C’è delusione e amarezza nello sguardo di Marco Crespi, primo allenatore di Siena a non alzare il trofeo nazionale dopo un quinquennio di successi schiaccianti.
Il coach dei campioni d’Italia ha inizialmente fatto i doverosi complimenti alla Dinamo Sassari ed poi è passato ad una serena analisi della partita dichiarandosi sostanzialmente soddisfatto per la crescita mostrata dai suoi ragazzi in questa final eight 2014: “Devo elogiare il lavoro fatto da Sassari, è la dimostrazione di come il lavoro e la programmazione paghino sempre. I nostri avversari hanno molto talento ed hanno saputo sfruttare bene il tiro da tre punti, un fattore che marca nettamente le loro prestazioni e che anche stasera, nel primo tempo, ha fatto la differenza. Noi dovevamo limitare la loro pericolosità sul perimetro ma siamo stati efficaci solo nel secondo tempo.
Siamo arrivati a Milano – ha proseguito Crespi – con un credito e ripartiamo per Siena con un bagaglio diverso, accresciuto, felici di aver disputato la finale; se c’è il rammarico per quei 5 minuti di blackout alla fine del primo tempo vuol dire che i miei ragazzi hanno poi saputo interpretare al meglio la seconda parte di gara e di questo gliene rendo pieno merito”.
Il Montepaschi conosce il sapore della sconfitta dopo una sequenza infinita di successi ma il coach lombardo non sente eccessivamente il peso di questo stop: “Sono orgoglioso di allenare questa squadra, abbiamo conquistato un’altra finale ed è un risultato ottimo se consideriamo che, da quest’anno, gli obiettivi sono un po’ cambiati rispetto al recente passato”.