A distanza di 8 giorni, l’Aurora Basket Jesi torna a Bologna, facendo visita stavolta alla Virtus nell’Arena di Casalecchio.Molto complessa come al solito la marcia di avvicinamento, disseminata di infortuni e postumi di infortuni, per i bianconeri: anche stavolta i problemi più seri sono di Lawson. Jesi è al completo, sono presenti tutti i 4 uomini-chiave dei bluarancio marchigiani: gli USA Bowers e Davis, gli Italiani Benevelli e Maganza; Janelidze dovrà fare un po’ meglio di quanto mostrato (0/3 e un paio di falli) due domeniche orsono al PalaDozza vs la Fortitudo.
LA GARA. Al posto di Lawson in quintetto parte Oxilia, ragazzo di grande energia. L’inizio Virtus è bollente al tiro: parte bene Guido Rosselli con 4 pti veloci, poi triple di Spissu (anche un lay-up da rubata) e Umeh. La difesa di Benevelli su Rosselli e quella sul perimetro fanno infuriare il coach di Jesi, Cagnazzo, che chiama TO quando i suoi sono sotto 11-16. Non grandi risultati: in uscita dal minuto Jesi perde due palloni e becca altre 2 triple di Umeh. La V è a 25-13 dopo 7′ di gioco, quando entra Michelori per Bruttini. Lo spot di pg è il punto debolissimo di Jesi, che alterna Alessandri a Battisti senza molto profitto, infatti in chiusura di primo quarto Spissu, dopo aver derubato Battisti all’inizio, mette la mano in tasca anche al suo sostituto. Solo la superficialità degli ultimi 50 secs fa sì che la Virtus non vada al primo riposo con vantaggio in doppia cifra: 29-20 con 11 di Umeh, 10 di Spissu.
C’è Penna per Spissu, ed è Umeh che apre le segnature del secondo quarto, e poi manda in lunetta Michelori. Il Nigeriano, che giocava minuti veri e tanti con la sua Nazionale alle Olimpiadi di Rio, è giocatore a volte abulico e le sue difese sono fatte per lo più tramite delega, ma è un talento offensivo fuori concorso per la LNP. E’ lui che, sempre da 3, risponde alla prima tripla messa a segno da Janelidze nei due viaggi a Bologna: 36-26. La combinazione Penna-Michelori-Bruttini non offre molto all’attacco bolognese, e dopo 3′ la V si arena contro la zona di Cagnazzo e si ritrova Jesi di nuovo a -5: c’è bisogno di Spissu e Rosselli, che Ramagli reinserisce prontamente. Dopo 2 minuti di soli ferri, è l’Aurora che infila 6 pti consecutivi e si porta avanti di 1. Guidone Rosselli si stufa e rompe la zona dall’angolo, andando a schiacciare. In difesa, la V ha Spizzichini che subisce da chiunque gli venga affidato, e Cagnazzo cerca di sfruttare il +3 per dare un po’ di riposo a Bowers (12pti). L’ultimo minuto vede il punto 17 di Umeh (5 triple) ma per Jesi segnano anche Alessandri e Picarelli, prima del canestro con cui Bowers porta se stesso a 14 e la sua squadra a 51, contro i 49 della Virtus. Letto bene: 51 pti di Jesi sulle tavole di Casalecchio non sono una cosa di cui l’allenatore virtussino possa esser contento.
A proposito di difesa, l’inizio bianconero è almeno più volenteroso alla ripresa, e in particolare si distingue il giovane Oxilia su Davis, mentre Umeh fatica sempre su Bowers. La brutta notizia è il terzo fallo di Oxilia su Alessandri, fallo speso in aiuto dopo che la pg bluarancio era scappata a Spissu. Mentre Maganza (14) continua a pasteggiare su Michelori, Umeh continua a tripleggiare (altre 2 per andare a 23) e nel cambio tra canestri da 2 e triple, la Segafredo ci guadagna: 67-62 quando mancano 4′ alla fine del terzo periodo. Per fortuna che c’è il sangue di Amos, grande tiratore nella Fabriano anni ’80, nelle vene di Benevelli, che infila 2 rapide triple per tenere a contatto i Marchigiani. Anche Janelidze, silente ma perfetto, contribuisce: 12 con 3/3 oltre l’arco. In rapida successione Rosselli commette secondo e terzo fallo: con i primi 2pti del quarto di Davis dalla lunetta, Jesi si riporta avanti di 1, e poi di 4 grazie a Benevelli. Il primo canestro dal campo di Bruttini mette la Segafredo a -2: 73-75 prima degli ultimi 10′.
Dopo aver fatturato 20 di valutazione nella prima metà, Spissu aveva avuto un terzo quarto difficile, ma è lui a inchiostrare le stats per primo nel quarto periodo; tripla e +1. Poi +3 di Michelori, ma Janelidze con la quarta tripla pareggia: 78. Il quinto fallo del Georgiano in attacco è un omaggio alle proteste del parterre, ed un brutto colpo per l’attacco di Jesi, che infatti perde i due palloni successivi. La V prova ad allungare con un 2 di Umeh e un 3 di Spizzichini, ma Bowers riporta a -4 i suoi, e poi a -3 sempre tripleggiando. La difesa di Jesi, squadra che ha rotazioni ridottissime, comincia a cedere, e una mancata chiusura di Maganza fa infuriare l’eroe di serata Bowers, che quasi non partecipa al TO chiesto da Cagnazzo quando i suoi finiscono sotto di 7 a 3′ dalla fine. Come nel primo quarto, l’uscita dal minuto è disastrosa: la Virtus vola a +12. Nonostante l’orgoglio gli ultimi 150 secs sono pura sofferenza fisica per i ragazzi venuti dalle Marche, che vedono andare a vuoto anche la seconda trasferta contro le squadre di Bologna. Si chiude 98-88.
MAGIC MOMENT. Partita non brillante, con pochi momenti di vera magìa: segnaliamo tutta la gara di Umeh, che sarà anche ovvio MOM, e la difesa Virtus nel secondo tempo su Davis.
MAN OF THE MATCH. Michael Umeh, 28 con 7 triple , ma anche la prova di Bowers è stata davvero fantastica: 26 tutti di pregio per l’ex Reyer.
NUMBERS. 71: la % dal campo nel primo half di Jesi; 14+14: l’equilibrio dell’attacco Virtus tra tiri da 2 e da 3 nella prima metà; 37: i punti lasciati a Jesi dalla difesa V nella seconda metà.