Ho deciso di sconvolgere l’ordine del PowRank per parlare anche della stretta attualità.
Nella tarda serata USA, infatti, sono emerse due sostanziose novità, entrambe a Minnie. La prima: il proprietario dei Timberwolves ha deciso di rendere disponibile sul mercato Jimmy Butler, la Stella scontenta dei compagni: lo aveva reso pubblico più volte, ottenendo risposte piccate o silenzi pieni di alterigia. Mr. Glen Taylor, dunque, ha reso Jimmy-B quasi libero: le franchigie che vorranno il giocatore, però, dovranno parlare prima e soprattutto con lui, non con coach Thibodeau, che era stato reso recentemente responsabile anche del mercato. Questo dettaglio rende evidente la non perfetta armonia e la non totale fiducia tra proprietà e coach/GM. La seconda notizia, strettamente collegata alla precedente, è che i T’Wolves hanno gratificato l’altra loro Stella, il centro giovanissimo Karl-Anthony Towns, di un contrattone da 190MM in 5 anni. Chiaro anche in questo caso il significato: la franchigia sta con Towns.
Per tutto quello che riguarda il pregresso dei rapporti tra i giocatori di Minnie e le tensioni nel locker, leggete quanto avevamo preparato per il Power Ranking relativo a Minnesota, da noi relegata al nono posto della Western Conference. Per la Eastern troverete Cleveland, che a mio parere non è messa male come tanti pensano.
EASTERN CONFERENCE #9. CLEVELAND CAVALIERS (NBA 20)
La Squadra. Ok, LBJ se ne è andato. E, al momento, la sua assenza irrimpiazzabile si vede anche dall’enorme buco che il roster dei Cavs ha in sf. A meno di schierare (possibile e anzi probabile) 3 esterni in quintetto, la sola figura capace di tenere il ruolo è David Nwaba, che resta sottodimensionato ma lo è da tutta la vita, dal momento che grazie ai Lakers è entrato nella NBA da pg, ma in realtà, fosse per lui, giocherebbe centro. Però attenzione: i Cavs non sono fuori dalla corsa per i PO. Aiutati, certo, dal trovarsi nell’Est, ma tutt’altro che privi di talento. La percezione rovinosa che si ha di loro dipende anche dallo shock generato dall’addio di LeBron. Il reparto lunghi non presenta stazza o particolari capacità di levare merendine dal bordo alto del tabellone, ma Love-Thompson-Nance-Zizic costituiscono una garanzia, anche per il fatto che dei primi tre si conoscono pregi e difetti, mentre il quarto, con maggior tempo di gioco a disposizione, potrà solo migliorare. Si aggiunga Channing Frye al lotto. Gli esterni hanno quasi tutti buona stazza per il ruolo. Vale per le pg Hill e Sexton (rookie che in SL ha fatto intuire più di quanto lo avevamo valutato) e per le guardie Smith-Clarkson-Hood-Korver-Osman, con KK e il Turco che possono reggere fisicamente anche da sf. C’è anche Sam Dekker, che però, tra infortuni e incertezze, non ci vede suoi estimatori.
Payroll. Dopo la partenza di James il più contento è il commercialista dei Cavs, che hanno un monte stipendi che ora sta nella seconda metà della NBA, a 115MM. E il vantaggio di aver già rifirmato Love (estensione di 4 anni) per 120MM totali: forse un po’ tanti per il Californiano, ma non assurdi. Guardando la data in cui spireranno la maggior parte dei contratti degli altri veterani, segnaliamo che i Cavs saranno da tenere d’occhio, per quel che riguarda una veloce ricostruzione, a partire dalla off-season 2020: 8 contratti di giocatori appena citati andranno a scadenza.
Occhio a. Considerando chi può elevare in maniera decisa il rendimento della squadra ci limiteremmo a citare Jordan Clarkson. Però siamo molto curiosi di vedere finalmente Osman con continuità in campo, e anche quel che potrà dare Billy Preston, rookie pf dalla storia “parauniversitaria” un po’ complessa, ma molto interessante.
WESTERN CONFERENCE #9. MINNESOTA TIMBERWOLVES (NBA 15)
La Squadra. Ci prendiamo un rischio, pronosticando i T’Wolves fuori dalla post-season, ma lo facciamo a ragion veduta. Pare che il locker stia esplodendo. Jimmy Butler (un AllStar, noi lo consideriamo The Tinier Kawhi) non è contento dell’impegno e dell’impatto che le altre due Stelle, i giovani Towns e Wiggins, offrono, e ha esternato più volte il suo desiderio di avere più palloni (da un lato) e di poter anche decidere di non rinnovare e scegliere altra squadra a scadenza di contratto (dall’altro). Sarebbero i Knicks. Wiggins, che un po’ pigro e leggero è davvero, ha opposto sdegnato silenzio, ma Towns, che ha l’indole di una Black Panther, non risparmia i tweet politici né la sua adesione a varie cause a favore della popolazione di colore, e in generale non ha il basket come suo unico centro di interesse, ha detto in sostanza: chi se ne frega di quel che dice Jimmy, è solo la sua opinione. Per completare le vicende di un’estate difficilissima: Jamal Crawford si è messo a flirtare con i Boston Celtics. Coach Tom Thibodeau vorrebbe spezzare le gambine ai tre suoi migliori giocatori, ma ovviamente non può né farlo né dirlo. A roster Minnie presenta 4 giocatori che hanno giocato con Thibo ai Bulls: Butler, Rose, Gibson, e il nuovo arrivo Deng. L’acquisizione di quest’ultimo (vecchietto e quasi inattivo da due anni) e i rumors circa un interessamento per Noah (altro ex dei Bulls) hanno fatto esplodere le critiche e creato un vero e proprio movimento ironico e critico sotto lo hashtag TimberBulls. Paul Pierce e Jalen Rose, commentando per ESPN, hanno pronosticato disastri per Minnie: noi siamo d’accordo con loro anche se forse la parola è esagerata. Ma se i T’Wolves davvero mancassero i PO, non lo sarebbe più: si tratterebbe dell’implosione del progetto di ricostruzione e fuga di tutti verso qualsiasi altro luogo.
Payroll. Era basso se si considera che a roster hanno due AllStar, un potenziale AllStar già MVP del RisingStars ASG, tre che lo sono stati, uno che avrebbe un anno meritato d’esserlo, un plurititolato 6th Man of the Year, e altre dosi considerevoli di talento: 115MM per il posto 15 erano un miracolo. Dopo l’estensione di Towns dovete aggiungere una quarantina di MM$$ per arrivare a quasi 155: solo gli Heat pagano di più al momento. La cifra, però, probabilmente calerà presto perché non crediamo Butler resterà a lungo a Minneapolis.
Occhio a. Keita Bates-Diop: serissimo candidato a rivelarsi lo Steal of the Draft. Anche alla stagione di D-Rose.