Molto del mercato NBA si è finora svolto ad Ovest, e in particolare in Texas.
Alamo è stata la base per la Kawhi-story, ed anche a Houston il GM Daryl Morey ha fatto molte operazioni, non sempre, a mio parere, dettate da buon senso. Spesso, nella nostra vita quotidiana, veniamo a contatto con la seguente verità: conoscere un buon idraulico è molto meglio che essere in grado di progettare una lavatrice. Houston ha fatto partire parecchi artigiani di livello: Ariza, M’Bah-A-Moute non sono perdite facilmente assorbibili, almeno per il sistema di gioco di coach D’Antoni. Poi: Chris Paul è un giocatore di indubbi talento e rendimento, ma è spesso infortunato, non è più nel suo prime, a causa degli infortuni è addirittura un po’ più vecchio dei suoi già non verdi 33, infine non è esattamente un gran vincente. Ebbene, Morey gli ha fatto un contratto 160×4, ovvero 40 MM$$ a stagione fino ai 37 anni: follia pura. Alcune caratteristiche di Paul si replicano in Melo: non giovane, non vincente; è inoltre decisamente in declino: ho letto sui siti italiani sciocchezze disperanti sulle stats degli ultimi due/tre anni di Anthony, compreso il fatto che il 42% di centri nei tiri sugli scarichi sarebbe ottimo. Dimenticate le corbellerie: Melo ha segnato 6 pti IN TUTTO nei quarti periodi della serie che ha visto Utah eliminare OKC nei PO 2018.
Daryl Morey ha pensato di creare la coppia sopra descritta: non una decisione-capolavoro, anche se ampiamente annunciata come peraltro vi avevamo anticipato. Il solo guadagno che è riuscito a estorcere a Melo e i suoi agenti è di non pagarlo tanto: pare che il giocatore si accontenterà del proprio minimo salariale. Nel precedente articolo vi abbiamo spiegato come funziona la waiving list, che era il solo modo per fare uscire Carmelo dal suo contratto: ora è il turno del minimo salariale. Ogni giocatore deve ricevere uno stipendio minimo, che è determinato principalmente dalla sua anzianità di servizio nella NBA. Se come Melo sei un veterano con 10+ anni di servizio, nel primo anno del tuo contratto riceverai (regole per il 2018/19) 2.393.887 dollari/base; alcune variazioni dipendono da successi/trofei/riconoscimenti ottenuti (come esser stato Rookie of the Year, aver vinto Titoli anche di Conference, o graduatorie stagionali, essere apparso in un quintetto All-NBA di qualche tipo). Pare inoltre che Melo firmerà per un solo anno. Dopo aver sparato alto davanti alle timide avances dei Miami Heat, Anthony accetta il minimo salariale: rinuncia a quasi 23 MM, segno che da subito voleva approdare ai Rockets, e che questa lega, la NBA, si sta permeando di “Warriors-culture” non solo sul campo, ma anche nella gestione che i giocatori fanno della propria carriera e dei propri guadagni. Pur non credendo che ripeterà l’orrenda stagione in Oklahoma, ricordiamo (come suggerito da un affezionato lettore) che il rapporto Melo-D’Antoni a NY non era di stima assoluta e reciproca, e insomma riteniamo che la perdita di Ariza e l’acquisto di Melo rendano peggiori i Razzi, che sono ancora in alto mare circa il rinnovo di Clint Capela. Dopo aver rifiutato un 85×5, lo Svizzero del Texas sta ascoltando le offerte di altre squadre, quelle timide di Dallas (sempre Texas..) e quelle molto più decise dei Lakers. Dovesse perdere anche Capela, Houston rischia di precipitare anche al di sotto del quinto posto cui (nostra foto di testa) li “condanna” Jason McIntyre. Le news circa questa trattativa sono pura nebbia al momento: il proprietario dei Rockets ha rilasciato una dichiarazione di cartapesta, quelle classiche del tipo: il nostro management e gli agenti di Clint (chiamarlo per nome fa sempre molto “famiglia”) stanno lavorando per trovare la soluzione che meglio soddisfi tutti quanti.
Per quanto ormai si possa considerare un movimento non di primo livello, va senza dubbio segnalata la firma di Dwight Howard per i Washington Wizards. Come sanno i miei lettori più assidui. non sono un grande estimatore della Barbie Forzutella, ma ritengo che l’operazione “togli Gortat aggiungi Howard” sia alla fine vantaggiosa per i Capitolini, perché si sono liberati del Polacco, il peggior difensore tra gli starting centers della intera NBA, peggiore persino di Vucevic. DH è passato in un mese da Charlotte ai Nets con uno scambio, e poi, waiver come Melo, ha firmato coi Wizards un contratto di 2 anni (non di 1 anno e nemmeno di 23 MM, come riportato da molti che hanno fatto copia-incolla del vecchio contratto) per poco meno di 11 MM totali (10.940), lasciando sul campo circa 13 MM rispetto all’accordo decaduto.