Domani ricomincia la stagione NBA, eccovi dunque le teste di serie n.1 di Eastern e Western Conference: entrambe giocano per la Storia.

 

EASTERN CONFERENCE #1. BOSTON CELTICS   (NBA 2)

La Squadra. Il quintetto dei Celtics è quasi perfetto: cosa manca esattamente? Possiamo azzardare due risposte: manca un anno alle carriere di Jaylen Brown e Jayson Tatum è la prima; la seconda è: manca un lungo ancora migliore di Al Horford. Per quanto sia evidente il valore del figlio di Tito, è soprattutto nello spot di 5 che BOS può trovare i dettagli che la separano dal Titolo. Cambiare Horford significa addizionare un centro “tuttocampo” del valore di Anthony Davis, o uno specialista dominatore dell’area e dei ferri come DeAndre Jordan, che vadano, nei rispettivi modi, a incidere nei capitoli in cui Horford non eccelle: punti, rimbalzi, stoppate. Paradossalmente, quanto appena detto resta valido nonostante la considerazione che, al momento, il quintetto dei Celtics è inferiore a quello di Golden State in 4 uomini su 5, ed è proprio Horford a vincere di misura il confronto con DeMarcus Cousins. La panca di Boston, invece, è nettamente superiore a quella dei diretti rivali per il Titolo: solo Iggy, coi suoi acciacchi, può fare pari con Marcus Smart; per il resto Rozier, Ojeleye, Baynes, Theis, Gemello Marcus, e l’ex Pistoia Wanamaker sono migliori dei corrispettivi degli Warriors. Brad Stevens è il miglior coach della NBA e quest’anno, a differenza della scorsa stagione, ritrova praticamente tutti i suoi giocatori: deve solo sperare che restino sani e che Gordon Hayward sia quello di prima dell’infortunio. Se sarà così, Celtics alle Finals e poi chissà..ogni volta che Boston gioca per il Titolo, gioca anche per la Storia.

Payroll. Basso se si considera la potenza della squadra: con 126 MM sono solo ottavi nella NBA, davvero pregevole rapporto costi/qualità per la più legittima delle sfidanti di GS. Risolti abbastanza brillantemente da Danny Ainge anche le spinose questioni del rinnovo di Smart, del commitment di Kyrie Irving e delle ansie da quintetto di Terry Rozier.

Occhio a. Per forza Gordon Hayward, che ritorna e rivuole il suo posto di AllStar. Un’altra chiave sarà il rendimento di Marcus Morris, che dovrebbe oscillare meno tra vincere le gare da solo e restare addormentato se non per litigare coi refs.Un occhio anche a Jabari Bird, che, appena trovato il sognato contratto garantito (e non solo quello dei Red-Claws in G-League), ha pensato bene di finire nei guai per violenza domestica.

 

WESTERN CONFERENCE #1. GOLDEN STATE WARRIORS   (NBA 1)

La Squadra. Quello di GS è il quintetto base più forte della Storia del gioco chiamato Basketball. Non ci sono anni’60 o ’70, né Celtics 1986 o Lakers 1987 che tengano, per non dire di Spurs, Bulls, o qualunque geografia di BigThree vi venga in mente. Merito del fatto che il laboratorio cestistico che ancora per un po’ si esibirà alla Oracle Arena è l’equivalente sportivo del MIT. Il meglio che possiate immaginare per organizzazione, sperimentazione, gestione. Infatti i giocatori pagano per arrivarvi. KD si è ridotto lo stipendio, Klay potrebbe farlo non chiedendo aumenti alla scadenza ormai prossima del suo contratto, e l’ultimo arrivato, DeMarcus Cousins, è passato da 22MM a 5,3. E’ vero che giocherà probabilmente solo a partire da Dicembre, ma non avrebbe fatto questa mossa per nessuna altra franchigia. Se il quintetto non è criticabile, meno blindata è la panchina. Iggy e Livingston sono garanzie sempre più vecchie ed usurate; Kevon Looney e Jordan Bell, cambi dei lunghi sono migliorati e migliorabili, ma non regna più nei loro confronti l’ottimismo di Ottobre 2017; molto conterà il rendimento di Pat McCaw (sg dai numeri notevoli, ma finora decisamente timido nel suo approccio alle partite) e Jonas Jerebko (l’ala-tuttofare appena arrivata da Utah dovrebbe essere più funzionale al gioco di coach Kerr rispetto a Omri Casspi). Javalone McGee, secondo noi, mancherà molto alla squadra, così come il ritirato David West.

Payroll. Il terzo della NBA. Ovvio sia così alto, nonostante le sopra citate auto-decurtazioni. Pur di avere cotanto quintetto sono stati  obbligati ad economizzare sul pino: la proporzione all’interno dei 146 MM totali è 110-36, e 16 di quei 36 impiegati per pagare Iguodala. Iggy a parte la panchina di GS costa solo 20 MM, e, lasciatemelo dire, si vede.

Occhio a. DeMarcus Cousins. Dando per scontata la conferma ad alto livello di tutti i migliori, è lui quello da testare ad altissimo livello: come si inserirà nei giochi e nel locker, quanto saprà frenare il proprio carattere non sempre positivo; sul campo, perchè fuori dalle tavole è uno dei giocatori NBA più impegnati nelle opere di beneficenza, e a SAC per questo è ancora un personaggio idolatrato.