La Fortitudo incamera due punti al termine di una gara per larghi tratti talmente brutta da non sembrare vera. Bene, ovviamente, per la classifica. Male, invece per una involuzione nel gioco soprattutto rispetto all’attacco alla zona ( alle diverse zone) che per larghi tratti ( soprattutto nel primo tempo) è apparso deficitario. Boniciolli dichiara candidamente che la Fortitudo è rimasta invischiata nelle scelte di una buona Bergamo e giustifica un calo di prestazione con una settimana di carico in allenamento importante affrontando la partita con le gambe pesanti. In ogni caso Coach Ciocca non si nasconde dietro ad una preparazione gara gestita sul tentativo di tenere la partita a punteggi bassi e si presenta nel dopogara molto soddisfatto della gara di una squadra che non deve sicuramente far punti a Bologna contro la Fortitudo, ma che, nell’arco di tutta la partita ha tenuto in scacco per larghi tratti una squadra sicuramente di maggior talento. Siamo con coach Ciocca mentre rimaniamo interdetti sull’esame della gara di Boniciolli. La Fortitudo non ha di certo prodotto del buon basket, anzi, ha subito l’avversario e ha denotato diversi problemi in fase di costruzione di gioco in una delle piu’ brutte, se non la piu’ brutta apparizione della stagione. D’accorrdissimo con Matteo Boniciolli quando esorta a guardare la classifica, ma di certo, e siamo sicuri che anche il coach di ciò ne è conscio, ci vorranno ben altre prestazioni per aver ragione di compagini ben piu’ attrezzate di Bergamo proprio a cominciare da Ravenna che sarà al Paladozza domenica prossima.
Difficile raccontare il primo quarto che di basket ha ben poco: risultato dopo 10 minuti, 9-7, 4/16 al tiro per i padroni di casa, 2/16 per gli ospiti. Bergamo appare subito per quello che è: una squadra che deve salvarsi e che dopo due azioni già difende a zona ( tipico elle compagini che sanno di non potere arginare l’uomo contro uomo). Un chiaro spartito che però mette in grandissima difficoltà la Fortitudo che non pare avere gioco contro la difesa schierata: ne escono dieci minuti carichi di scelte quasi allucinanti con air-ball e palle perse al limite del grottesco, frutto dell’incapacità di attaccare la difesa a zona: e allora si vedono ribaltamenti senza costrutto che coinvolgono un po’ tutta la squadra.
Bergamo in attacco è un pianto quanto la Fortitudo ( bene in difesa si potrebbe dire), 2/16 alla prima sirena è l’emblema, con scelte che escono da necessità ( tanti tiri al limite dei 24 e anche oltre il limite dei 24).
Il secondo quarto è un po’meglio, quantomeno per la Fortitudo. Qualche iniziativa di Fulz, McCamey e Legion bastano per allungare su una Bergamo che continua a ricorrere tantissimo alla zona e che in attacco sparacchia in qua e in là. Che sia Bergstedt ( onesto comprimario, poco piu’) il migliore degli ospiti all’intervallo è tutto un dire. Il fatto che Bergamo all’intervallo, producendo la miseria di 18 punti vada al thè in disavanzo di appena 11 lunghezze tutto dice sulla qualità espressa dalle squadre nei primi 20 minuti.
Sicuramente al rientro dagli spogliatoi la partita diventa piu’ partita. La Fortitudo comanda le operazioni raggiungendo anche la doppia cifra di margine ma mantenendosi in uno strano torpore sul quale Bergamo costruisce la propria partita finalizzata a tenere in scacco l’attacco bolognese che fatica tremendamente ad appoggiarsi all’uomo di maggior impatto, vale a dire Capitan Mancinelli.
E’ lo show di Solano a riportare in avvio di ultimo periodo a contatto Bergamo ( 50-47) ma lo straniero orobico commette l’errore di aprire una battaglia personale con la tifoseria bolognese che anima il Paladozza. Basta una miccia per innescare la bolgia nella quale il primo a perdere la bussola è proprio Solano. Diventa quindi tremendamente difficile risalire la china per Bergamo che si ritrova, complici un paio di buone giocate di Alex Legion nuovamente oltre la doppia cifra di gap.
Gli ultimi due minuti servono quindi solo per ridurre le distanze con la Fortitudo che ritorna nel suo torpore nel quale ha “gigioneggiato” per quasi tutta la gara.
Prendiamo i due punti, certo. Con la consapevolezza di dover produrre un basket ben diverso se si vorranno vincere le resistenze di squadre come Montegranaro ad esempio o anche, ragionando piu’ nell’immediato, Ravenna, attesa già domenica prossima al Paladozza.
CONSULTINVEST BOLOGNA – BERGAMO BASKET 2014 68-62 ( 9-7; 29-18; 50-45)
Consultinvest: Boniciolli n.e., Cinciarini 8 (1/6, 1/3), Mancinelli 7 (2/3, 1/3), Legion 18 ( 5/13, 2/4), Fultz 9 ( 0/1, 3/6), Montanari n.e., Gandini 4 ( 1/3, 0/1), Amici 4 (1/3), Pini 4 ( 2/5), Italiano (0/2 da 3), McCamey 14 (7/10, 0/2), Bryan. All. Boniciolli
Bergamo: Solano 21 (8/11, 1/6), Piccoli ne, Cazzolato 3 (1/2, 0/5), Sanna, Mascherpa (0/3, 0/2), Ricci ne, Ferri 7 ( 1/3, 1/6), Bedini ne, Fattori 13 ( 5/7, ¼), Bozzetto 2 ( ½), Sergio 3 ( 0/1, 1/3), Bergstedt 13 ( 5/11, 0/1).
Statistiche di squadra: Tiri da 2 Bo: 19/44, Bg 21/40. Tiri da 3: Bo 7/21, Bg 4/27; Liberi: Bo 9/15, Bg 8/14. Rimb. Bo 31+11 ( Mincinelli 11); Bg. 30+14 ( Bergstedt 12).
Arbitri: Boscolo, Marota e Nuara.
Spettatori: 5.381