La Fortitudo parte con il piede giusto nella serie di quarti di finali contro Treviglio. La stessa Treviglio corsara al Paladozza 25 giorni fa, in questa occasione, di valore e importanza rilevanti, cade di schianto, e molto di più rispetto a quello che il risultato finale non dica. E’ bravo Caja a impartire un piano partita che prevede aggressività massima sin dalla palla a due; resta sorpreso Valli che forse se l’aspettava anche, ma che non riesce a trasmettere il pericolo ai suoi.
Non ne fa mistero il coach ospite nel dopo partita: Credo che in questa partita sia evidente una circostanza: in campo c’era una squadra che ha approcciato i play off da seconda e un’altra che li ha approcciati da settima. L’inizio della partita ha indirizzato tutto il resto e dobbiamo, se vogliamo allungare la serie, capire che questi sono i play off e non è stagione regolare e dobbiamo capire che bisogna essere pronti sin dalla prima azione. Se non cambiamo l’atteggiamento soprattutto sul lato fisico, dove abbiamo subito veramente tanto, vuol dire che non abbiamo capito che play off è play off. Dobbiamo aumentare presenza e palla dentro e alzare l’intensità altrimenti non c’è partita.
Coach Attilio Caja, osannato dalla tifoseria non nasconde la rabbia per gli errori del secondo tempo e un velo polemico su tutti coloro che a posteriori si ergono a maghi della pallacanestro: Abbiamo approcciato bene la partita e questo vuol dire che abbiamo lavorato bene in queste due settimane. Soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto un grande lavoro tenendoli a 25 punti. In gara 2 sarà ancora più difficile e dovremo essere bravi per 40 minuti non per 20. Dico questo perché nel secondo tempo chi ha giocato, ha evidenziato un calo di intensità e attenzione, soprattutto difensiva e da +25 siamo arrivati a +13 una cosa che personalmente non accetto. Bisogna capirlo; se stai in campo vuol dire che te lo meriti, se non te lo meriti stai in panchina. E non mi interessano gli scienziati che dopo le partite determinano i minutaggi dei giocatori. Dopo siamo bravi tutti.
In ogni caso quello che si è visto sul parquet è una differenza abissale; e dovrà lavorare molto di più Valli per provare a colmare il gap. Per Caja il lavoro invece dovrà focalizzarsi sul mantenimento di un atteggiamento veramente importante nell’approccio alla partita. Tempo però, per tutto questo ce ne sarà pochissimo: tra 48 ore saremo nuovamente sulle tavole del Paladozza per gara 2 che, storicamente rappresenta, in una seria cinque con il format “casa-casa- fuori- fuori-casa” il crocevia della qualificazione.
La Cronaca
Per capire che la partita sarà radicalmente diversa da quella della fase ad orologio bastano due azioni, soprattutto due azioni difensive. La Fortitudo ringhia, sin dalla prima performance sul lato, rendendo a Treviglio difficile pure il “primo passaggio”; Treviglio forse se lo aspettava, forse no, fatto sta che bastano due minuti per vedere stampato sul tabellone del Paladozza il primo parziale di serata (8-1). Treviglio è solo Miaschi, 5-0 di parziale per l’ 8-6: lo stesso Miasci che prese a ceffoni la effe non più tardi di 25 giorni fa. Ma la band di Caja suona tutto un altro basket e Ogden, che in quella serata di metà aprile fece vedere forse la copia peggiore di sé, questa sera è l’originale e ne mette 11 nel solo primo quarto oltre ad arpionare 4 carambole. Il parziale, da quell’ 8-6 è terrificante ( 10-0 che si amplia fino al 19-2 a cavallo dei due quarti) e lancia la Fortitudo al massimo vantaggio sul 27-8 del minuto 11, divario che si amplia fino al +21 ( sul 33-12 ) quando Freeman converte una palombella del Fante ella ma non precisa. Complice il terzo fallo del Capitano, complice la girandola di cambi, complice anche il fatto che Treviglio qualcosa mette insieme, il divario si assottilia ( a dire il vero neppure di tanto) su una serie di buone cose di quel Guariglia di cui già avevamo parlato bene sia nel recente passato sia in precedenza ( quando militava a Torino). Nove punti per riportare Treviglio a un “giocabile” -14 ( 37-23 minuto 17). La Fortitudo di questa sera però non ha intenzione di lasciare spazio e convinzioni all’avversario e sull’asse Bolpin – Aradori – Freeman strappa ancora pe il 7-2 di fine quarto che manda tutti alla pausa lunga sul +19 Bologna. Allarmanti, ovviamente i dati per Treviglio ( 8/28 dal campo con 2/13 dalla lunga, sulla scia degli effetti soprattutto della difesa di Bologna). Di contro buoni, ma neppure clamorosi quelli per Bologna ( che tira con il 57% dal campo anche se con un ottimo 42 dalla lunga) segno tangibile che l’attacco gira ( 13 assist contro 5), ma è la difesa quella che nei primi venti minuti ha fatto la differenza.
