Ecco la prima parte del nostro personalissimo ranking
ai nastri di partenza della stagione di serie A 2014-2015.
#1- MILANO. E poteva forse essere altrimenti? Anche quest’anno l’Olimpia Milano a nostro avviso parte con un solido vantaggio sulle inseguitrici. Pur mantenendo una buona parte della struttura della squadra che ha vinto lo scudetto, si è assicurata anche alcune ottime aggiunte che, secondo noi, la rendono ancora più completa e talentuosa dello scorso anno. Gli acquisti di Ragland e MarShon Brooks paiono infatti davvero azzeccati. Il primo è il giocatore che cercava coach Banchi, ovvero una combo guard rapidissima e dotata di un grande 1vs1, in grado di creare vantaggi per sé e per gli altri. Praticamente immarcabile in Italia come già mostrato con Cantù, sarà atteso alla prova del rendimento in Eurolega, ma crediamo che Joe non avrà problemi anche a quel livello. Con la firma di Brooks invece l’Olimpia si assicura un giocatore dal talento offensivo assolutamente straordinario, che come ha già ampiamente mostrato nelle amichevoli, è in grado di segnare in molteplici situazioni. In teoria potrebbe pagare lo scotto dell’impatto con il basket europeo, ma riteniamo si tratti di una scommessa già vinta, grazie al talento immenso. Per dare fiato a Ragland dalla panchina è arrivato anche Meacham, playmaker con buona visione di gioco e ottimo tiro da fuori, a cui non verranno chieste grandi responsabilità offensive. Completano il reparto esterni il confermatissimo capitano Gentile, ormai uno dei migliori giocatori in Europa, Hackett, che dovrà scontare una squalifica di sei mesi e le due sentinelle di coach Banchi, Moss e Cerella, impiegate soprattutto con compiti difensivi e come tiratori sugli scarichi. Per quanto riguarda il reparto lunghi, Milano si è presa qualche rischio in più, soprattutto per le condizioni fisiche dei due nuovi arrivi, Linas Kleiza e Shawn James, che destano un po’ di preoccupazioni nell’ambiente biancorosso. Se però in buone condizioni, entrambi i giocatori sono in grado di assicurare un rendimento eccezionale. Kleiza viene da un anno mediocre in Turchia, ma è un 4 dotato di mani da pianista e di un talento tecnico assolutamente raro in Europa. Tutt’altro giocatore James, che in salute invece è un giocatore dall’impatto fisico e difensivo davvero eccellente. Affiancano questi due acquisti i confermati Melli e Samuels, che completeranno una rotazione a 4 di livello assoluto, e Angelo Gigli, rientrante dal prestito a Reggio. Insomma a nostro avviso l’unica perplessità potrebbe riguardare l’elevato numero di attaccanti iper talentuosi presenti nel roster, ma dal momento che coach Banchi sta lavorando duramente sulla difesa di squadra, crediamo che in Italia questa formazione molto difficilmente non vincerà la stagione regolare.
#2- SASSARI. A nostro avviso, i veri rivali della favoritissima squadra meneghina saranno i biancoazzurri sardi. Il presidente Sardara e il gm Pasquini infatti hanno costruito a nostro avviso una formazione eccellente e molto equilibrata. Chiudendo il ciclo dei cugini Diener, il Banco di Sardegna ha svoltato verso una pallacanestro più atletica e fisica, secondo noi guadagnando in competitività. I giocatori da cui passeranno i destini della stagione sassarese saranno molto probabilmente la coppia di guardie Dyson e Logan: due giocatori con doti atletiche importanti, in grado di spingere in campo aperto, guadagnarsi vantaggi e crearsi da soli il proprio tiro. Logan inoltre sarà anche uno dei destinatari principe degli scarichi di Dyson dal momento che l’ex Maccabi è anche un buonissimo tiratore. A cambiare i due entrerà Edgar Sosa, giocatore dominicano anch’esso di grande talento e creatività offensiva, in grado di dare ritmo all’attacco e di costruire molti tiri aperti per i tiratori di coach Sacchetti. Notevole anche l’acquisto dell’interessantissimo Rakim Sanders, atleta impressionante con ottime abilità difensive e al tiro, ma dotato anche di grande potenziale se si considera la giovane età e i miglioramenti degli ultimi anni. Potrebbe diventare un arma in più da utilizzare per creare vantaggi nell’1vs1, anche se probabilmente è stato acquistato per il classico ruolo di 3&D. Completano l’eccellente reparto esterni la guardia sarda Chessa e i due pretoriani del coach, Devecchi e Sacchetti Jr. I lunghi secondo noi possono destare qualche perplessità in più. Se Jeff Brooks, primo acquisto dell’anno, è uno dei pallini di chi vi scrive, e assicurerà, ne siamo certi, un rendimento importante, il resto del reparto formato da Todic, Shane Lawal, Vanuzzo e Tessitori, sembra un po’ mancare della fisicità e forse del talento per essere dominante ad alto livello. In questo senso sarà molto importante che Brooks offra il suo contributo spalle a canestro, essendo l’unico vero interprete di questo fondamentale nel team. Todic potrà beneficiare degli ampi spazi sulle penetrazioni create dagli esterni, e Lawal, vera e propria scommessa, cercherà di assicurare rimbalzi e intimidazione alla squadra sarda. Si susseguono negli ultimi giorni rumors su una possibile nuova aggiunta per completare il settore lunghi.
