Erano 9 le gare di nottata, ma una occupa tutto lo spazio, per una prestazione individuale STORICA.
Quindi, pur essendo contenti per la bella prova del Beli (11-1-2 con 1 rec e 5/10 al tiro) nella W dei suoi Hawks vs gli Utah Jazz, voliamo subito a NewOrleans.
I Pelicans ospitavano i Bulls, e la gara è finita in doppio overtime. Curiosamente, anche la precedente gara stagionale era andata ad un supplementare, sempre vinto dai Pels, che si trovano abbastanza bene in extra-time dal momento che sono 4W e 2L in stagione.
Ma non è questa la ragione che rende la gara memorabile. Né lo sono i 17 pti di vantaggio dilapidati dai Bulls nel quarto periodo: la formazione di coach Hoiberg ha subìto un parziale di 23-6 negli ultimi 4:40 dei regolamentari, e a 2:27 dalla fine era ancora sopra di 9. Eliminiamo dai motivi anche il fatto che Anthony Davis sia uscito per falli per solo la seconda in carriera (l’altra addirittura nella stagione 2013-14).
Arriviamo a DeMarcus Cousins, o DMC o Boogie, come preferite. Ha piazzato una partita da 44-24-10. A 2:01 dalla fine dei regolamentari, era a 32-18-9, poco dopo avrebbe servito l’assist 10: alto-basso tra centri e alley-hoop con schiacciata reverse di Davis. Poi i primi 5 pti del primo OT inframmezzati da un recupero, e quindi i punti della sicurezza nel secondo OT. Anche 4 rec e 1 stoppata per lui. Ma il 44-24-10 è anche questo: DMC è il primo giocatore NBA dal 2010 a piazzare multiple triple doppie in una stagione con 30+ pti e 20+ rebs. Ed infine, collocandosi nella STORIA DEL GIOCO è il secondo giocatore di sempre ad aver mai collezionato una tripla doppia con (oltre ai 10 assists ovvi in quanto necessari) 40+ pti e 20+ rebs. L’altro? L’altro ha fatto una roba del genere il 18 Marzo 1968. Noto come The Stilt, per alcuni noto più semplicemente come Dio: Wilt Chamberlain.