Oggi si parleremo della trade tra Hawks e Thunder che metterà la croce alla prossima stagione dei….Rockets.
Premessa: non è ancora tutto assolutamente ufficiale, perché si tratta di uno scambio a tre che coinvolge anche i Sixers. Melo agli Hawks, Schroeder ai Thunder, Muscala da Atlanta ai Sixers, che mandano Justin Anderson (il culturista provocatore) ad Atlanta e Timothe Luwawu-Cabarrot a OKC; quest’ultimo movimento rende evidente che a Phila han deciso di puntare su Korkmaz dopo la splendida Summer League del Turco, mentre ad OKC Alex Abrines non farà salti di gioia.
La situazione di OKC. Dopo 3 anni di rendimento costantemente calante, finalmente qualcuno ha deciso di rendere pubblico e definitivo il concetto che Melo non è più un giocatore di primo livello. Questo “qualcuno” è Sam Presti, GM dei Thunder. Presti non ha un gran curriculum: si tratta di colui che in 4 anni ha perso Harden, Ibaka, Durant, Oladipo, Sabonis Minore; li ha persi perché ha voluto tenere il primo da lasciare andare: Russell Westbrook, mirabile atleta, però devoto al RussBall invece che al BasketBall. L’arrivo di Dennis-Deutscheland potrebbe implicare due possibili finali positivi. Primo: ad OKC han deciso di mettere le briglie a RW, fargli presente che NON è una pg da Anello, e farlo giocare da 2 con una vera pg al fianco. Secondo: avendo una vera pg (non la migliore del lotto, ma tranquillamente tra le prime 10 della NBA), hanno deciso di mollare RW. Entrambi gli scenari sono positivi sia per Il Gioco che per OKC che pulisce di 13 MM il monte stipendi (la sottrazione è circa 28-15) ed evita la Lux-Tax. Lo scenario negativo prevede invece dualismo e litigio tra Westbrook (che rende peggiori i compagni) e Schroeder, che possiede innati istinti da capobranco ed ha sia autostima che carattere piuttosto sviluppati: è quello che, preso un blocco in faccia e perso un dente, lo ha trovato-infilato nel calzino-consegnato al medico al primo timeout disponibile.
La situazione di Melo. Il Casino Reale che regna da anni ai Knicks ha permesso a Melo di nascondersi: nascondere il proprio declino dietro al concetto che nessuno, in quella franchigia, avrebbe potuto davvero rendere al meglio. L’esperienza orribile di OKC ha reso evidente a tutti quel che i veri osservatori già sapevano. Nonostante tutto, la reputazione di Anthony è ancora alta, in particolare tra gli altri giocatori, in particolare presso un paio abbastanza influenti: LeBron James e Chris Paul. Ecco quindi che Melo non giocherà MAI per gli Hawks. Nelle prossime ore verrà messo in lista waivers: la procedura della waiving list prevede che una franchigia metta un giocatore nella lista, si aspettino 48 ore (festività incluse, dettaglio non da poco) durante le quali un’altra squadra può prendere il giocatore assumendone il contratto in essere; dopo le 48 ore il contratto decade, e il giocatore può essere firmato da chiunque con qualunque (durata e soldi) contratto nuovo. In questo processo, evidentemente, conviene quasi sempre (a meno di accordi precedenti tra nuova squadra e giocatore) lasciare scadere i termini: a quel punto alcuni atleti hanno il potere di dettare almeno parzialmente le condizioni del nuovo contratto, e Melo è uno di questi. Le condizioni di Anthony hanno fatto indietreggiare prontamente i Miami Heat (che sono già quelli col payroll più alto della NBA), ma lui potrebbe usare le sue influenze e quelle di CP3 per accasarsi a Houston, dove hanno già fatto una follia concedendo un contratto di 4 anni invece che 2 proprio a Paul, e potrebbero terminare il suicidio prendendosi Melo, formando un duo di losers mai visto nella storia NBA. La parziale resurrezione di Sam Presti fa da parallelo alla decisa picchiata di Morey, GM di Houston: uno che ha come maestro Danny Ainge, il Migliore, e dunque mi sembrano davvero strane le ultime sue operazioni. Morey dovrebbe davvero stare sul chi vive e smettere di fare follie: in casa sua si sta preparando quella che potrebbe essere la prossima grande storia del mercato. I Lakers stanno corteggiando Clint Capela, RFA.