Nottata povera di incontri ma ricca di sorprese
TD GARDEN, BOSTON. CLEVELAND CAVS 89 – BOSTON CELTICS 77
11 pti nelgi ultimo 10 minuti non son oil peccato più grave dei Celtics nella sconfitta casalinga contro i Cavs. Dopo aver chiuso il primo tempo avanti, Boston ha letteralmente smesso di segnare, tanto da terminare la gara con un orribile 32% globale al tiro. Terzo quarto deleterio: 29-15 per i Cavs, e gara virtualmente salutata. Sia Cleveland che Boston solo 3 uomini in doppia cifra, ma i Cavs ne han piazzati altri 2 a 9 (Mozgov e JR Smith), mentre Boston ha avuto pochissimo dalla panchina e da (10+12 combinato), a testimonianza che almeno stanotte la stazza di Mozgov (9+10) si è fatta sentire. LBJ (24+7m ma di nuovo 36 minuti) e Love (20+8) i migliori per i Cavs, difficile trovare un “più” nei Celtics.
TARGET CENTER, MINNEAPOLIS. DENVER NUGGETS 112 – MINNESOTA T’WOLVES 100
Randy Foye si sente a casa in quello che è stato il suo palazzo per 3 anni, e si vede, ne infila 5 su 6 da dietro l’arco e trascina insieme ad un parzialmente ritrovato Faried (19-10) i Nuggets alla vittoria. A detta dello stesso Ricky Rubio, lupi troppo pigri in difesa, costante che non gli ha permesso di essere mai realmente in partita. Ritmo decisamente basso ma percentuali altissime per Denver che chiude col 56% al tiro, difesa molle e avversari che tirano con costanza non permettono a nessuno di vincere, nemmeno quando Wiggins fa 23 e LaVine 20-4-5. 15 per Gallinari che in back to back spesso non ha l’energia della partita giocata la sera prima.
SLEEP TRAIN ARENA, SACRAMENTO. HOUSTON ROCKETS 97 – SACRAMENTO KINGS 107.
Back to back anche per gli Houston Rockets che produce 2 sconfitte di fila dopo quella contro Denver. Il barbuto vice MVP scrive 33-7-6 con i quali non vogliamo nemmeno immaginare quanto possa essere frustrante non raccogliere una vittoria. Colpa anche sua, perchè lui come i suoi compagni non difende praticamente mai, ed è ormai da parecchio tempo che ciò accade. Unire tutto questo ad un Dwight Howard tanto per cambiare assente, 4-4-2 per lui, numeri da rookie e nemmeno di gran livello, o scontati e obsoleti anche per il calcio. Nemmeno la partenza in quintetto di Motiejunas aiuta i Rockets a proteggere in qualche modo il ferro. Contro una difesa del genere i Kings volano, impressionante quasi tripla doppia per Darren Collison (14-7-13) e 26 punti di DMC che si diverte a tirare quasi sempre indisturbato anche da 3 punti, potendo catturare anche 12 rimbalzi in assenza di altri lunghi in campo. Delle innumerevoli palle perse di barba e compagni, Rudy Gay ne recupera ben 6 segnando 17 punti e tirando giù anche 13 rimbalzi.
STAPLES CENTER, LOS ANGELES. MILWAUKEE BUCKS 95 – LOS ANGELES LAKERS 113
Lo Staples Center stanotte è tornato indietro nel tempo. Kobe domina, cala un ventello senza far fatica, lo staples canta MVP quando va in lunetta, ed i Lakers ne allungano 18 ai Milwaukee Bucks. D’Angelo Russel comincia a far vedere qualcosa per cui sia valsa quella seconda scelta tanto discussa, serve assist al miele (7), recupera palloni (3) e segna il suo massimo in carriera a 19 punti. Bucks apparsi un po’ presuntuosi dopo aver fermato gli alieni pochi giorni prima. Non siamo abituati a dirlo ultimamente, ma dominio dal primo all’ultimo minuto dei Los Angeles Lakers, che regalano qualcosa che valga la pena guardare ai pagantissimi spettatori di LA. Milwaukee senza Greg Monroe e questo di certo ha un peso, specialmente se a sostituirlo c’è un deludente John Henson da soli 6 punti e 4 rimbalzi. Miglior realizzatore per i Bucks, MCW che tira però 18 volte per ottenere 19 punti.
(ha collaborato Enrico D’Alesio)