I PO NBA sono in pieno fervore. Ecco i canonici e periodici 8 punti per capirli.
1 – FACCIAMO 13. Arrotondando il 12.9 che sono i miliardi di $$ del valore delle Conference Semis tra LAL e GS. Sono primi (GS, 7) e terzi (LAL, 5.9) tra le franchigie NBA per valore commerciale. Seconda NY, quinta BOS, la quarta già eliminata (CHI) mentre Nuggets e Bucks non compaiono nelle prime 20 e sono rimasto sorpreso, dato il peso della città nell’economia generale dell’Unione, che MIA sia solo 12ma.
2 – MSG. Piccola storia triste: più verso il primo turno di PO, ma in questo periodo sarei dovuto essere a NY. Poi le solite cavallette e carestie e isole che emergono dal nulla eccecc, fatto è che ogni volta che sento il rrrroarrr del Madison Square Garden mi sento male. L’arena di NY è unica e irripetibile. Lo sanno bene i Knicks, che ogni tanto traggono qualche vantaggio dal fattore campo, ma per lo più subiscono la pressione. Qualificati ai PO da quinti dell’Est, erano solo noni di Conference per record casalingo. Hanno rimediato in #2 al KO dell’esordio grazie all’assenza di Butler e a un paio di chiamate palesemente errate contro gli Heat. Tra le altre qualità, il MSG è primo overall per musica, anche se mai primo nelle due categorie. Per musica infra-quarti LAL è la prima, per musica at the half sono primi i Nets.
3 – E-MVP-IID. Non è mio ma da un cartello del pubblico di PHI. Cerimonia di consegna prima di #3, ovvero come compromettere la gara dei Sixers. Molta emozione, presenti genitori compagna figlio di Joel, onori e ringraziamenti, lacrimucce, percorso Camerun-Kansas-NBA-MVP celebrato con Luc M’bah-a-Moute suo scopritore e primo mentore: dopo la ventina di minuti del cerimoniale, alla gara pensavano davvero solo i Celtics. La prestazione di Joelone è stata decente, non da MVP: nel 2023 i voters hanno capovolto, rimediando, l’errore del 2022. Quest’anno era più Jokic, lo scorso più Embiid.
4 – HARDEN. Se volessimo seguire la differenza tra le prestazioni del giocatore e di conseguenza volgere al loro esatto corrispettivo negativo le parole usate dai soliti siti italiani dopo i 45 di Harden in #1, allora dopo #2 e 3 lui sarebbe stato un povero coglione, un patetico parvenu, un indecente improvvisato. Sono i soliti siti che pensano sia figo usare “mamma mia” “intrigante” “vogliamo parlarne?”, o usare in positivo “imbarazzante” “senza senso” e altre amenità lessicali, in realtà rivelatrici di assoluta povertà di linguaggio (e senso). Invece è sempre e solo LaBarba, ben conosciuto in pregi e difetti. Dopo una riunione Mazzulla-Marcus-Jaylen, JH è stato consegnato alla difesa di Brown, causa anche alcuni piccoli problemi fisici di Smart. Le due gare successive ai 45 pti sono andate per 5/28 di cui 2/13 da 3. Nella quarta, stanotte, altri 42 con 6/9 da 3. La costante che rende diversa questa sua serie di PO dalle altre in carriera è che in 4 gare ha perso solo 9 palloni, meno di 2.5/gara. Ecco perché PHI potrebbe persino essere favorita, ora che la serie è diventata al meglio delle 3.
5 – JOERGER. Nel mio personale borsino dei coach, David Joerger ha sempre avuto un posto speciale. Uomo nato dalla gavetta vera: college di Division 2, minors che più minors non si può (persino la IBA, magari un giorno parleremo di questo capitolo della carriera da manager di Isiah Thomas). Una testa sopraffina per il Gioco, evidenziata nella parabola alla guida dei Grizzlies. Nel 2020, dopo la prima ondata Covid, fu assunto dai 76ers per sopperire alle carenze di Doc, ma dopo nemmeno un anno dovette sottoporsi a terapia contro un cancro. Ora, grazie al cielo, lo vedete, quasi paffuto come al solito, al fianco di Rivers: potete essere certi che uno dei motivi per cui i TO dei Sixers sono meno inutili del solito è proprio lui.
6 – MONOCIGLIO. Le due W dei Lakers, finora, nella serie vs GS sono arrivate al traino di prestazioni enormi di AD. 30+25 ai punti, 23+13 ai rebs, 4 ass di media, 4 stoppate di media, 10 lunette di media, 55 pti da solo 29 tiri. LBJ merita rispetto per quel che porta sul campo, idem quelli che con affetto ho iniziato a chiamare Gli Orfanelli, ma l’unico vero ago della bilancia è Monociglio. La sua chance di entrare nel ristretto numero delle Stelle vere, quelle che spostano e contano, è ora. Deve smettere di farne una fantastica / una mediocre; intanto è molto positivo abbia smesso di tirare da 3 perché quello è il suo modo di togliersi dalla vera battaglia (solo 3 triple in tutta la serie).
7 – BOOKER. Nonostante l’infortunio a CP3, i Suns hanno pareggiato la serie. Di #4 da poco terminata rimarranno i 53 inutili di Jokic e la prima vera grande prestazione di KD in Arizona, ma non dovrebbe passare sotto silenzio quello che sta mettendo in opera (anche nella serie di primo turno, in realtà) Devin Booker. Vero, Cam Payne sta sostituendo decentemente Paul, ma dopo il KO del veterano è D-Book a guidare il gioco. Non solo finisce, quindi, ma costruisce anche (12 ass in #4). Però finire rimane la sua specialità, e lo sta facendo divinamente. Oggettivamente è uno di quelli sempre atteso al varco, sempre ricordati più i suoi errori dei tanti meriti. Per esempio: sta segnando 36 di media con 5 rebs e 7 ass vs DEN dopo i 37-5-6 vs LAC; sta tirando 58/91 dal campo (63.7%, vs LAC il 60%) di cui 12/21 da 3: vi prego di osservare la distribuzione dei tiri. Poco più di un quarto del totale sono da 3, significa che sta tirando il 66% prendendosi soprattutto mid-range in sospensione, la tipologia più difficile. Anche lui una Kentuckian mid-star: penso sia molto vicino a lasciare la “terra di mezzo”.
8 – BUD OUT. Fine della reggenza Budenholzer a MIL, era scontato. Gli errori macroscopici nel doppio finale di #5 vs MIA non erano perdonabili ma non sono stati il solo motivo. Anello, poi fuori al secondo round, poi fuori al primo round: in queste situazioni il coach va via sempre. Senza contare che il titolo, ripensando con mente spietata, ha riposato su un alluce troppo lungo di KD, poi sulla guarigione miracolosa di Giannis da un infortunio che di solito toglie due settimane: a lui prese due giorni e tornò mettendo due 50. Non proprio cose derivanti da allenamento, ecco mettiamola così.