Uno non può prendersi 5 giorni di riposo che la NBA ne combina di ogni sorta. Vediamo di capire dove portano le ultime mosse.BOSTON E LA PRIMA SCELTA. Nel giorno dell’anniversario 31 della tragica scomparsa di Len Bias, il 19 scorso, i Celtics hanno ufficializzato quel che molti rumors avevano anticipato di quasi 24 ore: lasciano la loro Prima Scelta Assoluta 2017 ai Philadelphia 76ers. A meno di sconquassi inimmaginabili e accordi sottobanco da ufficio inchieste, ciò significa che ai Sixers andrà Markelle Fultz, la pg di Washington U., una specie di Karl-Anthony Towns delle guardie, un NBA ready come pochi negli ultimi decenni. Ai Celtics, in cambio, soprattutto la prima scelta dell’anno prossimo o del 2019 dei Sixers. Perchè? Molti se lo chiedono: perchè lasciar passare un gocatore dal talento unanimemente riconosciuto? Molte possibili ragioni, e come sempre noi siamo dell’opinione che siano da seguire i soldi. Concedendo comunque un minimo di verità ad ogni motivazione, eccone una lista. 1-Anche con il nuovo salary-cap aumentato, firmando la Prima Scelta i Celtics avrebbero avuto lo spazio salariale molto congestionato, e sarebbero stati impossibilitati a firmare un free-agent o a condurre una trade per una Stella garantendo al nuovo arrivato un max contract; per quanto sembrino pochi dollari, al confronto degli stipendi di noi umani, i soldi risparmiati in un quadriennio contrattuale tra prima e terza scelta non sono pochi nell’economia della gestione salariale di una franchigia NBA. 2-Markelle ha a lungo provato con Boston nella seconda settimana di Giugno, e non sembra aver poi così tanto impressionato. Buono, buonissimo, ma….3- Danny Ainge, per ingaggiare una Star, dovrà comunque svuotare un pochino l’attuale roster: NON coferma di Olynyk (a proposito, già preso un suo alter-ego, o quasi, europeo: Daniel Theis, germanico di 204 cm, vincitore del Titolo Tedesco col Bamberg, capace di tripleggiare al 39% in BundesLiga e al 40% in Eurolega), Rozier e tutti gli altri free-agents, arrivo di Zizic e Yabusele, e, dovendo sacrificare uno degli attuali titolari, il prescelto ai saluti sarebbe Crowder. Ecco quindi il downgrade: alla 3 dovrebbe esser presente all’appello Josh Jackson, di Kansas, o, alla peggio, Jayson Tatum da Duke. Infatti i Lakers, dopo aver mandato via Russell, dovrebbero scegliere Lonzo Ball (e suo padre, fardello sempre annesso).

I LAKERS. Magic da plenipotenziario ha già fatto capire alcune cose: poca Hollywood all’ombra di Hollywood. Ecco allora partire Russell, ecco il probabile arrivo di Ball, il cui padre potrebbe essere tenuto a freno solo da una figura sacra e intoccabile come il #32 chiamato Earvin; ecco l’arrivo di uno che ha solo bisogno del posto dove esplodere, il superconcreto Brook Lopez, centro noto come Gemello-Brook ai nostri lettori, un giocatore che, visto che Magic viene dagli eighties ma non ha il prosciutto davanti agli occhi come molti nostalgici nostrani e americani, tira anche benissimo da 3. Addio anche al Timoteo Sbagliato, il povero Mozgov.

DWIGHT HOWARD E MARCO BELINELLI. Nessun allenatore normale vuole più avere al servizio Dwight Howard, e il nuovo GM degli Hawks Travis Schlenk, un rookie totale nel ruolo anche se molto esperto di FrontOffice e management NBA, ha messo a segno un colpaccio che gli vale da solo, secondo noi, lo stipendio di tutto il primo anno di lavoro. Ha spedito Howard a Charlotte, insieme alla scelta 2017 n.31, in cambio di Belinelli, Miles Plumlee, e la scelta 2017 n.41. Saluti alla BarbieForzuta, dunque, al suo contrattone, alla sua indolenza, alla sua attitudine perdente. Ad Atlanta arriva uno che, se stimolato dall’ambiente, potrebbe…sottolineo: potrebbe….prendere il posto di Korver nel cuore tripleggiante dei fans di Atlanta. Marco non è più quello dell’Anello a San Antonio, ma può dire ancora la sua nella NBA. La magata di Schlenk sta anche nell’aver bene individuato il cliente: gli Hornets, infatti, reduci da un anno di Hibbert, erano i soli ad aver avuto a roster un giocatore più indolente di Howard, gli unici per i quali il passaggio dal precedente C ad Howard risulta, par strano, un upgrade.

 

Ora attendete l’ultima uscita del nostro Mock. E poi tutti in attesa della DraftNight.