Una delle ultime notti prima dei regali di Natale della NBA, andiamo a vedere cosa è successo.
WELLS FARGO CENTER, PHILADELPHIA. MEMPHIS GRIZZLIES 104 – PHILADELPHIA 76ERS 90
Ennesima sconfitta e record negativo per i Sixers, prima squadra della storia NBA a perdere 29 delle prime 30 partite. Contro gli operai grandi lavoratori di Memphis era prevedibile la sconfitta per una squadra dall’attacco così sterile. Marc Gasol ne fa 19 senza fatica e senza bisogno di particolari lotte a rimbalzo, in doppia cifra insieme a praticamente tutti i Grizzlies. Philadelphia continua ad essere la squadra che perde più palloni della lega, stanotte alza la media perdendone 28. Alcuni dei turnovers dei 76ers talmente banali ed indecifrabili da far sembrare Tony Allen un giocoliere in tenuta a stelle e strisce contro degli arresi Washington Generals. Okafor (18-5)ma ovviamente non miracoloso come al solito, peccato per uno che potrebbe concorrere al ROY essere capitato nella reggia del tanking… Gioiranno Towns e Porzingis.
AMERICAN AIRLINES ARENA, MIAMI. DETROIT PISTONS 93 – MIAMI HEAT 92
Un’altra vittoria importante ad Est per Detroit che ha potuto riposare dopo l’odissea Bulls. Si incontravano due dei migliori specialisti della doppia doppia, per stanotte la spunta Whiteside con un 16-16 condito da 4 stoppate. Bimbone Drummond si “accontenta“ di 11-12 e della vittoria sospirata fino all’ultimo secondo. Gara godibile con tanta difesa ed intensità, antipasto di quella che potrebbe tranquillamente essere una serie a Maggio. Nessuna delle due squadre controlla mai del tutto la partita, ma a Detroit serve un assurdo 15/29 da 3 per rimanere al passo ed alla fine portarla a casa. Nei secondi finali col risultato già scritto, Wade prima e Bosh poi sbagliano il tiro della vittoria. Van Gundy contento di essere riuscito a fermare gli Heat in difesa ma ammette di essere stato graziato da due fututi hall of famer alla fine. 18 per Reggie Jackson e 14 per KC-W che inchioda il jumper decisivo per l’ultimo sorpasso. Per gli Heat oltre ad Hassan, 20 per Bosh e 19 per Wade.
AIR CANADA CENTER, TORONTO. DALLAS MAVERICKS 99 – TORONTO RAPTORS 103
I Raptors evitano di sbandare stanotte e riescono finalmente a controllare una partita. A guidare i canadesi uno scintillante DeRozan che chiude con 28 pesantissimi punti. Difesa solida e gran controllo per Toronto che una volta tanto gioca ad un livello paragonabile alle potenzialità. Quasi tripla doppia per Lowry (17-10-7) e 20 limoni colti da Bismarck Biyombo (record in carriera). Ai texani non basta una gran partita di WunderDirk da 20 punti e 7 rimbalzi. Come già detto gran controllo per tutta la partita dei Raptors ma a guardare il risultato non si direbbe, questo perché nell’ultimo periodo i Mavs riescono a tornare in linea di galleggiamento senza però riuscire a completare la rimonta, ricacciati indietro da DeRozan ancora.
PEPSI CENTER, DENVER. LOS ANGELES LAKERS 111 – DENVER NUGGETS 107
Nuggets senza Gallinari ma non solo, costretti a ruotare in 9 soltanto, è chiaro come sulla vittoria non si potesse contare. Nonostante le assenze i padroni di casa si portano a 21 lunghezze di vantaggio nel primo tempo trascinati da un infuocato Will Barton. Nell ripresa tutto il rispetto per Barton ma un numero 24 qualsiasi comincia a difenderlo forte bloccandolo a soli altri 2 punti dei 25 totali tra terzo e quarto periodo. Il già citato 24 sale in cattedra anche all’attacco e conduce i suoi ad una gran rimonta arrivata anche per la prevedibile mancanza di fiato ed alternative dei Nuggets. Kobe eguaglia il suo record stagionale di 31 punti e ci mostra un doppio giro e canestro col difensore addosso d’annata. Dopo le ultime prestazioni qualcuno gli ha chiesto se potesse ritornare sulla sua decisione, purtroppo il mamba risponde: “Nemmeno per un secondo”. Kobe aiutato dai 19-8 di Clarkson ed i 17 di Lou Williams. Per i Nuggets si stava per aggiungere Gary Harris alla lista degli infortunati, salvo poi tornare in campo ed infilarne 21, pari al suo massimo in carriera.