Eccoci di nuovo cari lettori all’aggiornamento ed analisi delle serie di Playoffs della NBA.
EASTERN CONFERENCE
Atlanta Hawks (1) – Brooklyn Nets (8). Hawks avanti 2-0. La serie assomiglia a quella tra Boston e Cleveland. La squadra più debole oppone una resistenza molto maggiore di quanto ci si aspettasse, ma perde lo stesso. La differenza sta nel fatto che, al contrario dei Cavs, gli Hawks stanno in realtà perdendo credito con questo inizio di post-season un po’ balbettante. Rispetto alla prima partita è calato (e non poco…2-5-6) Thad Young nei Nets ed è cresciuto, con ovvia geometria, Millsap negli Hawks (19-7-2 con 2 stoppate). Curiosità per vedere come si comporteranno le squadre nella prima in casa dei Nets.
Cleveland Cavs (2) – Boston Celtics (7). Cavs sul 3-0. Strano caso di serie win+win. Il punto della questione è che queste due erano le squadre più in forma dell’Est al momento di iniziare i PO, e lo stanno dimostrando, acquisendo credibilità e prestigio a prescindere dal risultato. I Cavs non hanno mai vinto in doppia cifra e continuano a dover lottare con intensità non comune in un primo turno. Finalmente, dal loro punto di vista, in gara3 è entrato in modalità “ehi, ci sono anche io” pure Kevin Love. Gara4 sarà da vedere assolutamente. I Celtics non amano molto LBJ, e faranno di tutto per evitare uno sweep che, in ogni caso, non impedirà loro di vedersi tributata, a fine partita, una ovazione di quelle da ricordare da parte del pubblico del TD Garden.
Chicago Bulls (3) – Milwaukee Bucks (6). I giovani Bucks di Jason Kidd ci hanno provato e nella prima partita al Bradley Center hanno tirato i Bulls fino al supplementare. Siamo giovani, siamo inesperti, non ci sono entrati alcuni tiri aperti: questo il senso delle dichiarazioni del coach a termine di gara3. Tutto vero, ma forse è anche la bandiera bianca sulla stagione dei Cerbiatti, perchè son sembrate parole un po’ troppo dolci dopo una sconfitta. D-Rose sta giocando bene. Nella terza ha scritto 34, tirando bene e rimanendo in campo 48 minuti. Jimmy Butler invece ha giocato 53 minuti. Su 53.
Toronto Raptors (4) – Washington Wizards (5). E tre. Wizards a un passo dal cappotto e dal capovolgimento del pronostico. In gara3 i Raptors hanno avuto molti più vantaggi che nelle due gare in casa, ma nel quarto periodo, quando erano sotto di 1 hanno subito una tripla di Paul Pierce, sei minuti alla fine. Poi, quando erano sotto di due, hanno subito una tripla di Paul Pierce, tre minuti alla fine. E quando erano sotto di 4 all’interno degli ultimi due minuti, hanno subito una tripla che è stata l’ultimo chiodo sulla bara. Autore Paul Pierce. Quello che ad inizio serie aveva detto che i Raptors non avevano quello che ha lui: quella “cosa” che fa vincere. E se non dice la verità The Truth..
WESTERN CONFERENCE
Golden State Warriors (1) – New Orleans Pelicans (8). Golden State conduce 3-0. Che spreco! 20 punti di vantaggio ad inizio del quarto periodo non sono bastati ai Pelicans per vincere gara3, ed ora si morderanno le mani per l’occasione buttata al vento. Continuo a vedere, anche nei momenti più bui, una convinzione non comune in ognuno dei membri, giocatori e staff, degli Warriors. Certo, un -20 sarebbe più difficilmente recuperabile contro un coach come Pop. Molta colpa della inusitata sconfitta sta infatti sulle spalle di Williams. Ha trovato da qualche partita una insolita ma produttiva “quadra” con una line-up priva di vere pg, e il professor Evans a partire come play, insieme a Gordon e Pondexter nel back-court. Ebbene, dopo un paio di palle perse un po’ sciocche di Evans ha rinnegato la mossa, messo in campo entrambe le sue pg Holiday e Cole insieme a Evans, lasciando spazio ai ragazzi di Kerr, e in particolare a Daymond Green, per prendere praticamente tutti i rimbalzi offensivi che volevano. 22 a 13 il conto finale nella specialità, 11 nel quarto periodo, 7 di Green.
Houston Rockets (2) – Dallas Mavs (7). Houston vince anche la terza. Rajon Rondo è fuori per un quanto mai poco diplomatico infortunio alla schiena. “Coach, lei pensa che RR vestirà mai ancora una jersey dei Mavs?” è stato chiesto a Carlisle dopo l’agghiacciante comparsata di RR in gara2. “No, penso di no”. Essendo in Texas, gara3, la prima a Dallas, è stata una sparatoria di quelle che fanno bene al basket. Incerta fino alla fine, quando a Monta Ellis è riuscito un miracolo ma non il secondo. La notizia che rispecchia la stagione un po’ tragica dei Mavs dal punto di vista delle gerarchie in campo è che nelle ultime tre azioni di una gara3 di PO terminata con una sconfitta di 2 punti….Dirk non ha visto palla. Forse una la vinceranno, ma non credo in una rimonta dei Mavs.
Los Angeles Clippers (3) – San antonio Spurs (6). Spurs sul 2-1, e ne hanno già vinta una a LA. Vedo male i Clippers, e forse questa serie NON finirà alla settima. Gli Spurs hanno un giocatore che segna in 1vs1 dal post basso, oppure dal quarto di campo lasciato libero, oppure in contropiede sia guidandolo che affondando un alley-hoop…segna anche da 3 sugli scarichi ed è un maestro del fade-away jumper. Che ne dite, vi piacerebbe se questo giocatore fosse il….miglior difensore della NBA? Dall’altra parte, i Clippers hanno il presunto miglior play della Associazione che conferma la sua idiosincrasia ai PO, e perde 6 palloni nella gara più importante da vincere, ossia la prima fuoricasa dopo una sconfitta casalinga. Fate voi.
Memphis Grizzlies (4) – Portland TrailBlazers (5). I Grizzlies si sono portati sul 2-0 e contando le 4 W della regular season, son 6 parite che non la fanno vedere a Portland. Resto curioso di vedere cosa accadrà al Moda Center, perchè finora i Blazers son sembrati groggy: stanchi, sfiduciati e tutti un po’ ammaccati. Chissà che l’aria di casa non aiuti. Di Memphis si conoscono le stelle, ma ritengo che la profondità e versatilità nel posizioni di 2 e di 3 sia la vera chiave del loro rendimento: Jeff Green, Vince Carter, Tony Allen, Courtney Lee (forse il migliore in gara2) forniscono, variatamente combinati, tiro, 1vs1, difesa, atletismo, esperienza. E se Beno Udrih continua a giocare così dando respiro a Conley..