9 le gare della notte NBA, con una insolita vittoria dei Sixers in rimonta.

 TIME WARNER CABLE ARENA, CHARLOTTE: CHICAGO BULLS 91 – CHARLOTTE HORNETS 101
Hornets sotto di 10 nel corso della partita, ma resistono e vincono loro, di 10. Grande equilibrio e piccolo miracolo per una squadra tra le peggiori per produzione offensiva: 7 uomini in doppia cifra. Per Chicago sarebbe imperativo difendere per tenere gli avversari sotto i 100 ogni partita, ma ormai è abbastanza ufficiale che la difesa dei Tori non sia quella degli ultimi 4 anni. E se il migliore in campo per coach Thibo è Brooks (24-2-4), difficile tornare a casa con la W. Tra i magnifici sette di Charlotte scegliamo Henderson jr (20-7-3) e il nostro protetto Biyombo (10+10). Kemba ancora non in quintetto, ma scrive 10-8-7 in 28 minuti.

WELLS FARGO CENTER, PHILADELPHIA: SACRAMENTO KINGS 107 – PHILADELPHIA 76ERS 114
I Kings lasciano una impronta di infamia a Philadelphia, lasciandosi rimontare un vantaggio di 18 punti dai Sixers. La cura-Karl varrà dal prossimo anno, certo, ma pare che tra i californiani siano pochi quelli cui importi finire bene la stagione, e tra questi ci sono di certo DMC (39+24) e, pur con tutti i suoi difetti, Rudy Gay (24-4-3). Il finale di stagione dei Sixers è lievemente in crescendo, soprattutto per la maggiore consistenza mostrata da Noel (16+12), restando costante il buon rendimento di Covington (24-2-2).

TD GARDEN, BOSTON: ORLANDO MAGIC 88 – BOSTON CELTICS 95
Secondo tempo da +17 per i Celtics, che vincono in rimonta grazie ai 14 punti (con 5/5, per lui 30-5-4) nell’ultimo periodo di Evan Turner. Gara robusta di Boston, che grazie ad un quintetto piccolissimo, fatto dalla mini-pg Pressey, in campo insieme a Bradley-Turner-Crowder e Bass, ha demolito le certezze che i Magic avevano costruito nel primo e secondo quarto. Ancora assente Thomas. Ad Orlando gioca inconsistente Vucevic, e incasinato Payton (20-5-9, ma 4/15 ai liberi e 5 perse), che mostra le sue carenze da inesperienza quando non riesce a controllare il ritmo del secondo tempo e non viene a capo del quintetto basso di Boston. Libero da infortuni, finalmente, e in grado di avere un po’ di campo consecutivamente, sta elevando il suo rendimento Aaron Gordon (11+8, autore del gesto difensivo della partita con una stoppata a mano piena e palla conservata nel palmo ai danni di Zeller).

AIR CANADA CENTER, TORONTO: MIAMI HEAT 92 – TORONTO RAPTORS 102
Non ancora in piena salute, ma forse in via di guarigione i Raptors. Non si voltano mai indietro per guardare gli Heat, che non offrono una enorme resistenza. Torna leader Kyle Lowry (19-8-7), mentre De Rozan tira malissimo come quasi sempre dal suo ritorno, ma si tiene a galla con un gran numero di liberi (3/12 e 12/13, per 18-6-6). Solo 3 in doppia cifra per i ragazzi di Spoelstra, non bastano Wade e Dragic (25 e 18) quando il terzo è Beasley (11pti con 10 tiri)……

CHESAPEAKE ENERGY ARENA, OKC: MINNESOTA T’WOLVES 99 – OKC THUNDER 113
Se limita le palle perse, RW è il giocatore totale in grado di dominare la Associazione. Il progresso di Russell deve essere mentale, perché il fisico lo usa discretamente (29-10-12, ma 8 perse). Ottava tripla-doppia della stagione, sesta nelle ultime otto volte che si è allacciato le scarpe per giocare. I resoconti dalla lista infortunati dei Thunder dicono che KD potrebbe tornare tra la metà della prossima settimana e l’inizio della successiva. Vedremo. Gra partita per i centri delle due formazioni: Kanter 23+15, Dieng 21+14.

AA CENTER, DALLAS: LA CLIPPERS 99 – DALLAS MAVS 129
Alla beneficiata dei Mavs non partecipa Rajon Rondo (4-4-7), e non è un segnale da poco il fatto che tra i migliori per I Texani ci siano le altre due pg a roster: Barea e Harris (15 pti e 4 ass per entrambi, con un 11/15 al tiro combinato). I Clippers hanno capito subito, quando la gara era sul 5-0 per OKC, che c’era qualcosa di perverso nella serata: DAJ prende una tripla e la segna, la prima nella carriera. Per gli Dei del basket era troppo: mollavano Los Angeles per dedicarsi solo ai Thunder, almeno per questa notte.

PEPSI CENTER, DENVER: GS WARRIORS 103 – DENVER NUGGETS 114
Due piccoli malanni consigliano Kerr di tenere a riposo gli Splash Brothers. Caviglia per Steph, ignoto il problema di Klay. Denver ne approfitta giocando una partita vera, davanti al pubblico amico da cui hanno parecchio da farsi perdonare quest’anno. In evidenza Faried (24+17) e Gallo (24+7), mentre per gli Warriors, si prende il palcoscenico Justin Holiday (23+3), il fratello maggiore di Jrue.

US AIRWAYS CENTER, PHOENIX: ATLANTA HAWKS 96 – PHOENIX SUNS 87
Di nuovo l’inconsistenza condanna i Suns. A 6:48 dalla fine Millsap (23-9-3, con 3 recuperi e 3 stoppate) mette avanti Atlanta con una tripla. Da quel momento, vistisi sorpassati dopo una gara prevalentemente condotta, i ragazzi di Hornacek subiscono 4 triple quasi consecutive: Korver, Bazemore, ancora Millsap. Per gli Hawks vittoria esterna numero 21, per i Suns è la numero 15 delle sconfitte casalinghe: tantissime, considerando che Utah, per esempio, ne ha 16. Il momento migliore per Phoenix ad inizio del terzo quarto, con tre triple in fila di gemello Markieff, Tucker (11-9-4) e Bledsoe (21-3-6), che scavavno un discreto solco, non difeso.

MODA CENTER, PORTLAND: DETROIT PISTONS 99 – PORTLAND TRAILBLAZERS 118
No Contest. I Blazers vincono tirando il 58% in totale scioltezza, mettendo 6 uomini in doppia cifra. Proprio i due della second unit vogliamo ricordare: Kaman (14+6) e Meyers Leonard (15+7). Bombone Drummond a 16+17 per Detroit.