Seconda parte con, in primo piano, uno scambio che non ha fatto clamore per i giusti motivi nell’ultima sessione di mercato NBA.
Quello che ha portato D’Angelo Russel a Minnesota e Andrew Wiggins a Golden State. Tradotto: Golden State si è privata di un giocatore che, pur con taluni difetti, ha dimostrato di essere competitivo al primo livello NBA; in cambio di un altro che, dotato di maggior talento puro e Prima Scelta Assoluta, ha finora deluso quasi in toto le aspettative, rivelandosi bello da vedere, capace di produrre punti, ma sprovvisto di durezza e di quel “non so che” che caratterizza i vincenti e i campioni. Inspiegabile, no? Ancora: pur di poco, 1.5 MM$$ all’anno di media, il contratto di Russell costava meno di quello di Wiggins. Inspiegabile, no? Diventa più comprensibile guardando agli elementi accessori acquisiti da GS nella trade, soprattutto la prima scelta dei T’Wolves al Draft 2021, che slitterebbe al 2022 se quella del 2021 fosse una delle prime 3. Contando che quest’anno gli Warriors saranno la squadra peggiore dell’Ovest e avranno quasi certamente una delle prime 3 scelte, significa che GS avrà una Lottery Pick sia nel 2020 che nel 2021 o ‘22. Steve Kerr e altri dello staff di Golden State hanno cercato di mascherare il fatto di aver dato via un giocatore meno costoso e più forte affermando che, avendo Steph in squadra, D’AR era di troppo, mentre Wiggins va a coprire un ruolo scoperto (il 3 che può giocare 2), ma sono scuse abbastanza evidenti. Quello che gli Warriors hanno messo insieme è un pacchetto con tanto di fiocco da offrire ai Bucks, che saranno in difficoltà salariale per rinnovare lo Pterodattilo, e saranno con l’acqua alla gola se non avranno vinto le Finals 2020 (su entrambe le questioni, vedi la Puntata 1). In cambio di Antetokounmpo offrirebbero Wiggins, le due Lottery Picks e altro a scelta. Il colpo di genio risiede nei particolari. Primo: Wiggins è un giocatore che può completarsi bene con Middleton perché è una sf che ha la velocità necessaria per giocare sg, mentre Middleton è una sg grossa ma lenta che è meglio se gioca da sf. Questa particolare “vestibilità” di Wiggins rispetto al roster di MIL non era offerta da Russell, pg che avrebbe creato il problema “o io o lui” con Bledsoe. Secondo: lo stipendio di Wiggins, leggermente più alto di quello di Russell, copre ancora meglio quello di Antetokoumpo; per quanto assurdo sembri, Giannis guadagna 26 MM$$/anno, mentre Wiggins quasi 31. E’ un gap di 5 milioni favorevole all’acquirente del Greco, cosa che garantirebbe gli Warriors da qualsiasi intervento da parte della NBA. Perché la NBA dovrebbe / potrebbe trovare da ridire sull’arrivo di GA nella Bay Area? Perché dopo LeBron, dopo Paul George, dopo Kawhi (e forse insieme a Ben Simmons ai Lakers) sarebbe un’altra NBA Superstar ad abbandonare l’Est in favore dell’Ovest. Come accaduto più di 10 anni fa con l’ipotesi di CP3 ai Lakers, la NBA interviene quando alcuni scambi rischiano di ferire eccessivamente l’equilibrio competitivo fra le squadre o tra Conference: offrire meno appigli possibili è mossa saggia e geniale da parte di GS. Difficile infatti pensare che Giannis vada a guadagnare meno di un max contract, che però, cambiando squadra, non raggiungerebbe la cifra che avrebbe rimanendo nella sua squadra “storica”, ma si fermerebbe a un punto tra 30 e 35 MM, generando quindi un effetto non troppo sensibile sul monte stipendi della franchigia: prendo in carico 35 ma mi libero di 31, per una differenza non appellabile da parte della Associazione.