La Baltur Cento vince la gara funora più importante della sua prima stagione in Serie A, ma il destino della squadra è ancora in bilico.
LA GARA. Partita nervosa ma anche inframezzata da periodi di bel gioco. Le due squadre hanno evidenziato caratteristiche estremamente differenti: perimetrale l’attacco di Jesi, alla ricerca del ferro come prima opzione quello della Baltur, alla fine molto più equilibrato sia come scelte che come distribuzione delle responsabilità. Jesi ha appoggiato quasi tutto il peso offensivo su Rice, con l’appoggio non costante dell’altro USA Knowles e di Rinaldi, lungo che nel tempo ha affinato anche un’ottima mano. Cento ha mandato a tabellino 7 giocatori tutti tra 23 (Taylor) e 7 punti (Chiumenti). Il coach di Jesi Cagnazzo è alla fine parso dominato dal rivale Bechi, il quale ha progressivamente spento l’attacco dei marchigiani alternando le difese, e per esempio schierando la zona dispari dopo canestro realizzato. Nel primo quarto sostanziale equilibrio (44-40 Baltur) per colpa di enormi ingenuità centesi, tradottesi in palloni persi. La pressione difensiva costante ha permesso alla Baltur di uscire nel quarto periodo, in cui, pur stanchissimo, ha brillato Giovanni Gasparin, con triple, assists e recuperi: alla fine per lui 37 minuti di campo con 14-7-9 e 28 di valutazione, MVP senza discussioni. Bene James White (21-8-3 con 8/14 dal campo), pur come sempre assai nervoso vs i refs, benissimo, nonostante qualche persa e qualche zingarata di troppo, Tayshawn White (23 ma con 23 tiri): la sua energia è sempre arrivata nel momento opportuno; una segnalazione per la prestazione mostruosa a rimbalzo di Benfatto: 12+19 che gli fruttano il perdono per il 4/10 dal campo. Jesi, non troppo aiutata dal suo coach, ha avuto un Rice immenso: da fuori, da sotto, rimbalzi offensivi e difensivi per uno score da uomo sempre in campo, 40 mins che fruttano 28-13-1, 2 rec e nessuna persa; davvero splendido giocatore cui non è rimproverabile il 2/11 da 3 e che merita palcoscenico supriore. Bene anche Rinaldi (15+6) e Totè (7+13 con 3 stoppate), lungo italiano ancora giovane (scuola Verona) dotato di piedi velocissimi, tanto da aver avuto la responsabilità di marcare James White. La gioia di Cento è stata anch ribaltare la differenza canestri vs gli jesini, ma l’amarezza della sbracata sconfitta della Fortitudo a Cagliari è stata raddoppiata dalla W al supplementare della Bakery Piacenza a Ravenna: avesse perso la Bakery, ora Cento sarebbe sicura di non retrocedere direttamente; avesse fatto il proprio dovere la F a Cagliari, ora la Baltur sarebbe direttamente salva sena play-out. Tutto rimandato a Verona, il Sabato di Pasqua.