I Nuggets riprendono al primo tentativo il fattore campo.
1 – NESSUNO. Miami non ha vinto nessuno dei quarti di #3, ha solo pareggiato il primo. Una prestazione difensiva del tutto insufficiente, e in generale pigra, di Jimmy-B ha segnato pesantemente l’esito della gara, proprio quando alcune stats significative del valore degli Heat sono state esaminate nel pre-game USA. Finora MIA ha giocato 17 gare nella post-season ’23, 10 W: per 7 volte ha vinto dopo essere stata sotto in doppia cifra, e il plus/minus dei loro 4’Q dice +90; hanno usato la zona per più minuti di tutte le altre formazioni dei PO messe insieme. Nessuno appiccicoso come loro, ma non stanotte.
2 – PITTURATO. La storia di Porter Jr. e di KCP non è cambiata: dopo #3 sono “saliti” rispettivamente a 2/19 da 3 e 5/16 dal campo, nella serie. Il che implica un rendimento non brillante di DEN nelle triple per le Finals (24/73). Però non esagerano nel tirarne (24/gara), uno dei motivi è che stanno martellando il pitturato con sapienza ed efficacia (36/62 stanotte). In #3 si sono cominciate a rivelare le coppie che, senza la dovuta intensità difensiva, risultano funeste per gli Heat. Butler+Love, per esempio. Jimmy-B, sul p’n’roll, è stato sempre (sempre è letterale) aggirato e battuto da Murray, sia quando passava in posizione 2 sia in 3: Jamal “deep”, come dice JVG, risulta sempre in un disastro per gli Heat; quando Butler è pigro come stanotte diventa dannosa la presenza di Love, che non è più veloce o atletico abbastanza per tenere il passo o chiudere in tempo.
3 – RIMBALZI. Una preminenza Nuggets era prevista ed è normale, ma in #3 gli Heat si sono assentati davvero. Totale 58-33 per DEN, i 17 di Adebayo (meno dei 22 di Jokic) sono più della metà del totale dei suoi: i compagni ne han presi 16, il secondo essendo stato Strus (…) con 4. Parlando di Bam e di come (vedi 4) si debba cercare di proteggerne le energie: ha iniziato 2/3 dal campo, ha finito 2/10 per 7/21 globale.
4 – TRAP. Una cosa che gli Heat possono fare solo con certe unità e certi giocatori è raddoppiare Murray dopo il p’n’roll. Si tratta, zona a parte, della loro migliore arma difensiva, toglie a DEN il primo (o immediato) scarico dalla pg verso Jokic: non può andare bene, però, se a farlo sono Love e Lowry, per esempio. Infatti è un’arma che viene sfoderata per il 90% delle volte con Bam e GemelloCaleb, se no Bam e Vincent. Adebayo c’è sempre, come si vede, e le sue energie sono spesso rosse nei finali di quarto e di gara.
5 – MIKE BROWN. Il coach dei Kings aveva detto, intervistato, che un modo di limitare Jokic è lasciarlo segnare. Intendeva, ovviamente, limitando gli altri compagni: se Murray scrive 34 la strategia non funziona. In #2 (W di MIA) Joker 41 ma Jamal 18, stanotte 32 e 34. A proposito: in questi PO il duo ha, combinati, ca 7 pti e 13 ass in più della media PO di Kobe e Shaq insieme, e solo 2 rebs in meno.
6 – REFS. Nella terna c’era, come spesso capita in qualità di primo, purtroppo Tony Brothers, quindi la gara partiva già molto sotto la sufficienza per qualità dell’arbitraggio. C’era anche un esordiente: Kevin Scott che è stato il migliore dei due unici refs in campo. Decisioni importanti sbagliate: il secondo e terzo fallo di Gabe Vincent (che erano due play-on) e un fallo, il secondo di Jokic (che poteva diventare importante nel corso della gara), colto giustamente, ma dopo che Adebayo aveva fatto passi in partenza modello gatto che sgomma su pavimento lucido e fallo in attacco sul primo contatto col Serbo.
7 – GORDON. Cominciano a essere tanti i numerini dedicati all’ex Arizona U per queste Finals. L’anno che fu scelto dai Magic (Draft 14, n.4) è stato il primo in cui ho ufficializzato per la rete e il pubblico il mio MockDraft: ero assolutamente entusiasta di questo giocatore, la cui mobilità laterale era già di livello top-NBA. Come tanti non stellari a livello offensivo, non ha avuto nella NBA tanta esposizione o tanta stampa, ma ora si sta rivelando in tutta la sua efficacia e utilità. Arrotondando è 13-8-3 (con 0 perse!!!) nelle 3 gare finora, ma soprattutto dovete controllare quando Butler decide di passare invece che tirare, e quando sbaglia invece che segnare: troverete che in entrambe le situazioni, per il 70% delle volte, è difeso da Gordon.
8 – COLLATERALI. Solito punto dedicato all’altro che capita nella NBA mentre si giocano le Finals. Sergio Scariolo è a Toronto, per vedere se supererà l’ultimo cut bisognerà aspettare qualche altro giorno. Scariolo pare in gara con due attuali assistenti europei, Fernandez (Kings) e Rajakovic (Grizzlies), ma aggiungo anche Kenny Atkinson, che è stato 3 anni fa ingiustamente silurato dalla guida dei Nets perché non era abbastanza glamour (e soprattutto non era abbastanza docile) per il trio di DisastroVille, KD-Barba-Kyrie, con Simmons a fare poker.