Seconda semifinale, tra i favoriti padroni di casa dell’EA7 Milano e la sorpresa del torneo, Vanoli Cremona. Repesa schiera Cinciarini, Jenkins, Simon, Macvan e Magro. Pancotto oppone Cazzolato, Turner, Washington, Dragovic e Cusin. Apre Washington, risponde Macvan: Washington la prende male e mette la tripla. Jenkins segna in entrata, Simon segna il sorpasso, poi l’allungo, con la tripla del 10-5. Macvan fa 2/2 dalla lunetta. E’ Marco Cusin a rompere il digiuno dei suoi, in difficoltà di fronte alla grande fisicità degli avversari. Cazzolato – l’eroe del successo su Sassari – segna il punto 9 dei suoi, ma un ispirato Simon piazza la tripla del 15-9 che costringe Pancotto al timeout. McGee colpisce, McLean è una sentenza dalla lunetta, così come Biligha (17-13). McLean appare incontenibile, segnando altri 7 punti in un amen (24-13). Gaspardo interrompe l’astinenza biancoblu, Turner replica e si va alla prima pausa con Milano avanti 24-17.
Secondo quarto – Milano picchia duro (ne fa le spese Biligha); McGee realizza e mette anche l’aggiuntivo (24-21). Sanders attacca con successo il canestro, poi la difesa asfissiante di Cremona sporca parecchi palloni nelle mani di Milano. Lafayette mette due liberi, ma è la tripla di Jenkins al 4′ che segna il +11 che costringe pancotto a parlarci sopra. Simon ubriaca la difesa cremonese e segna il punto 34. La circolazione di palla dell’Olimpia è velocissima e fluida; non altrettanto quella della Vanoli, in evidente difficoltà. Simon è abile a recuperare palle in attacco e a trasformarle in canestri (36-22). Sul fronte opposto, si rivede una schiacciata di Cusin, su azione di contropiede partita da Washington, che subito dopo realizza il punto 27 dei suoi. Mancano 2′ alla pausa lunga: Simon e Cinciarini non falliscono il canestro. Cremona continua invece a litigare col ferro, quando non è la difesa meneghina a fermarla con metodi spicci. C’è ancora tempo per vedere il canestro di Washington e il 2/2 dalla lunetta di Macvan: si va al riposo sul 45-31 Milano. Il 20 a 6 di Milano a rimbalzo dà la cifra della distanza tra le due squadre nel secondo quarto, in cui Cremona, per altro, non è andata oltre il 4/15 al tiro.
Terzo quarto – Sanders apre da 3; subito dopo incanta il Forum con un sottomano di straordinaria abilità Sul 50-31, Cremona è in evidente crisi tecnica e psicologica: Pancotto richiama i suoi in panchina, cercando di scuoterli. Tentativo inutile: Cremona perde palle in attacco e Simon la punisce da 3. Segna McGee, ma Cinciarini piazza la bomba. La Vanoli appare disunita e si affida ormai ad azioni personali, come il canestro dai 6,75 di Turner o quello di Gaspardo (58-38). Milano riprende a macinare il suo gioco, senza strafare, ma in controllo assoluto. Il timeout chiamato da Pancotto a 2′ dalla sirena, sul 71-43, tende ad evitare il trentello pieno da parte degli avversari. Sanders ai liberi segna il +31 Milano, che va all’ultima pausa avanti 76-45.
Quarto quarto – Gaspardo ribadisce a canestro un tiro di Mian, dimostrando che la Vanoli non ha nessuna intenzione di affrontare l’ultimo parziale come garbage time. Magro realizza il suo quarto punto; poco dopo esce per 5° fallo Nicolò Cazzolato, tra gli applausi di una buona parte del Forum. Milano nel frattempo inserisce Amato. A Sanders risponde McGee, con un’incursione caparbia ad attaccare il ferro (80-52). L’incontro scade notevolmente di contenuti: a Cremona manca lucidità, non certo l’impegno. Milano manda sul parquet il giovane Simone Vecerina; Pancotto fa invece esordire Dario Boccasavia, per disputare gli ultimo 2′ e 30″. Vecerina serve un assist vincente a Magro, Boccasavia un assist per la tripla di Dragovic. La tripla di Amato chiude la pratica sul 90-58 per Milano. L’EA7 Armani rispetta ampiamente il pronostico e domani sfiderà Avellino in finale. Cremona, già andata oltre le previsioni in questa Coppa Italia, non fa drammi ed esce comunque tra gli applausi dei 1.500 tifosi accorsi al Forum di Assago.