E’ ridicola ma al tempo stesso divertente la DeAndre Jordan-Telenovela.
Ricapitoliamo. DeAndre Jordan si promette ai Dallas Mavericks, dai quali è stato contattato anche attraverso il proprietario dei Mavs, Marc Cuban, commettendo violazioni delle procedure NBA che fruttano al riccone texano ben 25000 (…) $ di multa. La notizia è data in anteprima assoluta da un tweet del commentatore Broussard. La notizia è talmente sicura che DeAndre, prima ancora di aver firmato si dice contento dell’accordo (80 mm x 4 anni) anche perché, rivela, ormai è arrivato al limite di sopportazione nei confronti di Chris Paul, dichiarazioni che di fatto lo rendono non simpaticissimo nel locker dei Clippers. I quali Clippers si fanno avanti a questo punto, facendo clamorosamente finta di aver appreso il tutto solo dai tweet di Broussard: pareggiano e migliorano l’offerta dei Mavs e DAJ torna sorprendentemente sui propri passi, dando vita ad una soecie di lite comaresca tra Broussard, Cuban, il fratello minore di Cuban a colpi di tweet. Una roba penosa, condita dagli emoticon di tutti i protagonisti NBA che commentano la saga: faccine di vario tenore, lacrimucce, polli, dita con molteplici posizioni. Il risvolto tecnico di questa situazione è che i Mavs si sono aggiudicati Zaza Pachulia dai Bucks per tamponare il buco sottocanestro, lo hanno aggiunto alla firma di Wes Matthews e stanno cercando di ricreare una coppia di guardie che ebbe fortuna a Utah portando in Texas anche D-Will. Cosa non facile per problemi di ordine salariale che andrebbero ad affliggere o l’una o l’altra tra Mavs e Nets. Un’altra conseguenza in attesa è la sorte numerica della prima scelta del prossimo anno dei Mavs: Dallas infatti l’ha ceduta a Boston, ma solo se essa cadrà oltre la settima posizione, ossia solo se i Mavs non saranno entro le sette squadre peggiori della NBA nella prossima stagione. Per i Celtics una pick tra la 8′ e la 100 posizione sarebbe l0ennesimo colpo dell0affarone condotto da Ainge in occasione della trade che portò in Texas Rajon Rondo.
Mentre la Summer League procede fornendo piccole certezze anche al mercato italiano, è recente la notizia secondo cui Daniel Hackett sarebbe pronto a svolgere un provino privato coi Knicks. Non è un modello di recruiting strano per la NBA, ma spesso si rivela infruttuoso per il giocatore coinvolto; DH in ogni caso pare poter comunque cadere sull’ovatta, essendo, si dice, pronto per lui un biennale non certo povero in Grecia, chez Olimpiakos.