Che il 2020 sia anno ingrato non necessitava di promemoria: invece ne sono arrivati 3.

A poche ore di distanza sono saliti ai Cieli coach Lute Olson di Arizona vincitore del Titolo NCAA e iniziatore di uno dei programmi di basket leader nel paese, il grande Cliff Robinson, membro dei Blazers + finalista NBA vs i Bulls + 6th man of the year con 19 anni di NBA, e poi Chadwick Boseman, attore che ha impersonato tantissime figure sportive o collegate allo sport: Ernie Davis (The Express), Jackie Robinson (42), il defensive end protagonista di Draft Day e Thurgood Marshall, primo membro di coloro della Corte Suprema USA, che votò a favore del ritorno di Alì sul ring. Tutti e 3 sono stati ricordati prima delle gare di stanotte.

Infatti sono tornati in campo i giocatori NBA, riprendendo i PO. Hanno ottenuto grandi risultati con la sospensione da loro voluta. Risultati che prevedono impegno immediato e futuro della NBA e dei proprietari delle franchigie, quindi dei loro datori di lavoro, per il miglioramento delle condizioni di vita dei neri e delle minoranze negli USA. Non si tratta di iniziative benefiche di tipo classico come libri-cibo-case, già attive da parte della Associazione, delle singole franchigie e di tante, piccole o grandi, fondazioni private di moltissimi giocatori. Si tratta di impegni dal preciso sapore politico, mirati ad influenzare precisamente la vita politica ed il progresso sociale degli USA.

Tre punti. Istituzione di una Commissione congiunta di proprietari, allenatori, giocatori e rappresentanti NBA per operare lobbying inteso a promuovere accesso al voto delle minoranze, un costante sostegno legale alle vittime di abusi da parte della polizia, e una riforma della giustizia che diminuisca il potere di arbitrio dei singoli poliziotti. Conversione delle arene di proprietà delle franchigie in luoghi di voto, o di registrazione al voto. Lavoro mediatico congiunto per la costante produzione di spot di tema civico da proiettare durante le gare. Ecco quanto può essere influente una lega sportiva: sono tutte iniziative valide da subito, per l’oggi, ma proiettate al futuro e parte da ora integrante del lavoro della NBA. Immaginate solo che FIGC o Lega Calcio, FIP o LBA mettessero a disposizione spazi di loro proprietà per il prossimo voto invece di obbligare a uno stop la scuola appena ricominciata. La breve ma compatta serrata decisa dai giocatori NBA ha creato un’ipotesi di mondo migliore: credo sia sufficiente a renderla benemerita.

Tornando alle tavole, stanotte 2 squadre han smesso di giocare, cedendo le armi con onore. Gli Orlando Magic hanno rimontato da -21 a -3 con circa 8 mins da giocare nel quarto periodo, obbligando i Bucks a tirar fuori dal cilindro un Gregarione Marvin (Williams) meraviglioso per arrivare alla W. Williams, ironicamente uno dei fedelissimi di coach Clifford quando erano a Charlotte, ha avuto 4/4 da 3 (4/5 alla fine) per tirare fuori i Cerbiatti dal momento peggiore. Con Antetokounmpo a 28+15 ma frenato da problemi di falli, i Magic hanno cercato di approffittare della mira non eccezionale del quintetto di MIL (10/30 da 3), ma proprio le % di tiro non sono state sufficienti (Vucevic 22-15-5 ma con 25 tiri, Fournier 5/12). MIL avanza verso gli Heat, ORL ha giocato una grande serie senza Gordon, Aminu, Isaac e Bamba, imparando che potrebbe fare a meno di un paio di loro per…

Anche i Blazers de-Lillardizzati, oltre alle altre ormai note assenze, fratture e lesioni, hanno giocato fino alla fine vs LAL e non han rimpianti. Tornati pari 100 a circa 7 mins dalla fine, un sussulto ispirato da Monociglio ha avviato un 29-16 che ha messo a letto la gara. Davis 43 con 18 tiri e le solite non reali 13 lunette, LBJ 36-10-10 con 19 tiri; per POR Carmelo in versione Blazers, ovvero ottimo (27+7 con 16 tiri) e gara da vice-Lillard di CJ McCollum (36-7-6 con 25 tiri), gara che, per quanto incredibile possa sembrare, potrebbe essere stata la sua ultima con la franchigia.

Chi non ha giocato se non per un quarto (il secondo) sono stati invece i Thunder, che paiono aver rimandato tutto alle Gare 6+7. Rischiosa strategia, perché i Rockets non hanno mostrato eccessivi contraccolpi dal ritorno in squadra di Westbrook (disastroso 3/13 dal campo). Gallinari zero panieri e un libero sbagliato: 1 punto e 1 scarpa persa il suo score oltre a 6 rebs.