Tra poche ore verrà alzata la prima palla a due delle Finals 2017, per la terza volta consecutiva sarà Golden State contro Cleveland: la sfida che quasi tutti avevano pronosticato ad inizio stagione. Entrambe le squadre arrivano al grande appuntamento in ottime condizioni, avendo speso la minor quantità possibile di energie. L’unica gara persa prima di oggi l’hanno persa i Cavs per un tiro allo scadere di Bradley, ciliegina sulla torta di una reazione d’orgoglio dei Celtics ed unico intoppo nella cavalcata verso le Finals di LeBron e compagnia. Continueremo a chiederci come sarebbe andata se Kawhi e Isaiah fossero stati arruolabili per un’intera serie, ma il risultato non cambierà comunque.
Vedremo dunque un nuovo atto della sfida dei Cavs al laboratorio del basket del futuro, in cui ci saranno due nuovi protagonisti, due Kevin. Kevin Durant, il free agent più chiacchierato della storia, dovrà dimostrare di poter essere quello che mancava per raggiungere la perfezione e portare un altro anello alla baia; Kevin Love potrebbe essere l’uomo in più per Cleveland, perché non è un nuovo innesto, ma sicuramente la scorsa stagione non era quello visto in questi playoff. L’intensità e l’affidabilità dell’ex lupacchiotto hanno permesso a Lue di schierare un quintetto piccolissimo, con il californiano da centro ed il campo apertissimo, che in attacco produce quasi quanto il famoso death lineup di Golden State, ma che certamente andrà testato nella metà campo difensiva contro avversari del genere. Oltre che per essere uno dei migliori del pianeta, l’importanza di KD si vedrà nei momenti di confusione, quelli in cui gli Warriors non riescono a girare e diventano una squadra molto più che normale, gli stessi in cui Cleveland con due fenomeni dell’isolamento ha trovato grandi vantaggi l’anno scorso. La difesa degli Warriors è per numeri e risultati una delle migliori mai viste, quella di Cleveland, capace di buone cose in questi playoff, può soffrire di qualche calo di tensione fatale contro l’armata della Oracle. Andando ad analizzare qualche statistica, notiamo una gran disparità tra la media dei punti concessi dalle due compagini. I Cavs sembrerebbero subire quantità minori di canestri, ma unendo il dato con la percentuale dal campo concessa agli avversari di Golden State (41%) ci accorgiamo che la media punti si alza soltanto a causa dell’elevato ritmo e numero di possessi. Analizzando freddamente certi numeri e certe tendenze verrebbe da pensare che siano soltanto gli Warrriors a poter battere gli Warriors, in serie del genere però la componente psicologica è fondamentale, come abbiamo visto lo scorso anno, e basta un nulla per ribaltare gli equilibri. Per quanto visto durante la stagione il pronostico dovrebbe pendere leggermente verso l’ovest, ma il terzo capitolo della saga avrà come protagoniste due squadre che non erano mai state così forti.
I nostri recap e le nostre analisi saranno puntuali dopo ogni gara, nel frattempo faremo parlare le mani di Steph e Kyrie, la voglia di LeBron e KD, la follia di Draymond, la forse accantonata timidezza di Kevin Love, le uscite dai Blocchi di Korver e Klay, i veterani West e D-Will che non hanno mai vinto niente e le possibili sorprese di JR, Javale e chiunque riesca ad uscire dal pino. Il momento più atteso, lo spettacolo più bello del mondo è sempre più vicino. Dal nostro Baskettiamo Dream Team… Buone Finals a tutti!