Come due anni fa in Slovenia. L’Italia aspetta le 21.00 di stasera (diretta Sky Sport 3 HD) per affrontare di nuovo la Lituania in un quarto di finale europeo. La differenza più evidente rispetto al 2013 è sostanziale: oggi gli Azzurri arrivano alla sfida non già da favoriti ma sicuramente come una squadra rispettata e dopo essersi conquistata sul campo il meritato accesso tra le otto squadre più forti d’Europa. Allora invece la Nazionale di Pianigiani arrivò alla gara contro i baltici da outsider dopo aver sorpreso tutti nella prima fase (5 vittorie di fila) e nella seconda.
“Vogliamo giocarcela alla pari – spiega il CT Simone Pianigiani – e non da ‘underdog’. Due anni fa pagammo molto caro l’extra sforzo che ci permise di arrivare a due minuti dalla semifinale nonostante tante problematiche e tanti acciacchi. Siamo di nuovo qui e oggi abbiamo tanta fiducia. Ci meritiamo di essere dove siamo; è un dato di fatto essere tra le più forti d’Europa ed essere considerati tali. Sarà una bella lotta per arrivare in semifinale anche perché ora sono rimaste in gara solo squadre top”.
Italia e Lituania sono formazioni diverse rispetto al 2013, così come sono diverse oggi le chiavi della gara a livello tecnico e tattico. “La Lituania – dice Pianigiani – è cambiata rispetto a due anni fa ma nelle grandi competizioni c’è sempre. Ha giocato il mondiale in Spagna lo scorso anno e ha vinto il proprio girone nella prima fase di questo europeo. Da loro il basket è una religione e ho molto rispetto per una Nazione che da sempre produce giocatori di altissimo livello. Oggi sono una squadra che ti va a triturare dentro l’area e proprio questa sarà la parola chiave: area. Dovremo proteggerla in difesa e aprirla in attacco senza buttare via palloni e cercando di controllare il ritmo partita. Macineranno in post basso con il 5, il 4 e il 3 e gli scontri saranno duri. Maciulis, giocatore migliorato tantissimo in questi anni, è il leader di una squadra che ha un’identità più chiara rispetto a quando, con i Lavrinovic ad esempio, poteva contare su una doppia dimensione. Se ci sarà Bargnani? Sono onesto e non faccio pretattica: dipenderà da lui e da come si sentirà. La fiducia che abbiamo deriva anche dall’aver giocato e superato un girone durissimo”.