Partenza con il piede giusto per la Fortitudo di Boniciolli nella semifinale play off. Al termine di una gara tutt’altro che semplice, i felsinei hanno ragione, conquistando il primo punto della serie, su una coriacea e mai doma Bergamo che dimostra di essere, come nel dopogara ha confermato il coach vincitore “una squadra che è squadra”. Le rotazioni piu’ ampie dei padroni di casa, sommate a un ambiente caldissimo e condite da individualità importanti come Carraretto, Lamma e Montano alla fine pagano e negli ultimi cinque minuti quando Bergamo irrimediabilmente cala complice una scarsa rotazione, escono le individualità e la gara prende la piega definitiva. Lo score dice che la Fortitudo sta davanti per 34 dei 40 minuti complessivi, ma nonostante questo dato, la gara racconta di una Bergamo che rimane, anche senza dare mai l’impressione di poter vincere, attaccata alla gara con le unghie e con i denti.
L’impressione che resta da questa gara 1 è che la effe scudata sarà padrone del suo destino, perché la squadra ha tutte le carte in regola per passare il turno e deve solo ( si fa per dire) rimanere concentrata sull’obiettivo e fare tesoro degli errori ( soprattutto di deconcentrazione) pagati nella gara di questa sera che hanno dato la possibiltà a Bergamo di rientrare nel match per due volte. Dall’altra parte Bergamo dovrà inventare qualcosa, coach Galli dovrà giocoforza aumentare le rotazione, perché in una serie a 5 gare ( di cui ipotetiche 4 in una settimana) non si può pensare di stare a galla con appena 7 effettivi.
LA CRONACA- Pronti , via ed è 5-0 Fortitudo con la tripla di Carraretto ( subito ispirato) e una mezza tripla di Sorrentino. Poi Bergamo si riorganizza e piazza un parziale di 11-2 che ribalta la gara. Solo il Montano show dell’ultima parte del primo periodo ( 9 punti in un amen) sancisce il sorpasso in chiusura.
Il secondo quarto è il meno brillante sotto un punto di vista squisitamente tecnico. Bergamo come al solito approfitta ( e questo sarà il leit motiv della gara) delle amnesia Fortitudo per rimanere in scia soprattutto con due triple di Zanelli, entrato inspiegabilmente solo al 15’ ma che chiude il tempo con 2/2 dalla lunga che “tiene botta” rispetto alla vena del Capitano Fortitudo, quel Davide Lamma che trova anche punti dalla lunga con scelte assolutamente ben costruite e ben fatte. Si va al thè sul 34-28 dopo che Bewrgamo aveva rintuzzato il primo tentativo di allungo Fortitudo sul +9. Terzo quarto che inizia con la “spallata” di Montano e Lamma. Il reparto piccoli di Boniciolli fabbrica un 8-0 che spinge la F sul 42-28 che sembra essere l’allungo definitivo. Invece Bergamo, costretta al time out ne esce con un controparziale ( peraltro lungo un arco temporale di 4 minuti) di 7-0. Boniciolli cerca il quintetto migliore, mantiene in campo tantissimo Iannilli che, seppure in lite prolungata con il canestro, si sbatte per otto sotto le plance arpionando ceste di rimbalzi e sbucciandosi le ginocchia su tutti i palloni. 49-44 il finale di terzo periodo con almeno tre appoggi da mezzo metro sbagliati dalla squadra di casa da censura.
Gli ultimi dieci minuti si aprono con Bergamo ancora vivissima che con un Bona ispirato e con Chiarello e Masper rientra fino al 53-52 facendo scorrere un brivido ghiacciato sulla schiena del 4.400 fedelissimi bolognesi. Ed è a questo punto che entra in scena Marco Carraretto, 12 punti nel quarto, l’allungo definitivo che consegna gara 1 alla Eternedile. Montano che certifica ( con i 24 punti finali) il divario di ben 17 lunghezze ( probabilmente troppe per quanto si è visto) e con Bergamo che avrà 48 ore di tempo per caricare le pile e trovare qualcosa di diverso sullo scacchiere di una semifinale sicuramente ancora incerta ma che oggi dice Fortitudo.
Boniciolli nel dopogara si limita ad affermare “quello che oggi posso dire è che delle prossime 4 gare loro ne devono vincere 3 e noi 2” persevera sulla forza della squadra anche negli elementi che oggi non hanno dato ciò che possono “Valentini e Samoggia possono e devono dare quello che sanno” ma sa, anche se magari non lo dice, di avere una squadra con grande potenziale. Ci pensa il coach ospita, se necessario a confermarlo: “Ci abbiamo provato e martedì ci proveremo ancora. Non siamo del tutto abituati a questo tipo di bellissime gare. Complimenti alla Fortitudo e alle sue individualità, da Carraretto a Lamma a Iannilli”.
Bergamo comunque arriva laddove forse, a inizio anno, non si auspicava neppure di arrivare: con la sfrontatezza di chi non ha nulla da perdere e nulla da chiedere a questa serie e quindi tutto molto pericoloso. Gara 2 martedì. Che storia sarà?
FORTITUDO ETERNEDILE – COMARK BERGAMO 74-57 (16-13) (34-28) (49-44)
Fortitudo: Candi, Valentini (0/1 da 3), Lamma 10 (1/2, 2/5), Iannilli 5 (1/6), Samoggia 4 (1/2), Montano 24 (5/7, 4/9), Sorrentino 2 (1/3, 0/2), Raucci 6 (3/6, 0/1), Carraretto 18 (2/3, 4/10), Italiano 5 (0/1, 1/3). All. Boniciolli
Bergamo: Deleidi n.e., Bona 14 (1/4, 3/4), Cortesi 9 (2/6, 0/3), Mercante 6 (2/3, 0/3), Magini 2 (1/4, 0/4), Guffanti 3 (1/2, 0/3), Azzola n.e., Chiarello 9 (3/4, 1/1), Zanelli 8 (1/2, 2/3), Masper 6 (3/5, 0/2). All. Galli.
Statistiche di squadra: Tiri totali: Bol. 25/61 (41%) Ber. 20/53 (38%); tiri da 2: Bol. 14/30 (47%), Berg. 14/30 (47%). Tiri da 3 punti: Bol. 11/31 (35%), Berg. 6/23 (26%), Liberi: Bol. 13/18 (72%), Berg. 11/20 (55%). Rimb. Bol. 39 (26+13, Iannilli 17); Berg. 36 (27+9, Chiarello 8). Perse/Recuperi: Bol. 14/12; Berg. 21/5. Assist: Bol. 14 (Lamma 5), Berg. 14 (Bona e Magini 4). Valutazione. Bol. 82 (Montano 23), Berg. 46 (Bona 13).
Arbitri: L. Gaudino e M. Guarino
Spettatori: 4.435