E’ Ryan Arcidiacono la novità della Sperimentale giunta seconda nel Torneo di Shenzhen dietro la Francia con la vittoria per 75-74 sulla Cina, canestro ad un secondo dalla fine di Daniele Sandri.

Domani gli Azzurri si trasferiranno a Qujing, dove dal 5 al 7 luglio si giocherà il secondo torneo della Tournée con Cina, Francia e Slovenia.

Senza clamore, è ripartita in Fip l’operazione oriundo che ha raggiunto lo zenith dell’imbarazzo con Tony Maestranzi lanciato da Montegranaro e ceduto a Siena, portato in nazionale da Pianigiani agli europei (nessun canestro in 44 minuti). Nonostante un pluriennale, Siena al ritorno dagli europei 2011 ha pensato bene visti i risultati di non metterlo in formazione e dopo un anno di prestito deludente, le parti hanno provveduto a sciogliere il contratto.

Chiusa anche la carriera del più quotato Travis Diener che ha ballato una sola stagione (Europei 2013 in Slovenia) senza riuscire a portarci al mondiale, ecco dunque le speranze indirizzarsi su Ryan Arcidiacono che, raccontano alla Fip, è stato portato in Italia da Pianigiani dopo averlo visto giocare negli Stati Uniti.

Il coach della sperimentale Attilio Caja ha dato dalla Cina ottime referenze nelle prime uscite del 20enne Arcidiacono, uno dei sei figli di Patti e Joe Arcidiacono, ex giocatore della squadra di football dei Wildcats. Questo il nick name delle squadre sportive di Villanova famose anche nel basket.

Tutta la bella famiglia Arcidiacono è legata profondamente a Villanova University il maggior ateneo cattolico della Pennsylvania. Nata nel 184, ancor prima dell’Unità d’Italia, ha sede in un sobborgo di Filadelfia dalla quale sono usciti molti campioni, da Paul Arizin, uno dei grandi della prima NBA, Chris Ford, ed Pickney, Ray Allen visto a Roma e Teramo e attualmente Kyle Lowry che proprio in questi giorni ha rinnovato un contratto milionario con i Raptors dopo aver trasformato con i suoi canestri il club di Toronto.

La squadra di basket è famosa per il suo allenatore italo-americano Rollie Massimimo che la portò alla vittoria nell’85 contro Georgetown, nettamente favorita con un grande giocatore come Pat Ewing. Vanta ben 30 partecipazioni al torneo NCAA e ha vinto una volta anche il torneo del NIT.

Nato il 26 marzo 1994 a Langhorne, firmata una lettera d’intenti nel novembre 2010 con Villanova nonostante un’operazione alla schiena che gli ha fatto perdere una stagione (2011-12) Ryan si è conquistato un ruolo da protagonista ed è considerato nelle classifiche uno dei primi 50 seniors della stagione.

Finita questa stagione da sophmore, nella prossima stagione passerà senior e potrà essere dichiarato eleggibile per il draft. Dicono di lui gli analisti: “Sul campo si dimostra un giocatore completo e ben impostato tecnicamente dal suo coach Jerry Devine. Il senso della gara, la visione e la sicurezza nel tiro gli offrono l’opportunità di essere la nuova grande guardia di Villanova. Ryan è impegnato a migliorarsi continuamente”

Come junior, dopo l’e3sperienza al college (Neshaminy) nella prima stagione, 2011, il 17enne Ryan si mise subito in luce per le doti e la personalità, con 20,4 punti, 5,6 rimbalzi, 5 assist, Giocatore dell’Anno per il Philadelphia Inquirer. Dopo l’operazione alla schiena ha ripreso ottimamente nella stagione 2012-13 e nell’ultima è stato uno dei protagonisti delle Finali NCAA segnando i punti decisivi contro Milwaukee e nel terzo turno ha giocato una grande partita anche se persa 65-76 contro i vincitori del titolo, UConn di Shabazz Napier. Cioè il grande play voluto da LeBron a Miami nel recente draft, con 18 punti e 6 assist.

Nelle ultime due stagioni Arcidiacono ha giocato 68partite guardia titolare, 32,6 minuti di media, 10,9 punti (742 totali) con 36% (213/580) e 33,3% da 3 (130/388), 77% dai liberi (186/238), 154 rimbalzi (2,8), 158 falli (2,5), 237 assist (3,2), 144 palle perse (solo 48 quest’anno, 0,8 di media!), 75 recuperi (1,2). Fra i riconoscimenti Honorable Mention All Big-East e second tean All-Philadelphia Big Five. E’ indubbiamente uno degli idoli del Wachovia Center, l’impianto dei Wildcats con i loro chiassosi e simpatici tifosi.

Siamo curiosi di vedere cosa succederà. Secondo le severissime norme il giocatore che ha firmato la lettera d’intenti non può prendere denaro e nemmeno regali o rimborsi, come i viaggi aerei, e quindi con la trasferta in Cina verrà interrogato dal senato accademico per questa sua scelta, rischiando la sospensione. Ma il giocatore ha anche la facoltà di lasciare l’Università e passare al professionismo, ed è probabilmente il passo che farà. Magari avrà scelto un agente, e aspettiamo solo di conoscere la squadra italiana che gli ha fatto il primo contratto da professionista. Forse è questa la ragione che ha fatto passare inosservato questo colpo azzurro? Come figli di italiani, ovviamente la cittadinanza italiana gli è garantita, per la FIBA è giocatore di provenienza straniera e in nazionale per ora può giocare un solo giocatore di provenienza straniera.

encampana@alice.it