Soltanto la seconda gara di questa serie nella notte, caratterizzata da un nuovo record, ancora protagonista il tiro da 3 punti. Le 45 triple tentate dai Cavs nella notte, rappresentavano un’enormità da All Star Game fino all’altro ieri. Se a prenderle è una squadra che non fa dell’arco il suo terreno di caccia preferito, appare sempre più evidente che direzione stia prendendo questo nostro amatissimo Gioco.
QUICKEN LOANS ARENA, CLEVELAND. ATLANTA HAWKS 98 – CLEVELAND CAVALIERS 123. 2-0 CAVS
In Gara 1 c’era stato un LeBron in versione squadra a sé, per la seconda il Re deve aver chiesto qualcosa di diverso ai suoi. Cominciamo subito con l’annunciare che in questa gara i Cavs hanno battuto il record di triple a segno in una partita NBA, battendo sia le 21 appena sfornate da GS, sia le 23 di regular season. Parliamo del record in apertura, di 25 triple per l’appunto, non soltanto per tirar giù il cappello, ma per rendere chiara l’idea che non stiamo per analizzare una partita normale. Le prime spume dello tsunami si intravedono già dai primissimi possessi, che rimangono gli unici in cui si sia giocata una vera partita. Penetra-e-scarica e tanto tiro avevano funzionato egregiamente anche in gara 1, ma stanotte questa filosofia, unita a qualche extra-pass e qualche forzatura sulle ali dell’entusiasmo, produce un primo tempo da almanacco: 74 punti all’intervallo, con la ventiduesima tripla del record che arriva all’inizio del terzo periodo. Gli Hawks avrebbero potuto sicuramente fare qualcosa di meglio nella loro metà campo, ma onestamente nemmeno troppo. Quando una squadra tira con percentuali simili (18/27 da 3 solo nel primo tempo) è vero che ci riesce anche per colpa della difesa, ma vedendo un paio di bombe di J.R. Smith cadendo all’indietro, o coi piedi che guardano Lue in panchina, appare tutto l’olimpo cestistico sceso alla Q ad assistere i Cavs. Sul 74-38 dell’intervallo gli Hawks si dimezzerebbero lo stipendio pur di andare sotto la doccia, e l’atteggiamento comprensibilmente non cambia nella ripresa. Cleveland fa in modo di non limare il vantaggio nel terzo periodo col più classico dei trading-buckets, notare il parziale di 32-32, per poi lasciare spazio alle infinite riserve per il quarto periodo, tempo di spazzatura per essere scarsamente anglofoni. 23 punti per J.R. con 7 triple, unico nel suo genere per la capacità di farsi adorare o disprezzare, vista anche la gran difesa della prima gara, potremmo optare per la prima ipotesi in questa settimana. N.B. Evitare di fidarsi troppo. 27 per LeBron, 19 di Kyrie e 3 di Dahntay Jones, sua la bomba del record assoluto. Per gli Hawks 16-11 di Millsap finchè ancora si giochicchiava, altre double digit come quelle di Humphries e Muscala maturano a giochi chiusi e sigillati. I falchi ora dovranno assorbire la botta, per quanto arduo sia se il colpo è di questa portata, per provare a fare qualcosa di diverso. I Cavs giustamente gioiscono del saldo comando conquistato, conoscendo più LBJ di Tyronn, rimanendo attenti, perché gare del genere in una serie di po difficilmente si ripetono… A San Antonio lo sanno molto bene.