26 giorni all’inizio della stagione NBA.

Il countdown sarà marcato dalle puntate del mio PowerRanking prestagionale, cui faranno da contrappunto gli articoli del collega Luca Morucci, soprattutto nei casi in cui non sarà d’accordo col mio pronostico. Come sempre la classifica sarà a salire e in ogni puntata troverete entrambe le Conference. Accanto ad ogni formazione troverete anche la posizione in un ipotetico Ranking All-NBA.

 

EASTERN CONFERENCE #15. ATLANTA HAWKS   (NBA 30)

La squadra. Chi hai tu? Ehm…io ho Lin e Len. Da Atlanta in tre anni sono spariti tutti quelli forti e ora sono la peggiore formazione della NBA (con distacco..); non sarebbero certi di fare le Final4 di Eurolega (vincerebbero invece la FIBA Champions League anche mangiando solo BigMac tutto l’anno). Il solo Bazemore ha dimostrato di avere talento di livello superiore: a lui si aggiungono solidi giovani con margini per migliorare (Prince e John Collins, qualcosa può dire anche DeAndre Bembry), veterani come Lin ed Alex Len, veteranissimi come V-Incredible Carter, e giovani talenti dal futuro non garantito, come il già discusso Trae Young. L’inizio del ragazzo in SL è stato terribile: 1/24 nei tiri da 3 nelle prime 4 gare. E’ piccolino e non ancora abbastanza fisicato o veloce da passare sopra ai contatti, ed il tiro ha una meccanica strana, che può frenarne l’ispirazione a livello NBA. Nulla potrà togliere agli Hawks l’ultimissimo posto: sono forse la peggiore formazione NBA dell’ultimo quinquennio. Non facile l’esordio da head coach per Lloyd Pierce.

Payroll. 106 MM li rendono la  24’ franchigia NBA, ma quasi un quarto (23MM) deriva dal contratto di Melo, poi finito in waiving list. Bazemore scadrà nel 2019, e quindi dalla stagione prossima gli Hawks avranno milionate a disposizione per la loro ricostruzione.

Occhio a. Ci lanciamo su Omari Spellman, pf da Villanova, non privo di qualche chilo di troppo, ma dalla mano educatissima oltre l’arco delle triple.

 

WESTERN CONFERENCE #15. SACRAMENTO KINGS   (NBA 28)

La squadra. Il roster che Vladone Divac e Pejone Stojakovic hanno messo a disposizione di coach Joerger è debole, ma presenta qualche motivo di ottimismo. De’Aaron Fox avrà le redini del gioco, e quindi i Kings correranno tanto. La solidità sarà fornita da Bogdanovic il Serbo, da Cauley-Stein e dai veterani Randolph, Shumpert, Koufos, Bielica arrivato da Minnesota. L’ala serba, insieme a Hield, sarà la principale fonte di triple in una squadra che, secondo noi, farà una terribile fatica a segnare vs la difesa schierata, mancando di un vero giocatore da 1 vs 1, a parte il post-basso del vecchio Zach.

Payroll. Le migliori notizie arrivano dal ruolino delle uscite: si inizia a vedere la mano dei due dirigenti slavi. I Kings sono la franchigia col monte stipendi più basso di tutte: solo 90 MM. Destinati a calare ulteriormente, così come l’età media della squadra, dal prossimo anno. Randolph, Koufos, Shumpert e McLemore sono in scadenza, e, se non rinnoveranno, SAC avrà a disposizione una cifra attorno agli 80MM prima di arrivare a infrangere il cap salariale.

Occhio a. troppo facile dire Bogdanovic, viriamo su Skal Labissière, che avrà la chance di dimostrare se davvero può emettere qualche acuto tra i pro.