Sono tante le passioni che gravitano attorno al mondo dello sport: calcio, formula 1, volley, basket… l’Italia é piena di “seguaci” di ogni genere. Ma puntare la sveglia nel cuore della notte per vedere in diretta un LBJ vs KD o un KG vs TD o l’ennesima magata strategica di coach Popovich ecc. non è da tutti. Studiarsi le statistiche come se fossero il nostro amato conto corrente bancario o rivedere le partite che hanno fatto la storia di questo sport, beh… Per fortuna l’Italia non è solo calcio, Balotelli ed arbitri… ma dal lato oscuro della terra si erge un popolo di adoratori dello sport di Naismith. Tra questi adoratori spicca un gruppo di temerari che ha pensato di andare oltre il seguire le gare del campionato più spettacolare del mondo… appunto l’NBA, andando là dove nessun uomo è mai giunto prima (escludendo il prode James T. Kirk e la sua Enterprise ovvio) creando una lega virtuale di basket NBA e sfruttando quello che la tecnologia gli ha messo a disposizione. In principio c’era il PC ed il gioco della EA Sports NBA LIVE 2003. Erano molti i problemi da risolvere nel 2002/2003, in primis la lag (la peste bubbonica del giocatore online). Le connessioni erano penose (non che adesso a distanza di 12 anni siano migliorate chissà quanto) e la latenza era l’acerrima nemica del tiro in sospensione perfetto. Connessioni che saltavano, mancanza di corrente e chi più ne ha più ne metta. Questo però non ha fermato questo gruppo di ragazzi che ha messo su una vera lega con tutte e 30 le squadre americane (cheerleaders comprese). Gare vere, giocate negli orari più assurdi e nelle condizioni peggiori pur di portare a termine la season e tentare di vincere il tanto agognato titolo. Col tempo la comunità ha introdotto sempre più regole come il salary cap, il draft, regole contrattuali ed altre diavolerie simili da far impallidire un giudice dell’alta Corte Suprema. Le due regole fondamentali però sono sempre state e sono tutt’ora il fair play e la simulazione. Niente sparatorie in campo, niente giocate alla “palla a me e ci penso io”, ma un gioco che si avvicina il più possibile a quello reale, fatto di schemi, pick and roll, giocate spettacolari perché no e tanto sale in zucca. A fine gara vinti e vincitori si stringono la mano e si danno appuntamento al prossimo match promettendo battaglia. Sono state molte le cose sistemate e dove si poteva migliorare…. lo si è fatto. Il passaggio dal PC + NBA LIVE alla XBOX 360 + NBA2K è stato quello fondamentale che ha fatto fare il salto ad un livello di realismo unico. La lega ha vissuto un periodo florido con raduni in varie zone d’ Italia dove questi maniaci hanno potuto mostrare le loro (a dire il vero scarse) attitudini cestistiche su un campo reale e soprattutto di fronte a piatti culinari di ogni genere. Ora la lega ha seguito lo step successivo facendo il passaggio alla next gen ed optando per la PS4 ma non abbandonando il gioco della 2K che sforna ogni anno “Il gioco di basket per eccellenza”. Gli iscritti sono tanti e per gli sfortunati che non hanno un loro team c’è sempre la waiting list dove ci si può sfogare in attesa di un posto libero. I membri provengono da tutta l’Italia, da Verona, Reggio Calabria, Roma, Macerata, Bergamo, Milano, Catania, La Spezia… insomma viene rappresentato tutto lo stivale. Chi entra a far parte di questo mondo pazzo difficilmente ne esce fuori… è una droga che per fortuna non ha effetti collaterali ed anzi giova alla salute (non quella delle mogli dei giocatori) ma è uno dei rischi calcolati. Tanti di noi, si portano dietro un pezzo della lega sempre con se ormai dal lontano 2002.
Benvenuti in questo pazzo pazzo mondo a spicchi chiamato NBA360.
Attenzione crea dipendenza!!!