Nove gare disputate nella scorsa notte oltreoceano. Ennesimo disastro Knicks, Detroit riprende a vincere. LA Clippers superano i Mavs, San Antonio sbanca Minnesota; sorpresa Phila: seconda vittoria casalinga consecutiva.
Los Angeles Clippers – Dallas Mavericks 120-100
È ufficiale: contro le migliori ad Ovest i Mavs (26-12) non riescono proprio a decollare. Anche a LA, i ragazzi di coach Carlisle devono arrendersi al cospetto dei Clippers (25-12), guidati da un Griffin di precisione quasi chirurgica, che chiude il match con 22 punti frutto dell’11/15 dal campo, 6 rimbalzi e 7 assist. I padroni di casa partono subito forte, con i texani che tentano di mantenersi a distanza ravvicinata, affidandosi ad un Nowitzki ispirato (25 punti, 10/19 dal campo), trovando l’ultimo vantaggio sul 40-38. Da qui, Chris Paul (17 punti e 13 assist) si incarica di trascinare i suoi, piazzando, con supporto di Griffin e Redick, il parziale del 21-2 a cavallo dell’intervallo lungo, che spezza le gambe ai Mavs. Come se non bastasse, Carlisle si fa espellere per doppio tecnico, ed i Clippers si infiammano trovando nuova precisione dall’arco, con un nuovo parziale di 16-3, che gli permette di trovare anche il +26, sigillando il match a 7′ dalla sirena.
Los Angeles Clippers: Griffin 22 punti, 11/15 dal campo, 6 assist, 7 rimbalzi. – Dallas Mavericks: Nowitzki 25 punti, 10/19 dal campo, 6 rimbalzi.
New York Knicks – Charlotte Hornets 82-110
Sempre più imbarazzanti gli Knicks (5-33), alla 15ª sconfitta in fila, e umiliati dagli Hornets (15-24), sempre privi di Jefferson e Stephenson. Sulla gara c’è poco da dire, il 62-31 ospite all’intervallo lungo è abbastanza significativo, Charlotte, con Walker ormai guida affermata (28 punti, 7 rimbalzi) tocca anche il +45, chiudendo in scioltezza e portando a casa il quinto successo consecutivo.
Detroit Pistons – Brooklyn Nets 98-93
Riprende la risalita dei Pistons (13-24), all’inseguimento dei playoff ad Est. A decidere il match di Detroit contro i Nets (16-21) ci pensa Brandon Jennings, che, in una gara tutt’altro che esaltante, si infiamma nel secondo tempo, in cui mette a referto 18 dei suoi 20 punti totali; a Brooklyn non bastano i 17 punti con 7/14 dal campo di Joe Johnson.
Philadelphia 76ers – Indiana Pacers 93-92
I 76ers (7-29) ci hanno preso gusto, contro i Pacers (15-24) arriva la seconda vittoria casalinga consecutiva, propiziata dall’energia, dalla grinta e dal cuore dei padroni di casa, e conquistata con il lay-up decisivo messo a segno da Carter-Williams (15 punti, 9 assist e 5 rimbalzi). Indiana, che tenta di scappare per tutto il match, avrebbe anche il tiro della vittoria, scagliato dal top-scorer West (28 punti, 9 rimbalzi, 2 stoppate), che però si spegne sul ferro.
Toronto Raptors – Boston Celtics 109-96
Toronto (25-11), reduce da 4 sconfitte in fila, vede sfuggirsi di mano la sfida contro i Celtics (12-23), fin dall’inizio, con i biancoverdi che tentano la fuga sulle ali di Bass e Olynyk (23 punti, 5 rimbalzi); i Raptors riescono però a reagire, spinti da Lowry (19 punti, 7 assist, 5 rimbalzi), il quale propizia il parziale (18-3) che nel terzo quarto indirizza sui binari giusti la partita.
Chicago Bulls – Milwaukee Bucks 95-87
Pau Gasol fa la storia: il catalano mette a referto 46 punti, frutto del 17/30 dal campo, contornati da 18 assist, trovando così una prestazione che a Chicago (26-12) non si vedeva dai tempi di MJ. Sulla spinta della strepitosa prova di Gasol, i Bulls, privi di Rose e Dunleavy, riescono ad avere la meglio sui sempre combattivi Bucks (20-19), rimasti a contatto, anche grazie al solito Knight (20 punti, 5 assist, 5 rimbalzi), fino a 7′ dalla sirena; da lì in poi, proprio Pau prenderà il comando per consegnare la vittoria ai suoi.
Houston Rockets – Utah Jazz 97-82
Come al solito, a regalare il successo a Houston (26-11) ci pensa il Barba: Harden raggiunge quota 30 punti, risultando determinante nei momenti in cui il match contro Utah (13-25), seppure mai veramente in bilico, rischia di essere rimesso in discussione. Agli ospiti non bastano Kanter e Burke, autori di una prova da 16 punti ciascuno.
Portland Trail Blazers – Orlando Magic 103-92
Gara combattuta tra Trail Blazers (29-8) e Magic (13-27), sul difficile (ovviamente per gli ospiti) campo del Moda Center: Portland tenta la fuga già dal primo tempo, ma Orlando ha un Vucevic ispiratissimo (34 punti, 16 rimbalzi), che guida la rimonta, fino ad arrivare al +2 sul finire del terzo periodo. Nel quarto conclusivo, ci pensano Aldridge (25 punti, 6 rimbalzi) e Matthews (18 punti, 4/6 da 3, 8 rimbalzi), che mettono a segno l’allungo decisivo per la 18ª vittoria dei Blazers su 21 impegni stagionali tra le mura amiche.
Minnesota Timberwolves – San Antonio Spurs 93-108
Spurs (23-15) privi di Beli, tenuto a riposo precauzionale, che sono protagonisti della passeggiata di salute sul campo dei T’Wolves (5-31), ultimissimi ad Ovest. Tra i neroargento Daye approfitta dei minuti che gli sono concessi da Pop nel garbage time, per regalarsi una doppia doppia da 22 punti e 10 rimbalzi; è Zach LaVine il top-scorer dei padroni di casa, con 19 punti e 4 assist.
(fonte foto: www.nba.com/clippers)