Si apre ufficialmente il mercato della NBA, con i primi colpi di un’estate che si prospetta caldissima a causa del nuovo contratto televisivo, che rimpinguerà le casse di tutte le franchigie. Questa infatti sarà un’estate di transizione, nella quale tutte le squadre si ritroveranno con un notevole spazio salariale da poter investire.
I primi a muoversi sono tutti playmaker, Utah Jazz, Indiana Pacers ed Atlanta Hawks si impegnano infatti in una trade a tre squadre. Jeff Teague, col contratto in scadenza il prossimo anno, si trasferirà infatti ad Indianapolis, mentre George Hill l’anno prossimo giocherà per i Jazz. Ad Atlanta invece andrà la dodicesima scelta assoluta dell’ormai imminente draft. Ai Jazz serviva una point-guard titolare, visto il forfait di Dante Exum, necessità tale da sacrificare la loro prima scelta, che avrebbe dovuto portare il turco Korkmaz. Atlanta usufruirà quindi della dodicesima e della ventunesima, guadagnando ulteriore spazio salariale. La scelta di puntare su Dennis Schroeder appare dunque decisa, in attesa di sapere che squadra avrà da far girare il tedesco, con i senatori Hawks tutti dati per potenzialmente partenti dai rumors. Jeff Teague rappresenta invece il primo colpo della nuova gestione tecnica, il suo predecessore infatti era un punto fermo di coach Vogel, il nuovo McMillan invece avrà a disposizione una point-guard più classica nella gestione dei possessi, dal tiro forse leggermente meno pericoloso di quello di Hill.
Rimanendo sulla costa orientale si è invece consumato un matrimonio che moltissimi rumors davano per organizzato già la scorsa estate: quello tra Carmelo Anthony e Derrick Rose. I due avranno dunque l’opportunità di giocare insieme, ma non a Chicago, come si diceva l’anno scorso. I Bulls prendono la prima decisione difficile, di una delle estati più difficili della loro storia. Il front office dei tori avrà infatti da defilarsi ancora da diverse situazioni spinose. Butler è assoluto protagonista di chiacchiere di ogni tipo, tra le più accreditate quelle che l0 vorrebbero a Boston, praticamente tutto il Roster è in dubbia permanenza. Oltre a Rose, i Bulls cedono Justin Holiday ed una scelta del secondo turno per l’anno prossimo. Riceveranno invece dai Knicks Robin Lopez, Jerian Grant e Josè Calderon. Dovessero rimanere tutti e tre a Chicago, verrebbe tamponato il problema del centro, con Noah dato per quasi sicuro partente. Calderon e Grant potrebbero invece rimpiazzare, se non altro nei minuti, il vecchio eroe dei Bulls. Anche New York, come quasi tutte le squadre non consolidate, potrebbe essere un porto piuttosto trafficato in estate. Con l’arrivo dell’MVP del 2011, Phil Jackson ed il nuovo coach Jeff Hornacek potrebbero cercare di inventare un triangolo? Anche se non c’è nulla di sicuro nemmeno sul fronte Carmelo, tutto porterebbe a pensare questo. Con tutte le potenziali obiezioni proprio di Anthony, un triangolo Rose-Melo-Porzingis potrebbe essere interessante. Le incognite rimangono tante, prima di tutto l’adattabilità di Melo ad un sistema meno “melocentrico”, seconda poi l’affidabilità fisica di Rose e la crescita necessaria del lèttone. Altri rumors avrebbero voluto Dwight Howard a New York (ipotesi ancora non da escludere) per provare a fare sul serio nella Eastern Conference.
Tornando ai Bulls, non si può non notare come la cessione del giocatore simbolo degli ultimi anni abbia il sapore della resa. Dopo la stagione incredibile da MVP, prima dei gravissimi infortuni, a Chicago, ma non solo, si pensava ad un nuovo principe della lega. Le ultime due annate post-infortuni sembrano invece averci detto che quel giocatore non esiste più, anche se la speranza, perfino per uno come il maestro zen, è l’ultima a morire.