I succedanei, chiamiamoli così. È il momento in cui si tirano le somme oltre che di un campionato teoricamente prevedibile e previsto, anche del suo esito televisivo. Qui si parrà la sua nobilitate (cit.), perché vedremo dove porterà la preparazione data dalla stagione regolare per le squadre, ma anche per la televisione. Se noi utenti vogliamo continuare di accontentarci di prodotti casualmente buoni, molto più spesso approssimativi, a volte poco comprensibili o se, con garanzie scritte e pretese da chi stipula i contratti, si vuole far crescere i prodotti, anziché limitarsi a spendere di meno! Ora la filosofia (certamente non aiutata dalla situazione economica ma qui viene cavalcata spesso come scusa) è quella di ottenere il risultato meno peggio spendendo il meno possibile. La famosa botte piena e l’altrettanto nota moglie ubriaca. Creare una struttura, quale che sia la televisione, che possa garantire un format preciso, dove chi guarda sa cosa attendersi, come e dove farlo. Copiare dall’Eurolega, che a sua volta ha copiato e estratto il meglio dai vari network Europei ed americani, non è peccato: basta farlo non a fotocopia ma applicando con intelligenza alle necessità nazionali.
Mi sono ripromesso di non entrare nel dettaglio delle singole partite, più o meno appetibili e ben fatte. Faccio una sola eccezione per le due gare 1, con la premessa che solo chi non lavora non sbaglia, perché mai come in questo caso si è vista la differenza che fanno due “mani” differenti, sia alla plancia di comando che sui ponti dove si lavora. Forum, Milano vs Bologna, una classica d’altri tempi, partita in cui si è visto tutto, uniformità nelle riprese e nel racconto della partita, pochissime sbavature, a parte la qualità tecnica di base delle immagini, ma questo rientra nelle conseguenze dei budget striminziti. Esito di una regia con delle idee precise sul che cosa far vedere ed in che modo, seguita da operatori adeguatamente informati su che cosa e come farlo vedere.
Taliercio, Mestre, partita Venezia vs Cantù. Il palasport è uno dei meno televisivi in assoluto per problemi strutturali: è stato costruito nel 1978 e la sua forma a cupola con le tribune basse e poco inclinate costringono le due telecamere principali ad una quota insufficiente con rischi d’impallo da parte di qualsiasi persona in piedi. Inoltre i pannelli pubblicitari a terra tolgono completamente la visuale della linea laterale rendendo completamente inutile le telecamere principali per l’IR . Poi la partita non ha avuto televisivamente grandi fortune : diverse volte le barre colore in onda, sganci video, telecamere s barellanti in onda, il tutto condito da una colorimetria poco realistica e differente tra telecamera e telecamera. Di tutto un pò. Il racconto, le riprese, da vedere per fare un paragone con la partita precedente. Spero che chi deve decidere il futuro del basket, sul campo e in tv, sappia valutare l’importanza anche di questo.