
La Fortitudo arpiona i play off! Se volessimo vedere il bicchiere mezzo pieno potremmo dire che la prova di carattere di una squadra mai doma vince la resistenza di una Pesaro che arrivava sulle tavole del Paladozza forte del 2-0 in campionato; se volessimo vedere il bicchiere mezzo vuoto potremmo dire che l’obiettivo minimo è stato raggiunto, ovvero giocarsi la promozione. Comunque la si veda il risultato è che da sabato la effe si troverà di fronte un avversario tutt’altro che semplice, un avversario che aveva, nei propri obiettivi, la promozione diretta, un avversario però, usando le parole di Caja, che comunque avrà tutta la pressione addosso. E allora la Fortitudo sarà lì a giocarsi le proprie chances quantomeno per provare a venire via da Cantù ( ricordiamo gara 1 e 2 in Brianza) magari sull’ 1-1 e ribaltare il fattore campo, ritrovando uno smalto che per larghi tratti della stagione è parso perso, ma che in questa notte di play-in dentro / fuori si è rivisto, partendo dai propri colored ( 52 punti in 2 sui 94 di fatturato totale e 20 rimbalzi sui 37 totali della squadra) e magari ritrovando la verve del Cagnaccio, opaco questa sera, ritrovando un Capitano che dopo l’infortunio deve avere delle soste e sperando che l’infortunio di Vencato si risolva solo in una botta, magari dolorosa come pare sia stata, ma di rapido recupero. Staremo a vedere cosa accadrà a Cantù già sabato e poi lunedì in gara 1&2. Pesaro termina qui la propria stagione fatta di alti e bassi, iniziata male con una squadra spaesata e relegata nei bassifondi, ma con l’anima di Leha capace di trovare grandi risultati soprattutto tra le mura amiche ( il picco proprio nella gara delle Feste a contro la Fortitudo) finendo in chiaroscuro un campionato che per alcuni tratti la aveva vista stazionare nelle posizioni da play off diretto. Tutto questo ricorda Spiro in conferenza analizzando la partita “La Fortitudo ha segnato la partita nel primo quarto dove abbiamo avuto un bruttissimo approccio, perchè 32 punti subiti sono una enormità. Abbiamo provato a rientrare ma ci hanno sempre respinto e hanno meritato la vittoria. Avevamo costruito un piano partita per limitare Mian, Aradori e Gabriel. Sui primi due siamo riusciti,ma Gabriel ci ha fatto molto male. Quando tiri da 3 punti con percentuali diverse dal 45-50 per cento devi avere fisicità cosa che purtroppo non abbiamo mai dimostrato di avere, soprattutto in trasferta e anche questa sera Freeman con la sua presenza e concretezza ci ha messo in grande difficolà. Ho preso un gruppo di ragazzi che non era una squadra. Abbiamo lavorato tanto, ho dormito tre ore per notte ma alla fine abbiamo costruito qualcosa di importante e credo si sia visto. Abito a Pesaro da 34 anni e io come la squadra vogliamo il bene di Pesaro e della sua gente. Andremo avanti, costruendo da quanto di buono abbiamo fatto in questa per giocarci un campionato di alto livello.
Caja soddisfatto nel dopo partita: Complimenti ai ragazzi per la vittoria in una partita difficile anche se la abbiamo condotta quasi sempre. Non siamo mai riusciti a chiuderla fino in fondo a causa di qualche piccolo errore soprattutto nella consistenza difensiva. Gabriel e Freeman hanno fatto una partita da americani con la A maiuscola e questo nel campionato di A2 sposta. Ci tenevamo per il pubblico, dopo le due partite perse in stagione con Pesaro e dopo le opache prove che abbiamo offerto ultimamente, un pubblico che meritava questa soddisfazione. I numeri dicono che da quando sono qui abbiamo fatto 17 su 27 che praticamente è vicino al 22 su 32 dello scorso anno e quindi non penso che questa minima differenza equivalga a un fallimento. Interrogato sulla sifda con Cantù: oggi abbiamo speso molto giocando in nove e alla fine in otto. Cantù parte con i favori del pronostico; vogliamo comunque giocarcela cercando di trovare una buona difesa e anche quelli che magari oggi come Aradori e Mian hanno faticato. Loro avranno pressione, noi la voglia di fare bene e giocarci le nostre possibilità, vedremo!
Cantù quindi, un quarto di finale tra due società di grande blasone: è vero che i brianzoli partono con il favore del pronostico e con il favore del campo… ma si parte pur sempre da 0-0, quindi, provaci Fortitudo!
