Ritorna al successo il Cuore Napoli Basket dopo il passo falso di Cefalù. Nella splendida cornice del Palabarbuto, gli azzurri conquistano la vittoria numero 19 e – in virtù della sconfitta casalinga di Valmontone – tornano al comando in solitaria del girone C. Partita caratterizzata da varie fasi dai diversi ritmi: alla fine la differenza l’ha fatta la solida difesa di Napoli che nei momenti cruciali ha saputo evitare il ritorno degli ospiti.
Il match
Primo quarto dalle 2 facce: l’avvio di gara è giocato a viso aperto e ad alte percentuali. Vangelov apre le danze per gli ospiti ma Maggio mette i suoi primi 7 punti che valgono il primo vantaggio dopo 3 minuti. Palestrina rimette il naso avanti con Pederzini a metà quarto (11-12), Matrone risponde ma è Rossi a ristabilire le cose a favore degli ospiti, in un momento di gara non proprio esaltante. Troppi gli errori al tiro per entrambi: addirittura è il canestro di Rischia, a 120″ dalla chiusura, a chiudere il parziale a favore dei laziali (14-16).
Riparte la gara e Napoli piazza il 5 a 0 con Mastroianni e Maggio, costringendo coach Lulli a richiamare i suoi. È Napoli, però, a giovare della sosta con Nikolic e Mastroianni che firmano il 22-16 del 14°. Per Palestrina l’ unico a segnare in 3 minuti è Rischia mentre Marzaioli, al 13°, mette il 5 a 0 personale utile per il 29-18. E’ Serino – poi – a rientrare carico e a dare la scossa agli ospiti, ma Matrone fa 1/2 per il +10 dopo il quarto d’ora di gara. Napoli va sul velluto: Matrone stoppa Perderzini e nel contropiede successivo Nikolic schiaccia il +12. Serino e Vangelov non mollano e toccano il -6 ma Mastroianni e Barsanti rimettono le due squadre a 10 punti di distanza. Il canestro di Visnjic, a fil di sirena, chiude il secondo quarto (42-30).
Al rientro, dopo 2 minuti di astinenza, Serino riduce il divario a -10 che diventa di 8 con il 2/2 di Rossi. Nikolic schiaccia ma ancora Rossi colpisce con la tripla del 44-37 del 24°. Maggio ribatte mandando Nikolic a canestro e mettendo la tripla del +12 con Lulli costretto a chiamare timeout. In uscita è sempre Napoli ad andare a segno: Mastroianni, con la sua tripla, scava il solco: è +13 al 27°. Segue una fase di stallo con le squadre che colpiscono solo dalla lunetta: Maggio risponde a Serino e al 29° il divario è sempre di 12 lunghezze. Gli azzurri – però – si fermano, gli arancionverdi ne approfittano e sul finale di quarto riducono nettamente il gap: 54-47 alla mezzora.
Palestrina riparte bene con Vangelov, Napoli – invece – ha ancora difficolta nel trovare il fondo della retina e trema sotto i colpi degli avversari che, con Rossi, si mettono a -3 a 7 minuti dalla fine. Fortuna per Napoli che Marzaioli piazza la tripla, ne forza poi qualcuna di troppo ma è Nikolic – su rubata di Barsanti – ad appoggiare il +8 a -2’43” costringendo Lulli al timeout. Stavolta Palestrina riparte come meglio non potrebbe: Drigo, Pederzini e Rischia agguantano il 61 pari a -1’20” gelando il palaBarbuto. Palazzetto che – però – scoppia con il 2/2 di Maggio e la schiacciatona di Matrone per il 65-61 a 28″ dal termine. Nell’ultimo possesso, Palestrina si scontra contro la difesa ferrigna dei partenopei che le impedisce di prendersi un tiro pulito dalla distanza: 65-61 il finale, Napoli va a giocarsi la final eight da capolista solitaria del proprio girone.
Match Moment
Primo quarto di studio: alti ritmi, pochi punti. Secondo e terzo quarto con Napoli che a tratti va a 100 km/h poi – però – rallenta. A cavallo tra terzo e quarto periodo – poi – va in astinenza di punti e subisce il ritorno degli avversari che recuperano 12 punti e toccano il 61 pari. La reazione di Napoli è antologia, a guidarla il suo capitano: Maggio subisce fallo da Pederzini, dalla lunetta non sbaglia. Rischia ci prova da 3, Nikolic cattura il rimbalzo cedendo palla al suo play che lancia Matrone che non deve fare altro che schiacciare al canestro mandando in archivio la vittoria. Napoli esulta. Giusto che sia così.
Numbers
24 di valutazione per l’MVP della gara. Roberto Maggio chiude con 19 punti, 6 assist e 7 rimbalzi. E’ lui a dettare i tempi di gioco e a colpire nei momenti opportuni.
7 i giocatori in doppia cifra: 14 punti per Rossi e Pederzini, 13 per Nikolic, 11 per l’ex Serino. 10, infine, per Mastroianni e Marzaioli.
4 i punti di Visnjic forse nella sua gara meno brillante.
17 i punti dalla panchina per Napoli, 10 in più rispetto a Palestrina.
8 i rimbalzi conquistati da Matrone che sotto le plance sta dando un contributo fondamentale contro avversari dall’alta statura
10 le triple realizzate da entrambe le squadre, pochissime considerando i 52 tentativi effettuati.
13 (su 16) i punti dalla lunetta per Napoli. 7 (su 11) quelli realizzati dai laziali.
30 i punti di Omegna, 38 quelli di Napoli. 7 sconfitte contro le 3 degli azzurri. La testa è già a Bologna.
foto by massimo solimene