Si è chiuso il primo turno. Sono fuori le squadre bianco(argento)nere, Nets e i campioni uscenti San Antonio Spurs.

EASTERN CONFERENCE

Atlanta Hawks (1) – Brooklyn Nets (8). Serie chiusa: 4-2 Hawks. Escono di scena gli ottavi del tabellone Est, dopo aver venduto cara la pelle e aver costretto gli Hawks alla sesta partita. I Nets erano andati ampiamente oltre se stessi vincendo gara3+4 sul loro parquet: erano l’unica squadra tra tutte le 16 qualificate per la post-season ad avere un record perdente in casa (19-22), e persino le non qualificate Indiana e Miami avevano un record migliore tra le mura amiche (23-18 e 20-21 rispettivamente). Alla terza gara casalinga gli uomini di Hollins son tornati loro stessi, e le telecamere hanno più volte inquadrato il coach di Brooklyn con le mani sugli occhi, disperato per la messe di palle perse che ha scavato il solco quasi subito. Per Atlanta il fattore principale del successo è stata la grande circolazione di palla, tornata quella della stagione regolare. Da segnalare che Teague ha largamente dominato la partita pur senza segnare: il suo 0-6 complessivo al tiro è stato ampiamente compensato dai 13 assists, dalla regia sapiente in ogni momento, e dai recuperi. Stanotte inizia per Atlanta la serie vs i Washington Wizards.

WESTERN CONFERENCE

Los Angeles Clippers (3) – San Antonio Spurs (6). Clippers 4-3! I Clippers di Doc Rivers eliminano i defending champions, ma, come nella migliore tradizione della franchigia, la W non porta solo belle notizie. Se andate a vedere la casella di Chris Paul nella injured list, troverete: “bicipite femorale” + “in dubbio per gara1” del secondo turno vs Houston. Davvero i Velieri e i loro fans non riescono mai a godere veramente e del tutto. Stanotte Paul ha giocato sull’infortunio, e ha sfoderato una prestazione perfetta, con alte percentuali, i soliti assists e soprattutto nessuna di quele fatali incertezze che avevano sin qu frustrato le ambizioni di CP3 nei playoffs. Aggiungete che il monumentale Griffin di questi Playoffs 2015 (e non sottovaluterei il fatto che l’infortunio al gomito, pur sfortunato, lo abbia fatto arrivare a questi momenti cruciali una decina di partite più riposato di tutti gli altri) ha sfornato una tripla doppia da 24-13-10. San Antonio ha perso combattendo, e ha avuto la palla per il pareggio, con un tentativo nemmeno troppo indecente, con decimi sul cronometro, di alley hoop per Leonard direttamente da rimessa. Il più triste addio lo ha dato Ginobili, ancora una volta non sufficiente, mentre Duncan è stato il migliore e Parker, difesa a parte, ha avuto la miglior partita offensiva dei suoi playoffs. Chi dei tre si ritirerà non è dato sapere ora: probabilmente non Parker, mentre Timoteo dovrà decidere se continuare la sua vita da cyborg del parquet trascinandosi dietro quella specie di astronave che gli tiene fisso il ginocchio, e Manu potrebbe terminare non la carriera ma la sua esperienza in NBA, per giocare altrove, più rilassato, magari in Argentina. Gli Spurs sono a detta di molti sulle piste di uno dei FA più ambiti: LaMarcus Aldridge, guarda caso un 4 che può anche agire, in determinate situazioni, da 5.

Da stanotte inizia il seondo turno. La sola squadra ad aver sconfitto il seeding è stata Washington. Ecco come si presenta il tabellone.

Atlanta Hawks (1) vs Washington Wizards (5) +  Cleveland Cavaliers (2) vs Chicago Bulls (3)

Golden State Warriors (1) vs Memphis Grizzlies (4)  +  Houston Rockets (2) vs Los Angeles Clippers (3)