LA CRONACA
Volendo giocare di “astrazione” dei freddi numeri ( e quindi al netto delle emozioni che una gara secca porta con sé) la Fortitudo comanda 39 minuti e 30 secondi ( unico vantaggio esterno 0-3 ) con margini quasi sempre in doppia cifra. Pesaro arranca e se non fosse per un arbitraggio ai limiti dell’impossibile ( soprattutto Cassina chirurgico nel fischiare a senso unico) Pesaro probabilmente sarebbe affondata senza ritorno. Ma tant’è ed è veramente positivo vedere che la effe va anche oltre alla prestazione incolore dei grigi ( 30 liberi per la squadra in trasferta si vedono forse due volte l’anno) non si disunisce, non si perde in facili polemiche ed anzi risponde ai tentativi di rimonta degli ospiti con una buona continuità in attacco. Certo, Gabriel è sugli scudi e i numeri con cui chiude la prima frazione sono impressionanti: 22 punti, 7/11 dal campo ( 6/9 dall’arco), 10 rimbalzi che risaltano in un primo tempo dove la effe mette a referto 56 punti con il 58 dal campo ( 60 dalla lunga, 9/15) e un 75 di valutazione che rasenta davvero la perfezione. Qualche rimbalzo di troppo (16-14, 5 contro 2 di attacco) permette a Pesaro di “rimanere” in partita. Ma il gioco dei marchigiani è monocorde ( 31 tiri complessivi all’intervallo, 18 dall’arco, una enormità) e se la percentuale dalla lunga è “normale” ( e parliamo del 33 che fuori casa è comunque rispettabile) il risultato è presto detto. La coppia di USA della effe fa la differenza ( 36 punti su 56 all’intervallo), Freeman quando può ricevere e quando può giocare ( incredibili un paio di fischiate in attacco) è realmente immarcabile per De Laurentis e Zanotti e Gabriel ha talento da vendere ( lo s sa da sempre, purtroppo forse mancano le motivazioni in alcuni frangenti).
Pesaro spende tanto nel secondo periodo e chiude 24-24. Al rientro dagli spogliatoi, la squadra di Leha ci prova, complice anche un abbassamento della intensità della Fortitudo dopo aver raggiunto l’apice del divario a +18 al minuto 27 sul 68-50. Con un Ahmad super tutelato ( 16 giri in lunetta, mica due) Pesaro torna in chiusura di terzo periodo sotto la doppia cifra, ma la efe rintuzza e al terzo parziale il multischermo del Paladozza dice ancora +11 interno. Ultimi dieci minuti, Pesaro mette tutto quello che ha, e dall’ 82-68 ( seconda tripla di serata del Fante) ricoce fino all’87-80, ma probabilmente non sarebbe giusto che gli ospiti dopo aver subito tutta la partita potessero girarla a proprio vantaggio proprio nel finale e allora su un attacco difficoltoso della effe, Freeman prima sbaglia un facile appoggio, ma segue il tiro e rimette i tre possessi pieni. Gabriel fa il +11 (92-81) e la effe può festeggiare.
PAGELLINE
Fortitudo Bologna: Vencato 6: solo 8 minuti poi l’infortunio, speriamo non grave. Utile ed ordinato, speriamo recuperi, servirà. Aradori 5: Si, ok, Gabriel ne fa 30 e prende 18 tiri, ma l’1/7 grida vendetta. Un po’ meno passivo del solito in difesa, ma comunque gara non sufficiente. Gabriel 8,5: Sontuoso, determinato e determinante. Ne mette 30 ( sparacchia giusto verso al fine quando deve prendere un paio di tiri sul finire dei 24). Per il resto infila canestri da distanze siderali e di fatto indirizza la partita. Bolpin 6: Si sbatte dietro, fatica un po’ davanti. Fa 2/2 da tre, non male, però non si adegua al Cassina – metro e si fa fischiare due falli subito e due troppo velocemente nella ripresa. Panni 6: Beh, difendere su Ahmad non è semplice. Ci prova, si sbatte. In attacco una tripla “delle sue” per il massimo vantaggio. Cusin 5,5: Scampoli, 9 minuti, come al solito non banali. Battibecca con Cassina e ovviamente si piglia un tecnico evitabile ( con quello stasera se hai maglia bianca non puoi parlare). Con lui in campo la squadra fa -18. Mian 6,5: Partita più che sufficiente anche se con alti e bassi. Sembra che debba spaccare il mondo e a volte si incarta intestardendosi in soluzioni da coefficente di difficoltà proibitivo. Fantinelli 6,5: Rientra da un infortunio non semplice e fa il suo e oltre ( 2 triple non usuali). Cavolo, solo 8 assist in 28 minuti: dobbiamo preoccuparci? Freeman 8: Il dato più importante: con lui in campo la squadra fa +29 di plus/minus. Un fattore, 22 con 8/11 e 6/6 dalla linea ( alla faccia dei video di youtube di un suo 0/13 risalente all’età della pietra). Quando Deshawn c’è, si vedaìe, e tanto. Caja 7: Gestione della partita corretta, squadra che di fatto lo segue, risultato acquisito, quindi sette pieno.
