Si è tenuto alle ore 12:00 di ieri il primo grande evento B2B della Virtus Roma nella splendida cornice del circolo Canottieri Aniene.L’evento, organizzato per presentare il progetto di Equity Crowdfunding, partito il 12 gennaio, ai Soci del Circolo Aniene e a tutti i partner commerciali della Virtus Roma, è stato condotto dal giornalista Massimo
Caputi, con la partecipazione di Claudio Toti, Alessandro Toti presidente della Virtus Roma, del Prof. Costabile ordinario alla Università LUISS e di Nicola Tolomei responsabile marketing della Virtus. Un’occasione speciale anche per permettere a tutti i componenti della famiglia degli sponsor Virtus Roma di conoscersi per trovare punti di convergenza tra le loro aree di interesse.
Ad introdurre l’evento è stato il Presidente del circolo Canottieri Aniene, Massimo Fabbricini: «Sono molto felice di poter ospitare la Virtus Roma: perché l’Aniene è un circolo che fa grande sport e sa quanto è difficile
farlo in Italia e a Roma in particolare. La Virtus è parte importante dello sport romano per la propria storia, ed è una realtà che esiste perché da venti anni Claudio Toti e la sua famiglia hanno dato generosamente disponibilità per sostenerla; e con l’occasione festeggiamo anche i venti anni di Claudio Toti in questo circolo. Il mecenatismo nello sport è un meccanismo superato, sono quindi curioso di conoscere meglio questa soluzione dell’equity crowdfunding per continuare ad avere la grande pallacanestro che Roma merita».
A presentare il progetto il Prof. Michele Costabile, advisor Virtus Roma: «È un progetto straordinariamente innovativo che apre alla partecipazione finanziaria, e in qualche misura anche alla governance, della Virtus Roma a tutti coloro i quali hanno un interesse che sia economico o sociale. Se un bene è comune, deve avere aperti finanza e governance: lo sport, e il basket in particolare, è bene comune per eccellenza perché è ancorato all’identità del territorio; è sociale perché fa sì che si creino relazioni allo stadio o al palazzetto; ed è un bene meritorio perché fa bene alla salute di chi lo pratica e crea equità di relazioni sociali; inoltre apporta migliorie all’urbanistica perché riqualifica le aree urbane più degradate. L’equity crowdfunding della Virtus Roma è il primo che viene fatto nel basket in Italia e credo possa diventare un caso esemplare per tutti gli sport perché in questo periodo storico ne hanno disperatamente bisogno».
L’Ing. Claudio Toti ha poi esposto gli argomenti che hanno spinto la Virtus al progetto: «Dopo venti anni di investimenti a sostegno della Società abbiamo voluto provare a creare un modello di Società sostenibile aperta alla Città, ai tifosi, agli appassionati, ai sportivi. Un modo anche per testare quanto amore c’è realmente per la squadra di basket della Capitale. Se si vuole crescere bisogna creare nuovi modelli, che siano innovativi, che allarghino la partecipazione. Non una Società in mano a pochi, ma la Squadra di Roma. La Virtus Roma può crescere con un modello diverso rispetto a quanto si è fatto fino ad ora nel basket e per lo più si continua a fare, e che possa traguardare al futuro. Grandi imprenditori e grandi aziende sono passati in questo sport, ma dopo qualche stagione si sono disimpegnati perché il basket non riesce a trovare soluzioni per essere in equilibrio finanziario. Con questo progetto vogliamo allargare la base creando nuovi
stimoli e risorse che possano dare forza alla Società; un progetto che vuole essere anche sociale, che faccia della Virtus una bandiera cittadina. È una opportunità che abbiamo voluto lanciare alla città, ai cittadini e tifosi amanti dello sport, che possano essere insieme proprietari della squadra del cuore».
Il Presidente Alessandro Toti ha illustrato gli obiettivi che la Virtus Roma si è posta attraverso il progetto di equity crowdfunding: «L’obiettivo nel breve termine è rendere la squadra più competitiva perché ovviamente i risultati sono il motore di una società sportiva; successivamente la fidelizzazione di tutte le società sportive del territorio con un progetto, VIRTUS WITH US, partito quest’anno che sta ottenendo già ottimi risultati; infine la costruzione di una Casa Virtus che crei senso di appartenenza per tutto il mondo virtussino. Ringrazio a proposito la Smit Roma Centro e il centro Tellene che ci stanno facendo sentire a casa in queste stagioni. Infine il grande obiettivo è realizzare un impianto di proprietà, un asset fondamentale per raggiungere un alto livello di competitività, come già ampiamente dimostrato. Vogliamo tornare ai livelli dei grandi del basket e pensiamo che con il sostegno di tutti, dal semplice appassionato alle aziende, questo possa essere un obiettivo raggiungibile».
Il saluto finale del Direttore marketing, Nicola Tolomei: «Ringrazio tutte le aziende qui presenti, finora abbiamo stipulato 35 accordi di sponsorizzazione e siamo ancora alla ricerca del title sponsor. Chi è qui oggi
ha creduto in noi sin dall’inizio, così come i nostri media partner. Abbiamo tanti accordi in divenire, vorrei che questo progetto rappresenti un modo alternativo di partecipare alla vita della Società. Ogni azienda deve trovare nella Virtus un partner con cui crescere. La Virtus deve trovare in ogni azienda un partner per crescere. Domenica esporremo il progetto anche alle società sportive, con le quali abbiamo stabilito delle relazioni importanti già da inizio stagione grazie a VIRTUS WITH US, per la realizzazione del quale è stata fondamentale la collaborazione di FIP Lazio nella persona del Presidente Francesco Martini che ringrazio».