Triple doppie, prestazioni incredibili, titoloni: tutto questo è stato Russell Westbrook dopo l’All Star Game.
Russell ha, però, anche un lato oscuro, che andremo ad esaminare ora che mancano 5 partite ai suoi Thunder per chiudere la regular season. Farlo ora significa che in questa analisi conta poco che OKC arrivi o meno ai Playoffs: non è quello il punto focale della nostra indagine.
Il punto su Russell Westbrook è: che non è una pg. Ha quasi tutti gli strumenti per DOMINARE letteralmente la NBA, ma deve disciplinare la testa e curare l’attenzione per i dettagli del proprio gioco, in primis il numero esorbitante di palle perse e decisioni sbagliate, insieme a tante sbavature che emergono, in termini di decision making e tecnica individuale, quando si trova sotto pressione. Oltre al lavoro che lui deve fare su stesso, anche chi lo allena (soprattutto..) e lo paga deve compiere qualche step per aiutarlo nel processo. OKC deve accoppiare una pg, meglio se di personalità, a Russell. Coach Brooks dovrebbe prendere esempio da una sagace mossa di Djordjevic con la Serbia, messa in opera ai Mondiali della scorsa estate. Sale ha tolto un pochino la palla di mano a Teodosic, che, in un aspetto, è giocatore molto simile a RW: ad entrambi, ogni tanto (in particolare nei finali), parte l‘embolo. Affidare alle mani di Markovic l’inizio dell’azione non ha significato toglierne la regia a Teodosic, ma amplificare il rendimento di Milos semplicemente riducendo la pressione e il numero di palleggi, quindi la frequenza degli emboli e di conseguenza le perse e le cattive gestioni; risultato: Serbia in Finale.
RW trarrebbe giovamento dall’avere un suo Markovic al fianco, giovamento che ricadrebbe su tutta OKC. I Thunder, a nostro parere, diventerebbero LA contender per la Western Conference. Le medie attuali del giocatore sono semplicemente straordinarie: 27.7 pti, 7.3 rimb., 8.7 ass.; bisogna controllare però anche le palle perse, a cui sommare un pari numero di cattive gestioni. 24 volte (ben più di un terzo delle occasioni in cui è sceso in campo) ha avuto un numero di turnovers tra 5 e 10, altre 16 volte (un quarto delle presenze) ha totalizzato 4 palle perse: in quasi il 60% delle occasioni in cui ha pestato il parquet (40/63) Russell ha perso più palloni di quanto sia classicamente considerato accettabile (3 o meno di 3), e la sua media è alta: 4.5 a partita a fronte di solo 2 recuperi, il che significa che lui da solo perde il 35% dei palloni dei Thunder, che superano di poco i 13 per partita. Ancora, 9 volte ha avuto più recuperi che perse e 7 volte un pareggio nel bilancio: questi eventi positivi si verificano dunque in un quarto delle partite giocate, davvero una percentuale insufficiente. Come detto, a queste cifre vanno aggiunte le cattive gestioni, con la palla messa sotto la maglia ignorando non solo il Waiters o Morrow di turno, ma anche il bravo Ibaka o addirittura Durant. Con una vera pg al fianco di RW, la distribuzione di OKC migliorerebbe, e con essa i risultati: al momento infatti occupano il posto 11 nello Hollinger Offense Efficiency Rate, e non essere nel primo terzo delle squadre dell’Associazione non è positivo per chi vorrebbe vincere il Titolo disponendo di due come RW e KD. In certi fondamentali la tecnica di RW è perfetta, o almeno efficace; in altre parti del gioco non è affatto così: il numero di passaggi “fuori dai numeri”, per rubare un’espressione al football americano, cioè dei passaggi/scarichi dopo una penetrazione che risultano imprecisi o difficili da controllare, è elevatissimo. Il ricevitore è costretto a movimenti innaturali o superflui, perdendo il vantaggio del timing per un tiro che avrebbe potuto essere aperto: questo fatto è da tempo all’attenzione degli analisti NBA ed è un aspetto che le squadre avversarie inseriscono nei loro game-plans.
Ad oggi, e considerando che coach Brooks è da inserire nella seconda metà del ranking dei 30 migliori allenatori NBA, non è pronosticabile che OKC, pur al completo e al meglio del roster attuale, sia pronta per la Finale NBA. Però, sapendo che Durant andrà in scadenza di contratto a fine stagione 2016, e RW l’anno dopo, OKC deve sbrigarsi a vincere. Infatti, pur col salary cap aumentato, non sarà semplice rifirmare entrambe le stelle, trattenere Ibaka, Kanter, Adams e aggiunger loro una pg e una sg da quintetto, con almeno altri 3 che, dalla panchina, non siano comprimari inutili. Non facile, ma probabilmente impossibile a fronte di mancato raggiungimento almeno della Finale di Conference il prossimo anno. Vedete? Il focus sul dark side di RW coinvolge il futuro del MVP 2014 e di tutta la franchigia.