“I’ m a player of the team” le parole di Bobby Jones, ancora una volta MVP indiscusso, a quarant’otto ore di distanza dalla super prestazione contro Cremona, di una Virtus Roma che vola in Eurocup e conquista matematicamente la vetta del girone C dopo aver battuto 78-72 il Nmyburk al Palatiziano.

Rispettando alla lettera le parole di un giocatore che ha oramai nel cuore una squadra ed i suoi tifosi, va comunque dato ampio merito a tutta la Virtus, nessuno escluso, per questo risalto internazionale straordinario per il basket romano ed italiano in generale. Una squadra che ha saputo e voluto onorare l’Eurocup stupendo tifosi, critici e forse anche un pò sè stessa, mettendo sempre tutto ciò che aveva dentro sul parquet, come nel carattere e nella personalità di un Luca Dalmonte giustamente raggiante ed orgoglioso per l’impresa dei suoi ragazzi. La partita contro il Nymburk è stata bellissima, come bellissime e palpitanti sono state tutte le gare giocate in Europa da Roma. La Virtus è stata avanti in un paio di occasioni in doppia cifra, si è fatta raggiungere dalle prodezze di Tre Simmons(20) e Pavel Houska(17 con 3/4 nelle triple uscendo dalla panchina), si è trovata spalle al muro a cinque minuti dalla fine sotto di 6 punti(58-64)ma ha saputo raccogliere nel finale energie fisiche e nervose per portare a casa la vittoria, rinascendo come una fenice dalle proprie ceneri proprio quando sembrava spacciata.
Brava la Virtus nel primo tempo ad adeguarsi ai ritmi lenti del gioco degli uomini di Kemzura ed a contrastare l’estrema fisicità dei ceki(messi ko a rimbalzo comunque 31-24 alla fine) con la virilità di Jones ed i tagli sotto canestro del pirata Morgan. Brava poi a non insistere e giocare solo per il tiro dalla lunga(appena 6 tentativi e due canestri nei primi venti minuti)ma piuttosto a cercare il post per i lunghi. Il Nymburk paradossalmente si fa spesso sorprendere sotto canestro e trova soltanto un minimo di equilibrio sotto la regia di Derek Raivio e riesce a tenersi in linea di galleggiamento all’intervallo grazie ai punti di Houska e di Simmons(8 per lui nel secondo quarto).
Bobby Jones chiude venti minuti da sogno, con Roma avanti 42-35, con 13 punti, 6/6 dal campo, 5 rimbalzi, 4 assist e 3 falli subiti per un 28 di valutazione.
Inizia male la seconda parte di gara la Virtus, subendo 18 punti nel 3/4 e precipitando a -6 a 5’30 dalla fine(58-64) tramortita dai fendenti dai 6,75 di Simmons e del redivivo Lubos Barton. Ma proprio nel momento in cui forze fisiche e mentali sembravano venir meno, ancora una volta la volontà e gli attributi di questa squadra riuscivano ad avere il sopravvento sugli avversari. Triche, Stipcevic e Jones ricucivano lo strappo(ed ecco perchè ancora una volta questa sera è giusto parlare di vittoria di squadra), Il Nymburk riusciva ad 1’26 dalla fine a rimettere ancora la testa avanti sul 71-72, ma poi dopo una sanguinosa persa di Stipcevic ci pensavano Triche e ancora Jones a recuperare con ferocia, con gli occhi della tigre, i palloni che davano a Gibson i liberi della vittoria. Con Bobby Jones incoronato ottavo re di Roma, dopo una serata da 19 punti, 8/10 dal campo, 9 rimbalzi e 6 assist e 36 di valutazione.Roma vince il suo girone, e lo fa con Luca Dalmonte in panchina e Bobby Jones in campo, per la gioia di molti ma non di tutti.