Nove gare nella notte NBA, vince Memphis nel match contro Houston per la vetta della Western Conference, LeBron e i Cavs cadono in casa contro i Nuggets di un Gallo sottotono, mentre i Bulls, privi di Gasol e Rose, spazzano via i Clippers in trasferta.
Memphis Grizzlies – Houston Rockets 119-93
I Grizzlies (10-1) strapazzano Houston (9-2) nel match più importante della notte, che metteva in palio il momentaneo primo posto nella Western Conference; Memphis utilizza la sua arma migliore, la difesa asfissiante, per limitare le superstar dei Rockets, Harden mette solo 6 punti con 1/8 dal campo, mentre Howard riesce a farne 15 con 9 rimbalzi. Ventesima vittoria casalinga consecutiva per i ragazzi di coach Joerger, che ormai hanno in Mike Conley il punto di riferimento assoluto, 19 punti e 6 assist per il play, oltre alla solita coppia sotto le plance, Z-Bo e Marc Gasol in due scrivono a referto 23 punti e 13 rimbalzi, vitali in una serata non eccelsa al tiro (4/11 Randolph, 4/10 Gasol).
Memphis: Conley 19 punti (6/10 dal campo, 6/6 tl), 6 assist – Houston: Howard 15 (6/11 dal campo), 9 rimbalzi; Harden 6 (1/8 dal campo), -29 plus/minus.
Charlotte Hornets – Dallas Mavericks 80-107
Tutto facile per Nowitzki e compagni, vittoria contro gli Hornets (4-7) in trasferta in una gara mai in discussione. Mavs (8-3) dominanti sotto le plance (50-35 a rimbalzo per Dallas) che, guidati dall’ottimo Monta Ellis (18 punti), partono forte e controllano il risultato, permettendo ai titolari di tirare un po’ il fiato nel garbage time.
Boston Celtics – Phoenix Suns 114-118
I Suns (6-5) tornano alla vittoria, sbancando il Boston Garden, e battendo dei Celtics (3-6) combattivi, che durante il match hanno rimontato più di una volta, annullando diversi vantaggi consistenti di Phoenix. Top scorer per gli ospiti è Markieff Morris, che ne mette 30, a cui aggiunge 5 assist, 7 rimbalzi e 4 rubate, ma a decidere la gara è il lay-up di Bledsoe, 15 punti. Non bastano ai padroni di casa l’ottimo Jeff Green, 28 punti con 10/17 dal campo, e un Rajon Rondo quasi in tripla doppia (14 punti, 9 assist, 10 rimbalzi).
Brooklyn Nets – Miami Heat 83-95
Chi ha detto che Miami (6-5) senza LeBron, ormai ricordo lontano, e D-Wade, infortunato cronico, non vale i PO potrebbe ricredersi: gli Heat spazzolano i Nets (4-6) in trasferta, trovando in Mario Chalmers (22 punti, 5 assist) la chiave per tornare alla vittoria dopo 3 sconfitte consecutive. Ottimo il supporto di Bosh, 15 punti e 9 rimbalzi, mentre Brooklyn, nonostante le difficoltà, può godersi l’ottima prova di Bogdanovic, che ne mette 22 con un ottimo 4/5 dal perimetro.
Detroit Pistons – Orlando Magic 93-107
I Magic (5-7) sfruttano l’ottimo avvio di stagione di Vucevic, 25 punti e 14 rimbalzi in serata, per battere i Pistons (3-8) a domicilio; per la franchigia della Florida buona prova anche da parte di Tobias Harris, 24 punti, 4 assist, 5 rimbalzi e 5 rubate. Non basta a Detroit un Butler in forma, 20 punti; Datome ancora out.
Non bastano James, 22 punti, e Love, 20 punti, ai Cavs; i Nuggets espugnano la Q Arena.
Cleveland Cavaliers – Denver Nuggets 97-106
La vittoria di Denver (3-7) in trasferta sul campo dei Cavs (5-4) è l’ennesima dimostrazione che non basta aggiungere LeBron e Kevin Love ad un team pieno di lacune per trasformarlo immediatamente in uno vincente. La buona prova di The King (22 punti, 8/18 dal campo, 9 rimbalzi) rappresenta una delle poche certezze di Cleveland in questo avvio di stagione, è inaccettabile però che, non appena il livello difensivo degli avversari, in questo caso i non irresistibili Nuggets, si alzi, i ragazzi di coach Blatt vadano in difficoltà. Appare ovvio che non basti avere quattro uomini oltre i 20 punti ciascuno, in questa occasione oltre a LBJ, i soliti Love, Irving e Waiters, se il resto della squadra gioca al di sotto delle proprie possibilità; dal canto suo Denver mette in mostra la grande prestazione di Lawson, 24 punti e 12 assist, coadiuvato dai 23 di Afflalo. Il team del Colorado la porta a casa tenendo testa anche alla presenza impalpabile sul parquet del Gallo, solo 8′ giocati e 1 assist, con 0/3 dal campo.
Cleveland: James 22 punti, 8/18 dal campo, 5 assist, 9 rimbalzi, 4 perse – Denver: Lawson 24 punti, 9/18 dal campo, 0/6 da 3, 12 assist.
San Antonio Spurs – Philadelphia 76ers 100-75
Di certo non era questa l’occasione giusta per Phila (0-10) per rompere il digiuno di questo avvio di stagione; gli Spurs (6-4) approfittano della situazione dosando il minutaggio dei titolari e dando spazio alle seconde linee. Il top scorer è infatti Matt Bonner, 18 punti con 4/6 da 3, mentre tra le file dei 76ers è Carter-Williams a non sfigurare, mettendo a segno 16 punti, 4 assist e 5 rimbalzi; ancora fuori il Beli.
Portland Trail Blazers – New Orleans Pelicans 102-93
Con uno strepitoso ultimo quarto (34-13 il parziale) i Trail Blazers (8-3) portano a casa la quinta vittoria consecutiva abbattendo la resistenza dei Pelicans (5-4); non basta agli ospiti l’eccellente Davis (31 punti, 14/20 dal campo e 11 rimbalzi), Portland può godersi un Lillard da 24 punti e 7 assist, ed un Aldridge da 22 punti, 9/18 dal campo e 9 rimbalzi.
Los Angeles Clippers – Chicago Bulls 89-105
In mancanza di Rose e Pau Gasol, ci pensano Jimmy Butler (22 punti, 8 assist), il sesto uomo per eccellenza Gibson (20 punti, 6 assist) e Dunleavy (19 punti, 7 rimbalzi) a lanciare i Bulls (8-3) nell’inseguimento ai Raptors nella Eastern Conference. I Clippers (5-4) vengono frenati dalla solita verve difensiva di Chicago, che riesce a limitare i losangeleni, tra le cui file solo Crawford (24 punti, 10/17 dal campo) riesce a far male agli ospiti.
(fonte foto: www.nba.com/grizzlies, www.nba.com/cavaliers)