Milano sconfigge Caserta nel recupero del turno di campionato non disputato a Gennaio per l’indisponibilità del Paladesio. Conquistata la vetta solitaria del campionato. Repesa schiera in quintetto Cinciarini-Simon-Gentile-Macvan-Batista, coach Dell’Agnello oppone Siva-Giuri-Downs-Jones-Hunt.
Dopo i primi due minuti in cui si alternano palle perse da entrambe le parti, l’Olimpia piazza un parziale di 6-0 nel quale la presenza nel pitturato di Batista è un fattore (6 punti nei primi 4’). Caserta risponde con le penetrazioni di Siva, che il play americano sfrutta alla perfezione per attirare su di sé i raddoppi e trovare i compagni smarcati in angolo. A beneficiarne sono Giuri (due triple) e Downs per il vantaggio casertano sul 8-11. Repesa decide di abbassare il quintetto inserendo Lafayette e Sanders, con Mclean spostato nel ruolo di centro. Il play ex Olympiacos realizza 8 punti in un amen portando la squadra di casa sul 23-18. La presenza fisica di Sanders e Mclean procurano rimbalzi offensivi, secondi possessi e gite in lunetta che valgono il +8 sul 26-18. In questo senso, appare in difficoltà il nuovo arrivato a Caserta, Uros Slokar. Un long two dalla punta del numero 21 milanese chiude il quarto sul 28-20.
La parola chiave di inizio secondo quarto è intensità, quella che l’Olimpia mette in difesa costringendo Caserta a conclusioni a bassa percentuale, sporcando le linee di passaggio e gettandosi sulle palle vaganti con Cerella in prima linea (il quale raggiunge presto il terzo fallo). Da lì Milano costruisce le transizioni che spesso si rivelano arma tattica fondamentale del proprio sistema. L’Olimpia scappa sul 36-22 prima che Caserta reagisca con un parziale di 5-0 che costringe Repesa a chiamare il primo time-out della sua gara.
Il tagliafuori a rimbalzo di Caserta è pressoché inesistente, concede troppi secondi possessi che vengono sfruttati chirurgicamente da Milano con Simon e Lafayette a colpire dall’arco per il massimo vantaggio sul + 14. La sofferenza ospite sotto il proprio ferro è anche dovuta alla circolazione di palla proficua degli uomini di Repesa, conseguenza dello small ball ordinato dal coach croato, che costringe la difesa bianconera a chiudersi e riaprirsi molto velocemente per stare al passo con la dinamicità del quintetto milanese e, come spesso accade, si perdono i riferimenti e il contatto fisico per la conquista delle carambole. Il dato è eloquente: 24-13 in favore dei padroni di casa a metà gara, 11 i rimbalzi offensivi degli uomini di Repesa. Caserta riesce ad innescare sotto canestro Bobby Jones e Dario Hunt per il -10 finale sul 51-41, passivo che sarebbe potuto essere ancora più pesante se non fosse che Milano tira con il 29% da tre e sprechi qualche possesso di troppo (7 turnovers al 20’).
Cinciarini al posto di Giuri, nelle fila di Caserta, l’unica novità nei quintetti delle due squadre. 9-2 il parziale milanese in apertura di ripresa che costringe coach Dell’Agnello al time-out sul 60-43. Caserta fallisce due triple aperte e in ritmo dal quale nascono i canestri di Gentile e Macvan a concludere le transizioni milanesi. Da segnalare anche un bel canestro di Batista in post sfruttando il piede perno, senza commettere infrazione di passi, nota dolente nelle sue prime apparizioni in biancorosso.
Jones è l’anima offensiva di una Caserta che prova a restare aggrappata alla partita, con poca lucidità a dire il vero. La partita si fa frenetica con Caserta che prova a spingere sull’acceleratore accorciando il tempo di possesso e con Gentile, dall’altra parte, che prova a mettersi in partita senza costrutto, sembra evidente la mancanza di benzina nel motore (emblematica la sua tripla dall’angolo che non tocca nemmeno il ferro).
