilmente dal presente contrasto non emergerà alcun elemento di progresso per il nostro basket. Abbiamo anche da raccontare di due casi in cui la medesima situazione non sta evolvendo come entro i nostri confini.

LITUANIA. La Federazione Lituana ha accolto il diktat di FIBA EUROPE, e ha squalificato il Lietuvos Rytas. Il Lietuvos ha tranquillamente confermato la propria iscrizione alla Eurocup. Dunque, per ragioni che potrebbero aver nulla a che fare con sentimenti di libertà o ispirazioni anti-dittatoriali, la società ha deciso che è conveniente privilegiare l’orbita Eurolega, e che la Eurocup è più ricca, competitiva e di vetrina del Campionato Lituano. Ricco, competitivo, miglior vetrina. Ricordiamo queste tre definizioni, per il futuro.

SLOVENIA. Invece di adeguarsi senza domande, la Federazione Slovena ha risposto a FIBA Europa con una serie di interrogativi che pongono problemi di diritto riguardo la posizione dell’organo diretto da Baumann. Le questioni messe sul piatto dagli Sloveni sono le seguenti. Il fatto (e il motivo per il quale) che FIBA Europa pare considerare violato il quadro normativo non per tutte le competizioni ECA (Eurolega+Eurocup), ma solo per la competizione minore. La risposta probabile è che esiste già una causa che coinvolge Baumann e Bertomeu, causa in cui è coinvolta solo l’Eurolega. Ancora: stando così le cose, esiste un qualche valido criterio legale ulteriore per distinguere la posizione dei club che partecipano all’Eurolega da quelli che partecipano all’Eurocup? Viene posta poi la questione di quali siano i criteri legali per precisare non la colpa, ma la pena, ossia su che basi, e come, definire le sanzioni per le federazioni nazionali i cui club parteciperanno a Eurocup, Lega Adriatica, VTB League, Liga ACB (Endesa). In particolare la Lega Adriatica (pro Eurolega) costituisce un caso di difficile scrimine, poiché si tratta di un organismo DEL TUTTO privato, in cui nessuna Federazione in Europa ha qualche potere o facoltà d’intervento. Il fatto prefigura una situazione su cui pare difficile intervenire con la scimitarra (come sta facendo FIBA Europe), una situazione in cui le squadre partecipanti alla Lega Adriatica sarebbero sanzionate non per un comportamento proprio, ma per il comportamento di un terzo (Lega Adriatica) di cui le società non possono esser considerate complici.
Non è dunque tutto semplice e piano come potrebbe apparire, e un reale confronto sarebbe necessario. Ma molto pochi pensano la stessa cosa.