Il vincitore del Premio Strega, Francesco Piccolo, non è una sorpresa nel mondo letterario, ma pochi sanno che giovanissimo studente aveva due grandi passioni, la scrittura e il basket. E come allenatore di Minibasket, al tempo della fortunata stagione degli scugnizzi di Caserta, ebbe una chiamata da parte di Superbasket, che è anche una storia curiosa che racconterò nei prossimi giorni e ha contribuito a salvare e rilanciare la testata storica del basket che in seguito venne chiusa.
Il titolo del libro vincitore nel premio letterario più ambito è accattivante: “Il desiderio di essere come tutti” pubblicato da Einaudi. Ha vinto si misura con 140 voti. Al secondo posto, con uno scarto di soli 5 voti, Antonio Scurati con “Il padre infedele” (Bompiani) che prima della proclamazione ha lasciato la sala. Lo scrittore ha rivissuto la stessa situazione del 2009 quando perse per un voto. Ma lo sport ci insegna che vittoria e sconfitta sono due grandi i, imbroglione e penso di poter affermare che Francesco non l’avrebbe mai fatto. Alcuni anni fa Francesco era stato scoperto proprio come finalista del premio Strega, ma si sa che “natura non facit saltus”. E il trionfo è giunto al momento giusto, dopo una fortunata collaborazione come sceneggiatore di Nanni Moretti.
E’ un giorno di festa per tutta Caserta, e l’accampamento dei Piccolo, famiglie legatissime che hanno contribuito con la loro passione a dare un’immagine positiva di un territorio e che con poliedrica passione hanno offerto il loro impegno nello sport, dal calcio al basket e si deve a loro se la Juve Caserta è stata gemellata alla Juve e con gli stessi colori ha vinto il primo e unico scudetto d’Italia e ancor oggi fa bella figura nel campionato di serie A. E’ un anno da incorniciare per Caserta che ha dato i natali ad Alessandro Gentile che pochi giorni fa sulle orme di Nando, l’illustre padre, ha riportato lo scudetto a Milano ed è stato scelto fra i primi 60 giocatori al mondo per la NBA, E magari vincerà in futuro anche lì.