La ricerca ostinata delle conclusioni oltre l’arco, da parte di Caserta, porta i suoi primi frutti quando due triple filate di Slokar riavvicinano gli ospiti sul 66-56. Milano cerca di bucare la difesa avversaria con il gioco interno di Mclean e Sanders, ma i bianconeri stringono le proprie maglie con competenza recuperando palloni e spingendo successivamente in transizione. Caserta raggiunge il -8 con i liberi di Siva e poi il -5 di Jones con la tripla dall’angolo che suggerisce a Repesa di fermare la partita e bloccare il ritmo degli ospiti. Al 30’ il tabellone recita 68-63 e i tifosi sulle tribune devono vivere il brivido dell’uscita di Simon per un problema alla caviglia, oltre a quello derivante dal risultato che sancisce la riapertura di una gara che sembrava già incanalata su binari biancorossi.
Gentile trova finalmente il suo fade away in apertura di ultimo periodo e, con rinnovata fiducia, penetra nell’area campana con la consueta esuberanza fisica per un 4-0 personale, che gli permette di raggiungere quota 14 nel proprio tabellino, replicato da un controparziale di 7-0 che denuncia una scarsa protezione del ferro nonostante Repesa abbia alzato il quintetto inserendo Macvan e Barac. Sospiro di sollievo del forum quando vede rientrare Simon a 7:30 dal termine. Cinciarini firma il pareggio sul 72-72 con una Milano che si innervosisce e prova a risolvere i problemi andando a sfidare Caserta nel pitturato con ben pochi riscontri, a causa della serata negativa di Macvan e di un Barac entrato in un tunnel del quale non si vede la luce.
Repesa si gioca i minuti finali con il quintetto piccolo, che prevede Sanders-Mclean interni, ma anche pericolosità dal perimetro grazie alla presenza di Simon e Lafayette. Proprio dai 6,75 trova il sorpasso con Sanders dal mezzo angolo e Lafayette, innescato da Gentile, al termine della transizione, per il 84-80. Caserta ha un grande cuore e Siva trova un funambolico gioco da tre punti che la riporta sul -1. Un tap-in di Mclean, correzione del suo stesso errore in lay-up, porta l’Olimpia sul + 3 prima che Sanders allunghi sul 88-83 a 40” dalla fine con una poderosa schiacciata che accende un forum ancora memore del finale palpitante di domenica scorsa. Milano recupera subito palla sulla rimessa e manda Gentile in lunetta per chiudere la contesa. ½ per l’89-86. Rapida azione che porta alla tripla di Daniele Cinciarini del -3. Gentile dalla lunetta firma il 91-86 finale, non modificato dagli ultimi disperati tentativi ospiti dall’arco.
MVP: In una serata nella quale nessun giocatore è emerso nettamente sugli altri lungo i 40’, la palma del “migliore” se l’aggiudica Alessandro Gentile per la pazienza che ha avuto dopo qualche errore iniziale, senza perdere lucidità di fronte alle difficoltà nel trovare le sue giocate. Ha atteso che la partita venisse da lui, in un ultimo quarto nel quale è stato l’unico in grado di imporre la sua fisicità nell’area campana. 17 punti, 5 rimbalzi e 23 di valutazione le cifre della sua partita nella quale il numero più importante è quello dei falli subiti, 8, che portano a viaggi in lunetta determinanti in un finale tirato. Meritano menzione Lafayette, soprattutto per gli 8 punti del primo quarto entrando dalla panchina, e Rakim Sanders per i canestri pesanti nella seconda metà dell’ultimo periodo.
Dall’altra parte, spiccano i 16 punti con 9 assist di Peyton Siva, per un 24 di valutazione, vera fonte ispiratrice del gioco casertano nonostante un secondo quarto abbastanza negativo. A beneficiarne sono soprattutto Bobby Jones e Marco Giuri, oltre ad un Daniele Cinciarini da 16 punti, ma da 5/16 al tiro.