NBA PLAYOFFS – LA SITUAZIONE IN PANCHINA

Stanotte iniziano le Conference Finals.

Approfittiamo di queste ultime ore di calma per fare il punto sulla situazione delle panchine NBA.

Raramente nella Associazione un coach viene allontanato se davvero vincente. Abbiamo analizzato ieri il motivo per cui coach Casey, silurato dai Raptors, non era un coach vincente.

Con quella dei Raptors sono 3 le panchine con la scritta VACANT: le altre Detroit e Orlando. Esamineremo le possibili soluzioni.

Altre quattro guide sono nuovissime: Fizdale ai Knicks, Lloyd Pierce agli Hawks, James Borrego agli Hornets e Igor Kokoskov ai Suns. Fizdale (che ha già detto: “no cupcakes in my team”, e non parlava di dieta), defensive minded e severo, ma al contempo capace di istituire buoni rapporti coi giocatori, potrebbe essere la scelta giusta per una piazza come New York; in più ha una comunicatività scarna ma gradevole, ideale per l’agguerrita stampa nuovaiorchese. Igor Kokoskov ha rubato a coach Messina la palma di primo allenatore totalmente europeo a guidare una franchigia NBA, arrivando ai Suns dove già in passato era stato assistente: secondo noi il Serbo che ha fatto vincere la Slovenia è un genio. Lloyd Pierce ha riempito agli Hawks il posto lasciato (gentlemenly agreeing..) da Mike Budenholzer: viene dai Sixers, ha contribuito a costruire The Process affrontando gli anni ridicoli del tanking estremo, quindi non è spaventato dall’attuale situazione di Atlanta. Infine agli Hornets del proprietario Jordan è approdato James Borrego, 41enne di estrazione Spurs, dove ha iniziato la carriera, (come per es. Brown di Phila e Budenholzer) come addetto allo studio dei videotapes, è stato un po’ in giro ed è tornato diventando parte importante della posse che affianca Pop.

Esistono, prima di lanciarci nelle ipotesi del “chi va dove”, due situazioni non del tutto definite. La prima a Milwaukee, dove Prunty figura ancora come “interim coach”: non è andato male, ma nemmeno è stato brillantissimo. La seconda agli Spurs, dove non è chiaro quel che farà Pop. La decisione di smettere o meno potrebbe essere legata non più alle sue esclusive intenzioni, ma anche ad altri fattori come la recente perdita della moglie o il tira-e-molla con Kawhi Leonard sul contratto e sulla gestione dell’infortunio dello Hidden MVP delle stagioni 15/16/17. Se Pop lasciasse, forse Messina lo sostituirebbe; o forse Becky Hammon.

Coach Ettore e la sua collega sono infatti nel gruppetto di allenatori che vengono dati su tutte le panchine vacanti: oltre ai due Speroni contiamo Monty Williams, Larry Drew, Rex Kalamian, Lionel Hollins, Stan Van Gundy. Il nostro “chi va dove” si orienta per Messina tra Spurs (anche da Assistant) e Bucks; sulla panchina di Toronto  pensiamo alla soluzione interna con Rex Kalamian; l’allontanamento poco traumatico di SVG dai Pistons ci porta a ipotizzare ad un suo ritorno ad Orlando, mentre per i Pistons la pista calda potrebbe essere Larry Drew. Drew, però, è AC di Lue ai Cavs: il pino di Cleveland non è stabile; oltre che dai risultati dipende dalla decisione di James se restare o meno e dallo stato di salute di Lue, che quest’anno si è dovuto prendere una pausa per problemi di ipertensione. Se Lue saltasse, Drew andrebbe al suo posto: con o, secondo noi ancora di più, senza James. E per la prima allenatrice donna nella NBA si aprirebbe la porta di una delle città più dure degli USA, ancora in piena crisi, definita da epiteti che ora hanno “ex” davanti. Ex Motown, ex MotorCity, ex polmone industriale d’America.

Ecco infine la tabella che definisce la situazione esposta.