Non un inizio fortunato per la stagione NBA.
Pur non gravi come quello occorso a Gordon Hayward dei Celtics, anche alla Oracle Arena non sono mancati gli infortuni, di gravità ancora da definire. La serata, iniziata con le festa della consegna degli Anelli ai Campioni degli Warriors, si è poi risolta in uno shock ulteriore, ma sportivo e solo emozionante.
ORACLE ARENA, OAKLAND. HOUSTON ROCKETS 122 – GOLDEN STATE WARRIORS 121
Serata di contraddizioni per GS. Iniziata con la cerimonia degli Anelli, si chiude con una sconfitta, che, a suo modo, segna un record. Dal 2000 è solo la quarta volta che i detentori del Titolo perdono il season opener, ed essendo arrivata di 1 pto è la più stretta sconfitta di sempre (record non battibile..) in una simile occasione (la più ampia i 42 pti che i Bulls rifilarono agli Heat del primo Titolo di James).
Contraddizioni anche nella condotta del gioco. Houston è stata avanti solo due volte: il 2-0 e il 122-121 finale. GS ha avuto molte opportunità di spaccare la partita: un inizio da 22-11 (con Klay 3/3 da 3 e 1/1 da 2 per 11 pti in meno di 6 mins); un +16 sul finire del terzo quarto; il +13 con cui hanno iniziato il quarto periodo. Houston ha però sempre rintuzzato le fughe dei Guerrieri, per meriti propri ma anche per demeriti e sfortune degli avversari. Privi fin da subito di Iguodala, i Californiani si sono ritrovati senza Draymond Green (9-11-13 in 28 mins…) da metà del terzo quarto in poi (distorsione del ginocchio sx) e anche Omri Casspi (distorsione alla caviglia). Hanno avuto i loro momenti migliori sulle ali di Klay (citato, e alla fine 16-6-3 con 2 rec e 2 stoppate) e di Nick Young (23 con 9 tiri), che, appena entrato, ha piazzato anche lui un 3/3 + 1/1 identico a quello del compagno. Con Steph (22-5-4) e KD (20+7 con 4 stoppate), invece, le cose sono andate meno bene del solito. Fanno acqua le % e alcune gestioni di Curry nel quarto periodo, e le 8 perse (di cui 2 nel finale, decisive) di Durant. GS, di fatto, ha smesso di esistere dalla metà del quarto periodo: segnati 109 pti in 42 mins, ha preso un parziale di 21-11 da quel momento, e di 10-2 negli ultimi 3:45; forse non un caso che molti di questi minuti siano stati giocati con West e senza KD in campo. Houston ha giocato, anche lei, meglio quando le Stelle Paul (4-8-11) e Harden (27-6-10) non erano contemporaneamente in campo, ed il migliore è stato senza dubbio Eric Gordon, entrato in partita come un treno e mai fermatosi: allo score di 24 con 16 tiri aggiungiamo che è stato protagonista di ben 4 And-1. A lungo le due squadre hanno giocato senza centri; o meglio: i centri erano, Luc M’Bah-A-Moutè, una sf per Houston, o Jordan Bell (il rookie tanto atteso…si è visto che è un debuttante, con luci offensive e ombre difensive), una pf, per GS. Coriacea Houston, dunque, ma riflettiamo: si parla di durezza in una gara da 243 punti complessivi con scarto finale di 1, un season opener tipico, notevole principalmente perché i Campioni sono usciti battuti. Battuti, anche, per millimetri e centesimi di secondo. Millimetri: quelli del piede di Pat McCaw che pestando la riga dei 3 punti imbuca il 122 poi ritrattato a 121. Centesimi di sec: quelli del game winner che KD segna, ma in ritardo. Bellissima gara, infortuni a parte, che ci lascia con elementi contrastanti, lasciando l’impressione che ad Est, in questo momento, le due migliori siano più pronte che ad Ovest. Ma, come purtroppo è stato dimostrato fin dal primo momento, in questa stagione gli infortuni conteranno tantissimo nel delineare le gerarchie.