I Knicks hanno un KAT in più nel motore. Ci sono arrivati mandando giocatori e scelte di secondo piano a Minnesota, segnale che non erano i pezzi di scambio ciò che Minnie desiderava.

IL PREZZO. Un mese dentro la prossima RS e Julius Randle compirà 30 anni, con ancora 2 anni di contratto a 29 + 31 MM$$. Viene da un infortunio che ha richiesto chirurgia, e da 6 stagioni in cui ha perso mediamente 15 gare/anno senza mai giocarne più di 77. L’ultimo anno del suo contratto è in player option, e qualunque cosa decida è verosimile cercherà un contratto per la fine della carriera, a prezzi non economici. In sostanza, sarà carne da trade per Minnie: lo scambio ha fortemente penalizzato il futuro della carriera di JR. DiVincenzo, che solo il nostro ineguagliabile PresFed giudica un “primo livello”, ha un numero di controfigure NBA che può variare ma non scende mai sotto 25. La prima scelta, che arriverà a Minnie via Pistons, è più simile a una seconda: è infatti protetta nei primi 3 anni (top 13, 11, 9), diventerà una seconda nel quarto anno da ora; quindi è una prima solo se pensate che nel 2027 Detroit sarà piazzata meglio di 21’ nel totale delle formazioni NBA… Sembrerebbe, da questa angolazione, la solita mossa suicida dei T’Wolves quando hanno buone carte in mano. Invece. Nonostante i grandi contratti televisivi e pubblicitari, la luxury tax sta colpendo duro nella NBA, in particolare con il suo meccanismo di moltiplicazione per ogni anno in più che si sfora dopo la prima volta. Quindi tutti stanno attenti al presente e ancora di più al futuro, ma, nonostante ciò, una (…) sola formazione (Pistons) è sotto i 140MM$$ di regola. Ben 3 (il 10%, non poco) sono oltre i 200 MM$$, Minnesota tra loro, seconda spendacciona dopo Phoenix. Mandando via Towns, i T’Wolves hanno pareggiato il suo contratto per quest’anno (49 vs 29+11+eccecc), e guadagneranno sui prossimi 3 anni quando KAT costerà 170MM complessivi. Significa spazio salariale per il futuro della franchigia. Quale futuro? Il segnale è evidente: sarà la squadra di Edwards. Minnie ha deciso di massimizzare i soldi dati alla guardia (ca 45MM/anno nei prossimi 5 anni) per vedere dove li porterà questo giocatore dal carattere stranissimo, a volte simile a Jordan, a volte a Orlando Wooldridge (il primo nemico di MJ, il leader della “stanza della gioia” contro cui Jordan operò fin dai suoi primi giorni a CHI).

IL PALCOSCENICO. A NY comanda Thibodeau, che è uno dei coach più esigenti (anche in termini di sacrificio fisico) della NBA. Thibodeau conosce il valore delle relazioni e dei rapporti, quanto contino nel momento in cui si chiedono sacrifici e si costruisce una certa chimica. Non era casuale la posse-Villanova dello scorso anno (Brunson, DiVincenzo, Hart, Arcidiacono tutti compagni al college). Thib ha già lavorato con Towns proprio a Minnesota: insieme hanno eretto grandi speranze mai avverate (97-107 il record in RS) e questa sarà una leva che il coach userà verso il giocatore. I Knicks stanno costruendo una cosa molto complessa e sulla carta assai raffinata, fatta di sacrifici forse dolorosi (Hartenstein per esempio) ma con alte probabilità di venire ripagati. Per esempio: KAT, il suo contrattone, le sue non episodiche pigrizie, arrivano in un locker dove un leader indiscusso esiste nella persona di Jalen Brunson. Se NY ha potuto permettersi Towns (inseguito da 3 anni, in realtà) è grazie alla rinuncia di Brunson, che ha accettato in estate una estensione da 158 MM invece che attendere un anno e incassarne tra 210 e 270.  Se ne è parlato poco, e chiamo me stesso tra chi va bacchettato, ma Brunson è diventato il franchise player all-time della NBA, quello cui sarebbe intitolato il premio se esistesse la categoria. A chiunque alzi un sopracciglio nei Knicks, verrà indicato Brunson e posta la domanda: You, ..what?

Tecnicamente, l’innesto non è contestabile: Towns, pigrizie e bamboccionerie a parte, è un grande giocatore. Una evoluzione assoluta di Randle se usato da pf, una soluzione quantomai necessaria se usato come centro, visto che i Knicks sono sempre appesi alla malcerta salute di Mitchell Robinson (ancora fuori fino a dicembre) o ai soli Achiuwa (una pf riadattata per mancanza di tocco e finezza) e Jericho Sims (top 5 saltatori NBA, peccato non stia imparando a giocare davvero). In un ipotetico power ranking, i Knicks sono ora pari e PHI e BOS nell’Est, MIN fa un paio di passi indietro a Ovest quest’anno, ma mira a 2026 e 2027.