“Abbiamo subito 25 punti in meno di gara 1 segnandone 1 in piu’. In questo sta la chiave e la lettura della partita” chiosa Boniciolli. La Fortitudo rimane in vita, accorcia le distanze, con una prova convincente e soprattutto intensa in difesa.
“Non siamo stati capaci di reggere l’urto di una squadra che ha giocato una partita molto diversa. Fino ad ora ha vinto chi ha messo piu’ energia. Il nostro atteggiamento, al di là del grande lavoro difensivo della Fortitudo, è stato quello di arrivare alla conclusione in attacco il piu’ delle volte scarichi, con poca energia e al termine di una costruzione di gioco faticosa”
Trieste si ritrova persa delle proprie certezze, incapace di reagire alla spallata della seconda metà del secondo periodo di Bologna. Una serie comunque strana con le squadre che vincono le partite in maniera netta, in maniera convincente, due volte Trieste, una Bologna per il momento.
Condividiamo il diktat di Boniciolli sulla importanza difensiva ( perché il piu’ delle volte se lasci l’avversario a 60 le partite le vinci) . Bologna deve far tesoro di quello che questa gara 3 ha detto, sapendo che le proprie possibilità passano per l’atteggiamento e la resa difensiva ( ma questo è il liet motiv di tutto l’anno)
LA CRONACA
Si parte con pochi errori, da una parte e dall’altra, un botta e risposta fino al 6-6 quando la effe mette la freccia con un 2+1 di Legion (11-6). Trieste accusa, la difesa bolognese ringhia e il parziale si apre fino al 16-8 sulla tripla di un buon Ruzzier. Ma Trieste non è in vacanza, si organizza e inizia a produrre gioco, quel bel gioco già visto in gara 1 e 2. In piu’ Dalmasson pesca dalla panchina Prandin che sente la gara come i derby di serie b con Ozzano e produce minuti non solo di qualità, ma di quantità. 4 conclusioni, l’ultima dall’arco a cavallo della fine del primo e l’inizio del secondo quarto che permettono ai giuliani di recuperare e passare (19-24 al 12’) con un parziale di 16-3 di cui, appunto, 9 punti firmati Prandin. Fortitudo all’angolo con scelte di attacco faticose e prevedibile; Trieste in fiducia. Serve la scossa e la Fortitudo la trova nel “solito” Capitano. Stefano Mancinelli infila un paio di triple che prima avvicinano e poi impattano a quota 27 (minuto 14).
Ancora parità a quota 29 al minuto 15. Sarà l’ultima parità. Il parziale che la Fortitudo fabbrica con Mancinelli, Legion e Knox è di 13-3 che porta la Fortitudo al thè sul +10 (42-32). Trieste non trova le percentuali dall’arco di gara 2 ( 30% all’intervallo), subisce totalmente a rimbalzo (23-14 all’intervallo) e, alla prima vera spallata della Fortitudo sembra non riuscire a reagire. E’ la prima volta, nella serie che l’inerzia gira e Trieste si trova in grave difficoltà.
Anche il terzo quarto segue l’andazzo del secondo, con la Fortitudo che detta i ritmi. Trieste fatica tremendamente in attacco e seppure la effe non trova molta fluidità in attacco, nella metà campo difensiva non lascia un tiro che uno non contestato all’avversario. Trieste fa 10 punti in 10 minuti tirando con il 36% dal campo ( 23% da 3 punti sui tre periodi) . Dall’altra parte si sveglia Cinciarini ( soporifero nel primo tempo), 9 punti nel quarto per tenere Trieste a distanza di sicurezza e spingendo i suoi fino al piu’ 18 (58-40’) del minuto 29.
Nell’ultimo periodo Dalmasson va con la testa a gara 4. Richiama in panchina prima uno spento Parks , poi un alterno Green. L’Alma non naufraga solo perché Baldasso mette 8 punti a referto nell’ultimo periodo. La Fortitudo non affonda i colpi, gioca in maniera tutto sommato leziosa e conservativa, mantenendo sempre il divario al di sopra delle quindici lunghezze. Ciò che si era visto in gara 2 si vede al contrario in gara 3. Gli ultimi 5 minuti servono solo per vedere la Fortitudo raggiungere il +21 sul 76-55 (tripla di Candi) e Trieste provare a rendere meno amaro e importante il passivo, preparandosi mentalmente per la prossima battaglia, tra appena 48 ore.
MAGIC MOMENT
Dal 15’ al 20’, quel 13-3 che la Fortitudo fabbrica proprio nel momento di maggiore difficoltà. Le triple di Mancinelli, le giocate di Legion e Knox e l’altissima attenzione difensiva.
NUMBERS:
30 come la valutazione di Justin Knox frutto di 7/9 dal campo, 4/5 dalla linea, 13 rimbalzi. Un fattore importante di attacco ma anche sulle palle vaganti.
44-28 il gap a rimbalzo tra le due squadre
86-52 la valutazione
PAGELLE
Fortitudo: Cinciarini 7, Mancinelli 6,5, Candi 5,5, Legion 7, Ruzzier 6, Campogrande 5, Costanzelli s.v., Gandini 6, Raucci s.v., Knox 7,5, Italiano 5. Boniciolli 6,5
Trieste: Parks 6, Bossi 5,5, Coronica 5,5, Green 6, Pecile 5, Baldasso 7, Simioni 6, Prandin 6,5, Cavaliero 5,5, Da Ros 5,5, Cittadini 5. All. Dalmasson 5,5.
Arbitri: Galasso, Ciaglia, Pazzaglia voto 6-
FORTITUDO BOLOGNA – ALMA TRIESTE 76-60 (17-16) (42-32) (58-42)
Semifinale Gara 3, serie Trieste – Bologna 2-1
Fortitudo: Cinciarini 15 (3/6, 2/3), Mancinelli 11 (2/7, 2/4), Candi 3 (0/3, 1/2), Legion 17 (7/13, 0/1), Ruzzier 10 (2/5, 1/5), Campogrande (0/1 da 3) , Montano NE, Costanzelli, Gandini 2 (0/3, 0/1), Raucci, Knox 18 (7/9), Italiano (0/1). All. Boniciolli
Trieste: Parks 8 (2/5, 0/2), Bossi 2 (1/2) , Coronica 2 (1/1, 0/1), Green 9 (2/4, 1/3), Pecile (0/1, 0/2), Baldasso 11 (3/4, 1/3), Gobbato NE, Simioni 3 (1/2 da 3), Prandin 12 (3/3, 2/3), Cavaliero 5 (2/4, 0/3), Da Ros 6 (3/11, 0/1), Cittadini 2 (1/2, 0/1). All. Dalmasson.
Tiri da 2 punti: Bo 21/47, Ts 18/37; Tiri da 3 Bo 6/17, Ts. 5/21. Liberi: Bo 16/20, Ts 9/15. Rimbalzi Bo 44 (31+13) ( Knox 13), Ts. 28 (20+8, Da Ros 5). Saldo perse recuperi: Bologna -7 (4/11). Trieste -7 (5/12).
Arbitri: Galasso, Ciaglia, Pazzaglia
Spettatori: 5.570 ( esaurito )