Spartito che non cambia nella ripresa: la effe rientra sul parquet con la stessa intensità di inizio gara nonostante il largo vantaggio e anche se Treviglio prova a rientrare quantomeno in partita, tutte le velleità dei lombardi vengono “sedate” da un altro quarto mostruoso di Mark Ogden. Il colored Fortitudino ne mette altri 11 ( con 5/6 dal campo) bucando la retina avversaria ogni qualvolta Treviglio mette insieme qualcosa di buono ( soprattutto con Pacher nel frangente). Dal canto suo Valli non trova nessun escamotage per arginare Ogden pericolo sia nel pitturato, sia dalla media e nonostante un quarto dal buon fatturato (19 punti) Treviglio finisce comunque con il perderlo (22-19) segno tangibile che la serata è andata e si può en iniziare a pensare a come girare l’inerzia in gara 2. Caja può permettersi di tenere contemporaneamente in panchina Aradori, Ogden, Freeman e Fantinelli, vale a dire 4/5 del quintetto, senza pagare dazio ed anzi dando minuti ad un concreto Morgillo e volando, sulle ali dell’entusiasmo e su una tripla di Panni fino al massimo vantaggio ( 72-44, +28 al minuto 31). Poi, come ovvio che sia, inizia il vero e proprio garbage time con la effe che gioca tutto il quarto con il secondo quintetto ( qualche minuto per Aradori, qualche minuto per Bolpin e qualche minuto per Fantinelli), toglie totalmente il piede dall’acceleratore e rende possibile a Treviglio di chiudere il match con un divario che, almeno nei numeri, può dirsi accettabile.
Le pagelline
Fortitudo Bologna: Sergio 5,5: Stavolta dei minuti ne ha (quasi 16) ma non lo si ricorda per nulla. Aradori 6: Non ha bisogno di fare straordinari. Mette 5 punti nell’allungo del primo quarto, può bastare. Conti 6: 14 minuti di campo. Qualcosa in più di Sergio. Bolpin 6,5: Concreto, senza strafare, ma importante sul mini rientro di Treviglio del secondo quarto. Panni 6: Caja lo vorrebbe squoiare, per noi il suo lo fa. Fantinelli 6,5: Costretto a lungo in panchina per i falli (3) nel primo tempo. Ma in 22 minuti mette sette assist e trasmette sempre sicurezza. Giuri 6: Ordinato. Plus/Minus peggiore di tutti -11. Qualcosa di più è lecito comunque attendersi. Freeman 7: Gioca “solo” 17 minuti, ma il volo in controtempo sull’assist appena lungo del Fante vale il prezzo del biglietto. Ogden 8,5: Semplicemente mostruoso. Primo e terzo quarto da fuoriquota: gioco, partita, incontro. Morgillo 7: Ha un senso della posizione a rimbalzo importate ( ne prende 10 in 22 minuti). Se riesce a gestirsi con i falli può essere una validissima alternativa. Caja 7: Non ha sbagliato l’approccio, 1-0
Blu Basket Treviglio: Pacher 6: Cadeau, totale cadeau. Ma alla fine il suo prova anche a farlo… più o meno. Giordano 4,5: Vuole strafare; non ne imbrocca una. Vitali 4,5: Verrebbe da dire “rien a faire”. 18 minuti di danni. Harris 4: Fa 8 punti quando non conta più nulla. Prima 0 assoluto. Cerella 5: L’allenatore in campo inizia malissimo. Poi qualcosa di buono lo mette insieme, ma quando i buoi erano a cento km. Falappi s.v.. Sacchetti 5,5: Tra i meno peggio, ma nel momento della deblacle, non c’è. Guerci s.v.. Barbante 5: Impalpabile, come avveniva anche lo scorso anno in effe. Guariglia 6: Sta nella partita, anche se si perde alla fine. Pollone 4,5: Sulla falsariga di Giordano e Vitali. Miaschi 6: Prova a tenere da solo su i suoi.. poi inizia a sparacchiare pure lui. Valli 5: Sbaglia l’approccio. Non ne esce più.
Arbitri: Boscolo. Almerigogna, Marzulli, voto 5,5. Gara tutto sommato semplice, ma in alcuni frangenti sembrano “compensare errori con errori”
FORTITUDO BOLOGNA – BLU BASKET TREVIGLIO 78-65 (25-8) (44-25) (67-44)
Fortitudo Bologna: Bonfiglioli n.e., Sergio 2 (1/1, 0/2), Aradori 10 (1/4, 2/5), Conti 4 (1/1, 0/3), Bolpin 8 (4/4, 0/1), Panni 6 (2/4 da 3), Kuznetsov n.e., Fantinelli 8 (3/4, 0/2), Giuri 4 (2/2, 0/1), Freeman 11 (5/5), Ogden 22 (7/12, 2/2), Morgillo 3 (1/1). All. Caja
Blu Basket Treviglio: Pacher 13 (1/4, 3/3) , Giordano 2 (1/2, 0/3), Vitali 2 (0/1, 0/1), Harris 8 (2/5, 1/3), Cerella 4 (2/2), Falappi, Sacchetti 5 (1/2 da 3), Guerci, Barbante 2 (1/2, 0/1), Guariglia 13 ( 2/7, 1/3), Pollone 2 ( 0/1, 0/1), Miaschi 14 (2/5, 3/10). All. Valli
Arbitri: Boscolo, Almerigogna, Marzulli
Statistiche di squadra: Tiri da 2. Bologna 25/34, Treviglio 11/29. Tiri da 3: Bologna 6/20, Treviglio 9/27. Liberi Bologna 10/11, Treviglio 16/19. Rimbalzi: Bologna 35 (28+7, Morgillo 10), Treviglio 26 (17+9, Miaschi, Pacher, Pollone 4). Assist: Bologna 19 ( Fantinelli 7), Treviglio 15 ( Giordano 3).
Spettatori: 4.614