#3 Cantù. Forse in controtendenza con buona parte degli addetti ai lavori, secondo noi i brianzoli saranno la terza forza del campionato: impressionante infatti a nostro parere la quantità di talento e atletismo ammucchiata nel roster. Le due combo guard ingaggiate da Cantù, Darius Johnson Odom e James Feldeine, promettono di essere due tra i migliori giocatori della serie A 2014/2015. Noi personalmente stravediamo per questi due giocatori, dotati di primo passo e fisicità notevolissima abbinata a grande talento tecnico. Virtualmente sempre in grado di creare vantaggi per loro e per gli altri componenti del team. Le due ali titolari saranno Dequan Jones, ala dal mostruoso atletismo proveniente dagli Orlando Magic e rookie in europa, e Damien Hollis, un 3-4 di 205 dal talento tecnico veramente particolare. La coppia pare anch’essa molto ben assortita, perché se Dequan è più un atleta utile in difesa e in campo aperto, Hollis invece, tecnicamente dotatissimo, è in grado di giocare 1vs1 dal palleggio a difesa schierata e aprire il campo con il tiro da tre punti. Completa il probabile quintetto Cheick Mbodj, vera e propria perla scovata dal gm Della Fiori nei bassifondi del campionato Greco. Centro molto mobile e atletico, è molto bravo a rimbalzo e a sfruttare i grandi spazi lasciati dai suoi talentuosissimi compagni. La panchina è formata dall’ottimo Stefano Gentile che cambierà 1 e 2, e la quarta guardia sarà il rientrante Laganà. Un altro grande prospetto italiano, Abass, cambierà il 3 e il 4. Due lunghi piuttosto diversi tra loro completano il roster, infatti troviamo come cambio del 4 e 5 il croato confermato Ivan Buva, lungo classico con buona tecnica e atletismo nella media, e la scommessa Eric Williams, proveniente da due stagioni piuttosto deludenti, come alternativa nel ruolo di centro. In una squadra che farà della sua forza l’impressionante atletismo e fisicità, unita al talento degli esterni, non comprendiamo molto il ruolo proprio di Williams, centro classico da gioco spalle a canestro, che essendo senza raggio di tiro da lontano, potrebbe divenire più un peso per la squadra che un vantaggio, andando ad ingombrare l’area e togliendo spazio agli esterni. Un’altra perplessità della maggior parte degli addetti ai lavori è il poco playmaking presente nel team, che forse si farà sentire in determinati fragenti. A nostro avviso la Cantù 2014-2015 sarà una squadra molto difficile da mettere in campo per l’elevato livello di talento di moltissimi elementi, speso tendenti alla finalizzazione più che alla costruzione, ma se l’esperto coach Sacripanti riuscirà a creare un amalgama di buon livello, il talento di Cantù (ben 7 giocatori in grado di segnare facilmente almeno 15 punti) è secondo a pochissimi team della prossima stagione.
#4- Reggio Emilia. Al quarto posto del nostro ranking troviamo la squadra emiliana, che ha fatto un mercato importante, assicurandosi pezzi da novanta quali l’Mvp dell’ultimo campionato Drake Diener e il lungo di caratura europea Darius Lavrinovic. Reggio mantiene l’intelaiatura della passata stagione, confermando tre membri del quintetto. Cinciarini e Silins infatti hanno rinnovato il contratto, mentre Cervi sta trattando l’estensione. La scelta di riempire il buco lasciato da Bell e Brunner con due giocatori come Diener e Lavrinovic va in una precisa direzione, ovvero si è provveduto all’acquisto di due giocatori con grande esperienza e soprattutto con intelligenza tecnico-tattica straordinaria. A nostro avviso se Lavrinovic dispone di una conoscenza del gioco e di un talento straordinario che difficilmente lo farà faticare in campionato, qualche incognita in più la presenta l’acquisto della guardia di Fond Du Lac. Diener è infatti sicuramente un giocatore con capacità tecniche fantastiche, ma desta qualche dubbio una sua collocazione in un sistema di gioco diverso da quello di coach Meo Sacchetti a Sassari. Dalla panchina per quanto riguarda gli esterni usciranno il confermatissimo Rimantas Kaukenas, che al di là delle 38 primavere pare uno dei più in forma, e la coppia di giovani Mussini e Della Valle (con il primo destinato a giocare importanti minutaggi grazie allo strepitoso talento). Per quanto riguarda i lunghi le rotazioni possibili saranno molteplici, con l’acquisto di Polonara in primis che andrà a garantire minuti e responsabilità importanti. Seguono Pini , ormai in rampa di lancio, e il prospetto Pecachek, giocatore di 208 cm ma tecnicamente molto rifinito e dotato di potenziale notevole. Insomma le alternative non mancano né sugli esterni né sotto canestro, come del resto il talento. I motivi che secondo noi potrebbero far sì che Reggio giunga appena dietro le tre squadre sopra descritte sono tre: livello di atletismo non eccelso, che potrebbe creare qualche difficoltà opposto a squadre che difendono con giocatori importanti dal punto di vista fisico/atletico, l’assenza di un grande attaccante dal palleggio, in grado di aprire sempre le difese, e l’impatto difensivo degli esterni. Di contro Reggio Emilia potrà disporre di un potenziale di fuoco veramente importante, con un attacco che, come sembra dalle prime uscite, sarà impostato da coach Menetti verso una maggiore velocità di esecuzione e un più alto numero di possessi. Senza dubbio dunque Reggio Emilia sembra destinata ad un campionato di vertice, ma crediamo che per occupare le primissime posizioni manchi ancora qualcosa.