Vuelle Pesaro: Petrovic 7: Partita assolutamente concreta con pochissimi errori ( gioca “solo” 19 minuti). Con lui in campo la squadra non perde ( plus/minus 0) e forse viene utilizzato troppo poco per come era dentro la partita. Maretto 5,5: Mette la prima tripla poi scompare. Riappare un po’ nella prima parte del quarto periodo, pochino. Imbrò 5: 13 minuti ( sui 30 in cui era disponibile). Leha dice che ha preso tecnico per aver mandato a quel paese un suo compagno. Poniamolo errore, ma il siparietto tra il terzo e quarto periodo non ci sta. Partita anonima. De Laurentis 5: Con quel Freeman puoi solo raccogliere le briciole. E fatica pure a recuperare quelle. King 4: Il killer della gara di campionato è rimasto fermo lì. Partita dannosa, Leha lo usa al minimo ( 22 minuti) nei quali fa più danni che beneficio. Bucarelli 6,5: Partita assolutamente sufficiente, concreta nella quale cerca sempre di rispondere presente. 17 di valutazione e +1 di plus / minus sono il riscontro statistico di una gara per nulla malvagia. Lombardi 5: Anonimo. Ha quattro tiri aperti dall’angolo e li sparacchia via uno dopo l’altro. Rimane ai margini della partita. Zanotti 6: Fa a spallate con Freeman, e non è semplice. In difesa subisce ma in attacco il suo lo da. Ahmad 7,5: Cosa gli vogliamo chiedere? A un certo punto anche i muri del Paladozza capiscono che o la palla passa da lui oppure è notte fonda. Fa il boia e l’impiccato e arriva, e come potrebbe essere diversamente, corto di fiato ( l’ 11/16 ai liberi ne è dimostrazione). 8 falli subiti, 26 punti e un pericolo costante per l’avversario. Leha 6: Diciamo che arriva dove poteva arrivare. Inutile siparietto tra terzo e quarto periodo, magari conseguenza di un errore arbitrale di una terna che, per il resto, non è parsa per nulla casalinga. Quindi, relax!
Arbitri: Cassina 4 ( ricordategli che in campo le squadre sono due – i fischi a vantaggio di Bologna chiamati dai Colleghi fuori competenza sono la dimostrazione), Miniati e Attard 6 ( partita difficile, magari qualche errore ma un metro piuttosto lineare).
PLAY IN SECONDO TURNO
Fortitudo Bologna – Vuelle Pesaro 94-85 ( 32-18 ) ( 56-42 ) ( 75-64 )
Fortitudo: Ferrucci n.e., Bonfiglioli n.e., Vencato 4 ( 1/1 ), Aradori 6 (1/3, 0/4), Gabriel 30 ( 1/2, 8/16), Battistini n.e., Bolpin 6 (0/2, 2/2), Panni 5 ( 1/1, 1/2), Cusin 2 (1/3), Mian 11 ( 1/3, 2/6), Fantinelli 8 ( 1/6, 2/3), Freeman 22 ( 8/11). All. Caja
Pesaro: Petrovic 14 ( 3/3, 2/4), Cornis ne, Maretto 8 (2/3, 1/3), Imbrò (0/1, 0/2), De Laurentis 4 (2/2, 0/1), King 4 (1/4, 0/5), Bucarelli 13 (5/5, 0/3), Lombardi 7 (1/1, 1/4), Zanotti 9 (1/1, 2/3), Ahmad 26 (3/4, 3/9). All. Leka
Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bologna 15/32, Pesaro 18/24. Tiri da 3: Bo 15/33, Ps 9/34. Tiri liberi: Bo: 19/20, Ps 22/30. Rimbalzi: Bologna 37 ( 25+12, Gabriel 13), Pesaro 30 (22+8, De Larentiis 7); Assist: Bologna 25 ( Fantinelli 8), Pesaro 14 ( Bucarelli 7).
Arbitri: Cassina, Miniati, Attard.
Spettatori: 4.609